A Roma una retrospettiva dedicata a Titina Maselli, grande protagonista dell’arte del XX secolo (fino al 21 Aprile).

di Silvana LAZZARINO

 L’esposizione, aperta fino al 21 aprile 2025, è ospitata negli spazi del Casino dei Principia di Villa Torlonia e presso il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza

Titina Maselli, New-York

Per quel suo stile innovativo e personale, per quel suo interesse a catturare l’essenza e la semplicità della vita moderna e di quanto a lei intorno restituendo l’immediatezza e l’autenticità di contesti e luoghi legati all’esistenza nella sua quotidianità, Titina Maselli (Roma 1924- Roma 2005) viene riconosciuta quale figura di spicco nel panorama artistico contemporaneo. A Roma, presso il Casino dei Principi a Villa Torlonia e presso il MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza Università di Roma è in corso la retrospettiva a lei dedicata in occasione del centenario della nascita, aperta lo scorso 12 dicembre 2024 e visibile fino al 21 aprile 2025.

L’esposizione, a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Ilaria Schiaffini, Claudia Terenzi e Giulia Tulino, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Sapienza Università di Roma, l’Archivio Titina Maselli e con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario di Titina Maselli e l’organizzazione e servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Titina Maselli, Composizione urbana

Artista tra le più note del Novecento e molto apprezzata all’estero in particolare in Francia, Titina Maselli, figlia del raffinato critico d’arte Enrico Maselli, ha precorso i tempi, le teorie e la storia dell’arte contemporanea non aderendo ad alcuna corrente in particolare, ma restando libera e autonoma nella sua espressione tanto da anticipare temi e iconografie della Pop Art italiana. Attraverso un linguaggio visivo che unisce innovazione e tradizione Titina Maselli ha saputo sintetizzare elementi diversi reinterpretandoli in modo personale con opere vibranti e dinamiche caratterizzate speso da tonalità forti e contrastanti dove le forme pur spesso astratte, risultano semplificate e stilizzate restando aderenti a quella componente figurativa che distingue i suoi stessi lavori.

L’esposizione che si sviluppa seguendo un percorso cronologico estetico si sofferma sui diversi temi iconografici cari all’artista che spaziano dai ritratti allo sport, dai paesaggi urbani alle nature morte oggettuali. A restituire il suo nuovo punto di osservazione della realtà sono una serie di lavori poco conosciuti e/o da lungo tempo non esposti, oltre a opere conservate in collezioni pubbliche come quella dei Musei Civici fiorentini e dei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata, unitamente a dipinti e documenti presenti nelle collezioni capitoline.

Sono presenti anche, opere provenienti dall’archivio dell’artista, da fondazioni quali quella di Toti Scialoja e collezioni private come la collezione Iasilli, la Collezione Alessandro Pasotti e Fabrizio Padovani e quella di Michele della Valle.

La produzione degli anni Quaranta e Cinquanta tra cui citiamo: Natura morta con bottiglia (1947), Figura sull’autostrada (1949), Il mare (1950) e Albero nella notte (1955), eccettuati alcuni approfondimenti tematici trasversali che si prolungano fino agli anni Duemila, la ritroviamo in ordine cronologico negli spazi del Casino dei Principi; una selezione di opere di grande formato dagli anni Sessanta in poi tra cui Cielo di notte (1963), Calciatori (1966) e Le Goal (1971) compresi documenti anche inediti sull’attività teatrale, come alcune fotografie di scena di Monica Biancardi e alcuni bozzetti, restaurati per l’occasione dall’ultima collaboratrice dell’artista, Barbara Bessi, sono allestite presso il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della “Sapienza”.

Titina Maselli, Calciatori,  ph Benni Giorgio benni.foto@tiscali.it

Dopo gli anni della Scuola romana, e attenta a quanto proponeva il Futurismo, Titina Maselli restituisce rappresentazioni con singoli soggetti messi a fuoco in inquadrature che sembrano anticipare la Pop Art, ma solo e sempre cercando di cogliere il carattere della modernità, aspetto questo che ha scandito l’intera sua carriera artistica. Esplora in particolare le contraddizioni della modernità: l’energia e la suggestione proprie della città, e quella spietatezza e senso di solitudine che possono emergere da quell’atmosfera. In questo senso la sua arte è in costante ascolto dell’ambiente urbano, come in una sorta di dialogo con lo stesso, finalizzato a comprenderne e svelarne i molteplici strati.

Grazie anche alla formazione che ha sviluppato fra Roma, New York e Parigi, ella ha in qualche modo, come si è detto all’inizio, precorso i tempi, le teorie e la storia dell’arte contemporanea. Le sue opere della fine degli anni Quaranta e Cinquanta, con le prospettive urbane, la serie sui grattacieli, le nature morte con materiali di scarto, sono state un sicuro termine di paragone e formazione per la nuova generazione artistica degli anni Sessanta.

Titina Maselli Ciclista GCAMC

Nel corso della sua carriera Titina Maselli ha esposto in diverse edizioni della Quadriennale romana e della Biennale di Venezia, ed è stata conosciuta e stimata anche all’estero, soprattutto in Francia, grazie anche alla sua intensa attività di scenografa e costumista per il teatro.

Molti gli intellettuali di spicco che nel corso degli anni si sono confrontati con il suo lavoro, basti pensare a scrittori come Corrado Alvaro, Alberto Moravia e Jacques Dupin, o a storici e critici dell’arte tra i quali Renato Barilli, Enrico Crispolti, Duilio Morosini, Francesco Arcangeli, Marco Valsecchi, Maurizio Calvesi, Achille Bonito Oliva, compresi anche registi quali Michelangelo Antonioni, senza dimenticare i tanti amici artisti come Lorenzo Tornabuoni, Renzo Vespignani, Gilles Aillaud.

Un ampio apparato documentale e archivistico mira a completare e approfondire il percorso dell’evoluzione dell’arte di questa grande protagonista, grazie a cataloghi, dépliant, fotografie con anche la proiezione di video documentari quali: “Le metropoli di Titina Maselli”, 1969, regia di Massimo Mida, Nexus film; “Nel ring della città”, (1971), regia di Mario Carbone, Egle Cinematografica; “Titina Maselli – peintre et scénographe (1924-2005)”, 2005, di Mark Blezinger.

In un’ottica di sempre maggiore fruibilità volta all’inclusione di persone con disabilità, nell’ambito della mostra è prevista la possibilità di ascoltare approfondimenti audio e di fruire a livello tattile di alcune opere in riproduzione, oltre alla possibilità di prenotare visite guidate tattili-sensoriali per non vedenti e un loro accompagnatore.

Ad accompagnare il progetto espositivo è il Catalogo edito da Electa al cui interno sono presenti accanto ai saggi dei curatori ed a un ricco apparato di immagini, anche in forma integrale, per la prima volta, la quasi totalità delle interviste e delle presentazioni dedicate all’artista, insieme alla biografia, alla bibliografia e al regesto aggiornato delle scenografie e dei costumi teatrali.

Il progetto espositivo rientra nell’impegno della Sovrintendenza Capitolina a portare avanti una serie di iniziative espositive e culturali, legate allo studio e alla conoscenza di importanti figure d’artiste del XX secolo presenti nelle collezioni d’arte capitoline; e Titina Maselli rientra tra queste.

Silvana LAZZARINO  Roma 16 Maezo 2025

Titina Maselli

Villa Torlonia, Casino dei Principi. Via Nomentana 70 – Roma e MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea Sapienza Università di Roma, Piazzale Aldo Moro 5 – Roma

Fino al 21 aprile 2025

Per informazioni: call center 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)

www.museivillatorlonia.it; www.museiincomuneroma.it;

www.museolaboratorioartecontemporanea.it