La scomparsa di Giancarlo Sestieri. Un intenditore irreprensibile che ha saputo unire la Storia dell’Arte al mercato antiquario.

redazione

Giancarlo Sestieri ci ha lasciato con la stessa dignità e misura con cui ha sempre vissuto, valori trasmessi alla stessa famiglia che non a caso ha voluto esequie riservate. Siamo venuti infatti a conoscenza del triste evento il 14 Giugno da una nota del Circolo Canottieri Aniene di cui era consocio mentre la scomparsa risale al giorno precedente.

Ci lascia uno studioso che ha calcato a lungo la scena della Storia dell’Arte e dell’antiquariato in ruoli sempre di primissimo piano. E’ stato autore di pubblicazioni fondamentali di cui è impossibile dar conto in modo completo; non si possono però non ricordare le numerose ricerche e libri che lo hanno reso specialista di importanti generi artistici da tutti riconosciuto  anche a livello internazionale, a cominciare dai tre basilari volumi su Il capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo. Ediz. italiana e inglese per la nostra editrice Etgraphiae nel 2015, che raccoglieva  innumerevoli novità; ma sono tanti i precedenti lavori tra i quali Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro. Paesaggista e «Cronista» napoletano firmato con Brigitte Dupré e Vedute e paesaggi italiani ed europei dal XVI al XVIII secolo entrambi per Jandi Sapi editore; é stato anche autore tra i principali nel nostro paese di studi sul Settecento, come i tre volumi del Repertorio della Pittura Romana della Fine del Seicento e del Settecento (1995) per i tipi di Allemandi, nonchè studioso del Rococò con la monografia dedicata a Michele Rocca e la pittura rococò a Roma del 2005 per Antiche Lacche editore.

Non crediamo però di sbagliare se diciamo che Giancarlo Sestieri ha segnato più e forse meglio di ogni altro il settore dedicato alle battaglie e ai battaglisti con volumi findamentali di cui almeno vogliamo ricordare Pugnae: la guerra nell’arte. Dipinti di battaglie dal secolo XVI al XVIII.  per  il Centro Grafico Editoriale (2008) e Battaglisti. La pittura di battaglia dal XVI al XVIII secolo Catalogo della mostra (Tivoli, 16 giugno-30 ottobre 2011) per De Luca Editori d’Arte.

A lui va inoltre il merito di avere fatto si che la ricerca e lo studio su temi e artisti fondamentali della Storia dell’Arte potessero essere utili in una logica anche commerciale, nel senso migliore del termine, laddove molti antiquari e mercanti internazionali tra i più famosi si sono potuti valere dei suoi lavori per arrivare a definire in modo quanto meno plausibile quando non certamente sicuro -con i suoi studi ed expertise- origini, committenze, scuole pittoriche ed autori di opere da loro possedute. Ma non era affatto uno che strizzava l’occhio al mercato ed anzi i suoi giudizi sempre pacati ma sempre precisi gli hanno valsa la fama – che non tutti possono vantare- di  intenditore irreprensibile.

Così, oltre che come amico sincero e sempre disponibile lo vogliamo ricordare.

Roma 16 Giugno 2023