Sotto accusa Tomaso Montanari. Gli esperti contrattaccano : La Sindone, di chi è il “falso” ?

redazione

L’esigenza di un numero speciale di About Art è scaturita dalle numerose proteste che sono pervenute alla redazione dopo l’articolo apparso sull’inserto culturale il Venerdì de la Repubblica lo scorso 24 aprile in cui Tomaso Montanari ha sostenuto la tesi – peraltro non nuova – che la Sindone altro non sia che un falso, ossia “un manufatto medioevale francese”, pure di mediocre qualità, a suo dire. Posto che a nostro parere appartiene alla ragionevolezza come pure alla fede religiosa di ognuno ogni considerazione sul fatto che sia veramente del corpo di Cristo l’immagine umana che appare ben visibile sul lenzuolo di lino conservato nel Duomo di Torino, con segni inequivoci di torture, l’idea che a parlarne e a screditarne il valore sia stato per ultimo uno studioso di storia dell’arte che si suppone con non ben consolidate competenze -quanto meno su questo campo- di carattere diagnostico-scientifico oltre che filologico e archeologico, ha fatto insorgere gli esperti sindonologi, ad iniziare dalla prof.ssa Emanuela Marinelli che ha radunato allo scopo di controbattere da vari punti di vista l’articolo di Montanari, una nutrita serie di studiosi, come Giuseppe Baldacchini, Tristan Casabianca, Fabio Dal Molin, Franca Giusti, Luciano Lanotte, Gianni Manusacchio, Maria Cristina Piccirillo, Veronica Piraccini, Domenico Repice, Generoso Urciuoli, ovvero scienziati, docenti, archeologi, artisti e religiosi tutti in possesso di esperienze consolidate che hanno affrontato il tema dai loro punti di osservazione.
Si sa che il tema della Sacra Sindone  è stato a lungo, e a tutt’oggi è, oggetto di dibattito, oltre che di numerose ricerche ed analisi la cui storia -ampiamente riportata dagli articoli che oggi pubblichiamo oltre che su vari siti web- lasciamo ai lettori la possibilità di ripercorrere. Quello che ci interessa qui è stato dar voce a quanto i veri esperti hanno inteso testimoniare sulla base delle loro conoscenze, ed ovviamente siamo ben disponibili ad ospitare altri contributi che possano aiutare a far ulteriore luce su un tema così dibattuto. A cominciare -“ça va sans dire”- dal Prof. Montanari

Roma  6 maggio 2020