“L’arte si prende cura”. Le fotografie di Massimo Listri nei luoghi di cura dell’Ordine di Malta

di Nica FIORI

Svelare la bellezza di luoghi armoniosi, a volte gelosamente custoditi, altre volte aperti a tutti. Sembrerebbe proprio questa l’idea del fotografo Massimo Listri (Firenze, 1953), quando scatta le sue foto di interni (musei, ambasciate, regge e palazzi aristocratici) che sono apprezzate in tutto il mondo e che da ora in poi abbelliranno, in formato gigante, anche gli ospedali e gli ambulatori del Sovrano Militare Ordine di Malta.

L’iniziativa di dotare i luoghi di cura dell’Ordine di raffinatissime fotografie del Maestro Listri, che possano parlare di “bellezza” ai malati, con l’intento di contribuire a migliorare la loro salute (una sorta di terapia dell’anima), è stata presentata il 9 ottobre 2023 a Roma a Casa Litta-Palazzo Orsini, sede dall’Ambasciata del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede, alla presenza di autorevoli ospiti, fra cui Vittorio Sgarbi, Sottosegretario di Stato alla Cultura, don Fabrizio Colonna di Paliano, Ricevitore del Comun Tesoro dell’Ordine, don Alessio Geretti, Responsabile degli Eventi d’Arte per il Giubileo 2025.

1 Presentazione del progetto L’arte si prende cura
2 Casa Litta a Palazzo Orsini
3 Massimo Listri

Il progetto “L’Arte si prende Cura. Architetture e prospettive di Massimo Listri nei luoghi di cura del S.M. Ordine di Malta” è accompagnato dall’omonima pubblicazione, edita da Allemandi, nella quale possiamo ammirare sale e cortili di edifici, deputati non di rado al collezionismo d’arte, tra i quali Palazzo Mattei, Palazzo della Cancelleria e l’Ambasciata del Brasile a Roma, Palazzo Vecchio a Firenze, il Palazzo Ducale di Venezia, la Reggia di Caserta, il Castello di Champ de Bataille in Normandia, l’Alcázar di Siviglia, l’Opera Reale di Versailles, il Palazzo dell’Ordine dei Cavalieri di Malta a Praga. Sono luoghi di grande fascino che, come per magia, appaiono in tutto il loro fulgore, meravigliosamente sospeso tra realtà e sogno. Del resto Massimo Listri, che ha contribuito al successo, insieme a Vittorio Sgarbi, della rivista d’arte FMR (edita e fondata da Franco Maria Ricci nel 1982), nella sua lunga carriera ha girato tutta l’Europa, fotografando con ricercata eleganza la magnificenza di apparati decorativi di ambienti, a volte abbandonati all’oblio dall’avvento di nuove mode o dall’inaccessibilità degli edifici che li custodiscono.

4 Massimo Listri, Castello di Champs de Bataille
5 Massimo Listri, Palazzo Corsini a Roma

Listri propone alla vista luoghi rigorosamente vuoti, privi di ogni contaminazione umana, ma segnati da opere dell’uomo come statue, affreschi, arredi. Fortemente attratto dall’architettura, egli privilegia le simmetrie, le fughe prospettiche, le visioni laterali; allo stesso tempo il suo sguardo, come sottolinea Sgarbi

educa il nostro occhio a vedere anche quello che rischierebbe di non vedere, o di non avvertire, soprattutto gli armoniosi volumi delle stanze”.

Talvolta egli enfatizza un particolare o un colore, accentuando con la luce l’atmosfera quasi surreale di alcune sale, ma nel complesso la sua fotografia è veritiera e molto nitida. Le sue fotografie ci fanno scoprire che la bellezza di un luogo non è mai casuale, e che ci è voluta una sensibilità particolare per poter realizzare un ambiente, frutto di elevate aspirazioni culturali, in armonia con uno specifico luogo, o meglio con il suo genius loci.

6 Massimo Listri, Palazzo Ducale di Venezia
7 Massimo Listri, Reggia di Caserta

Il progetto, volto a dotare di pregevoli fotografie artistiche gli ospedali e i numerosi ambulatori dell’Ordine di Malta (a cominciare dall’Italia e poi all’estero), è sostenuto dalla Fondazione Angelini ed è reso possibile grazie alla donazione dei diritti d’autore delle immagini da parte di Listri; esso nasce su iniziativa dell’Ambasciatore del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede, Antonio Zanardi Landi, che ha dichiarato:

“Il progetto ‘L’Arte si prende cura’ rappresenta per noi motivo di orgoglio. Si tratta di un ritorno all’antico e alle nostre origini, di cui vogliamo conservare memoria forte e intatta. Anche nel Regolamento della Sacra Infermeria di Malta, risalente al 1725, ritroviamo il valore attribuito al decorare con opere d’arte le camerate dell’Ospedale dell’Ordine, riconoscendo così un diretto legame tra stato d’animo e salute dei pazienti. Grazie alla generosità di Massimo Listri è stato possibile rinnovare questo impegno attraverso un progetto concreto che fa dell’accoglienza e della cura i propri punti cardine e che trova nel Maestro un referente naturale data l’armonia, la grazia, l’eleganza e l’equilibrio proprie delle sue magnifiche fotografie”.

Fra’ John Timothy Dunlap, Principe e Gran Maestro del S.M. Ordine di Malta, ha a sua volta precisato:

“In merito all’Ordine di Malta, i seicenteschi regolamenti della Sacra Infermeria, sistematizzati e pubblicati nel 1725, stabilivano la rotazione di quadri, nell’estate, e di arazzi di lana nei mesi invernali, nelle grandi e belle camerate dove erano alloggiati i pazienti. Per una pronta guarigione, sono senz’altro fondamentali il buon nutrimento e le arti mediche ma anche la bellezza può aiutare il paziente a ritrovare l’impulso di rimettersi dalle ferite e di superare la malattia”.

In realtà, oltre a diversi esempi che si potrebbero portare per ricordare la presenza di opere d’arte negli ospedali (talvolta essi stessi realizzati da eccelsi artisti, come per esempio l’Ospedale degli Innocenti a Firenze, capolavoro di Filippo Brunelleschi), nel corso della presentazione è stato evidenziato come Listri sia stato un “protoespositore” in questo senso, in quanto già 15 anni fa è stata esposta una sua foto, raffigurante il Battesimo di Cristo di El Greco, nell’Ospedale di Santa Maria della Misericordia a Udine.

Ricordiamo che l’Ordine di Malta è un ordine religioso cavalleresco, canonicamente dipendente dalla Santa Sede, le cui finalità assistenziali risalgono al 1113, con la nascita dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, o Ospedalieri, che avevano il compito di assistere i feriti, oltre a quello di difendere il Santo Sepolcro. Trasferitisi a Rodi dopo la caduta del regno di Gerusalemme, ebbero come loro successiva sede Malta. La loro era una funzione di pace, di fratellanza, anche nei confronti del nemico islamico, per esempio contribuendo allo scambio dei prigionieri. Sono tornati in Terra Santa in tempi più recenti come medici, costruendo un ospedale specializzato in neonatologia e pediatria a Betlemme, dove da 40 anni vengono accolti tutti: ebrei, cristiani e musulmani.

A Roma, oltre ai numerosi ambulatori, ricordiamo l’Ospedale di San Giovanni Battista, presso il cosiddetto Castello della Magliana, in realtà una delle ville extraurbane più famose del Rinascimento, prediletta in particolare da Leone X, che proprio lì nel novembre 1521 contrasse un’infreddatura che lo portò rapidamente alla morte.

8 Castello della Magliana

Nel 1957 il Sovrano Militare Ordine di Malta, dopo aver acquisito la proprietà, iniziò l’opera di risanamento del complesso e di trasformazione in casa di cura per il recupero e la riabilitazione neurologica e motoria. Sono state così nuovamente riportate alla luce le originarie architetture rinascimentali liberate dalle sovrapposizioni accumulatesi nei secoli. Il fabbricato delle scuderie e del corpo di guardia sono stati pure restaurati. Si è aggiunta, inoltre, un’ala nuova destinata alle camere dei degenti.

Grazie al progetto di portare l’arte di Listri in un luogo, come questo, di “infelicità fisica”, ci si augura che la sua “bellezza risanante” possa effettivamente integrare l’operato dei medici e paramedici, ricollegandosi idealmente all’idea che la medicina del corpo non possa essere disgiunta da quella dello spirito.

Nica FIORI  Roma 15 Ottobre 2023