Il poemetto “Canto dell’Effimero” di Eugenia Serafini premiato alla 35^ edizione del Premio Letterario Camaiore

di Silvana LAZZARINO

Menzione Speciale della Presidente Rosanna Lupi per il “canto dell’Effemiro” che viene presentato a Roma il 14 dicembre 2023 allo Studiolo dell’artista in Via dei Marsi.

Entro uno scenario visivo ed emozionale in cui riferimenti a diversi aspetti della realtà umana e sociale, ambientale e legata all’onirico, acquistano nuovo spessore conducendo ad un autentico ascolto di sé e di quanto intorno a partire dal recupero di quell’originario legame tra l’uomo e la natura, conduce l’arte di Eugenia Serafini artista multimediale di fama internazionale, poetessa di successo con numerose mostre in Italia e all’estero e prestigiosi  riconoscimenti e premi ricevuti durante la sua luminosa e prestigiosa carriera.  Oltre ad essere una pittrice di grande spessore comunicativo, è installazionista, performer, giornalista, nonché direttore responsabile della rivista semestrale dell’Artecom-Onlus (Accademia in Europa di Studi Superiori) il “FOLIVM”.

Partendo dalla natura dai suoi diversi scenari, ma anche dal contesto umano e sociale, Eugenia Serafini con grande sensibilità poetica e creatività, racconta dell’uomo e del suo esistere tra passato e presente, dove si rincorrono desideri e speranze, malinconie e attese guardando ad un futuro in cui recuperare quell’armonia tra finito e infinito da sempre appartenente all’universo.

L’arte di Eugenia Serafini ha dato libera voce a quel codice invisibile legato alle emozioni, ma presente nell’ascolto e incontro con i luoghi più vicini e distanti della realtà naturale dalla terra al cielo tra spazi verdi e alberi, unitamente al cosmo, con riferimento all’uomo destinato probabilmente a ritrovare quel rapporto originario e autentico con la natura.

Nata a Tolfa (RM) piccolo e interessante borgo etrusco, e attiva tra Roma e la Toscana, per anni docente presso l’Università della Calabria, all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, Eugenia Serafini, attraverso la sua opera ha dato voce al senso della vita a partire dall’osservazione delle bellezze presenti tra terra e cielo che accompagnano l’uomo a nutrire sentimenti di stupore, smarrimento, speranza. Sentimenti svelati in particolare nei dipinti dove a trionfare sono gli alberi, o in quelli dove pianeti e stelle disegnano le geometrie dell’universo. Stati di meraviglia e nuovo sentire che risuonano in una serie di opere tra dipinti e installazioni in cui la magia dell’Oriente restituisce la strada verso l’invisibile a ritrovare sensazioni dimenticate perché l’armonia tra il giorno e la notte, il principio e la fine diventa possibile.Il prossimo 14 dicembre 2023 a Roma presso Lo Studiolo dell’artista in Via dei Marsi 11, alle ore 18,00 viene presentato il suo poemetto “Canto dell’Effimero” edizione Arrtecom-onlus Roma, 2022 in versione bilingue Italiano/Rumeno, con preziosa traduzione del prof. George Popescu, Università di Craiova- A questa straordinaria opera di Eugenia Serafini lo scorso settembre 2023 è stata conferita la Menzione Speciale della Presidente Rosanna Lupi al XXXV Premio letterario Camaiore Francesco Bellomini 2023. L’evento, che si svolge nell’ambito della Rassegna Internazionale “l’Albero delle Nostre Parole” e che vede l’introduzione del prof. Nicolò Giuseppe Brancato Presidente dell’Artecom-onlus, è impreziosito dall’esposizione “Divagazioni Formali di Eugenia Serafini”. La prima edizione del poemetto del 2013 è stata vincitrice della Menzione al Premio Lorenzo Montano 2016.

Dal titolo ingannevole, il poemetto presenta in realtà un continuo richiamo al ricordo, al sentimento, alla natura, agli affetti familiari, all’amore nei suoi risvolti anche drammatici. Parole e immagini in queste pagine intessono una danza per accompagnare il lettore nei ricordi lontani eppure vicini dell’artista e autrice. Con prefazione al testo italiano a cura di Elio Pecora, e prefazione al testo rumeno e traduzione di George Popescu, postfazione a cura di Nicolò Giuseppe Brancato, il poemetto con riferimento ai ricordi talora velati da una carezzevole nostalgia che non intacca l’entusiasmo, mette in luce quella leggerezza con cui affacciarsi ad ogni nuovo giorno, vivendo ogni situazione con consapevole meraviglia perché anche le più piccole cose e situazioni seppur di breve durata, sono da apprezzare. Tutto viene esaltato dalla forza evocativa delle parole che si susseguono veloci, guizzanti ad incontrare i disegni da lei stessa realizzati, per un ascolto/lettura visivo emozionale. Questo diario poetico come lo definisce nella postfazione Nicolò Giuseppe Brancato, cui l’autrice e artista Eugenia Serafini ha dato vita in seguito ai frequenti viaggi e spostamenti tra Carra a e Roma e viceversa “è un diario di sentimenti, sensazioni, esperienze, emozioni universali, ove la brevità è suggerita anche dal veloce succedersi di immagini durante il viaggio in treno: e d’altra parte, il termine ‘diario’ non è sinonimo di ‘effimero’ sostantivato?”.

Si è accompagnati attraverso i versi e le delicate immagini a percorrere uno spazio temporale denso di ricordi, e affetti che non si spegneranno mai perché impressi nella memoria e negli occhi dell’autrice capace come poche di raccontare attraverso la sua esperienza. fatta di, incontri, scoperte, momenti di riflessione innanzi al paesaggio compresso quello delle cave di Carrara, la vita che anima ogni aspetto di quei luoghi dove ogni persona conosciuta e vista, ogni strada e abitazione, ogni scorcio paesaggistico e architettonico risuona di autentica bellezza tra tradizione e tempo presente.

 La parola poetica diventa espressione dell’essenza di ogni attimo o momento vissuto che acquista nuova forza e allo stesso tempo una velata tenerezza nel raccontare ora smarrimento e felicità, ora distacco e riconciliazione, volgendo lo sguardo ai luoghi della natura, ai ricordi, ai sentimenti. Così scrive Elio Pecora nella prefazione:

Eugenia Serafini non rifugge l’effimero se lo accoglie nel canto e, dunque, lo elogia, lo ferma, lo scandaglia, lo intona. E dove lo smembra fino al bisillabo, dove lo allude nel segno veloce o in uno stormo irrequieto, che altro fa se non toccarne la brevità e l’incompiutezza in questa fermandosi, e placa l’ansia nemmeno nominandola? In un tale effimero e nella sua attentata leggerezza si muovono e si pronunciano i momenti dell’esistenza, lacerti di verità accostate. Così la pena e l’allegria, il bisogno d’amore e la sua perdita, il dubbio che consuma e il desiderio che non s’arrende, il pensiero della morte e i meandri della memoria s’intrecciano e si alternano nei versi brevi, nelle frasi in corsa per declivi di inchiostro sottile, dietro cancellature che lasciano trapelare il negato e l’incauto.”.

Riguardo l’atto creativo espresso in ogni pagina di questa avvolgente opera così scrive il prof. George Popescu, docente di Letteratura italiana dell’Università di Craiova e traduttore della preziosa versione in lingua rumena:

Un canto dell’effimero non poteva rinunciare ad un tesoro di modalità (poetiche e insieme artistiche) atte a costituire nella filigrana un intimo rapporto SPAZIO/ SEGNO. Così infatti, come afferma la poetessa, in queste pagine di densa e originale ars poetica, l’importanza dell’atto creativo consiste nella sua integralità, dato che nella sua complessa forma grafica, esprime compiutamente questa ricerca legata al rapporto SPAZIO – SEGNO. In una simile proiezione visionario-scritturale, si reprime, al limite, l’autonomia semnificante della parola, se ne denuncia l’unicità, lasciando aperte multiple aperture per una comprensione, a sua volta, particolare-individuale, da parte del lettore in un libero confronto, e non meno ingegnoso, con il proprio codice di decifrazione.”

A presentare il poemetto è il prof. Nicolò Giuseppe Brancato, Archeologo e Storico dell’Arte, Presidente dell’Accademia in Europa di Studi Superiori ARTECOM-onlus, il quale intervisterà l’autrice e artista multimediale Eugenia Serafini che sorprenderà e avvolgerà il pubblico con letture da lei scelte di alcune pagine dell’opera.

L’edizione di questo bellissimo poemetto, sarà messa in vendita in 50 copie acquarellate, numerate e firmate, a sottolineare la struttura verbo visuale dell’opera stessa: dunque una vera chicca per collezionisti e amatori.

Il percorso multimediale di Eugenia Serafini

Eugenia-Serafini-“NUVOLA”-Fotoperformance-Giardini-dell’EUR-ROMA

Nel suo percorso Eugenia Serafini ha guardato costantemente ad una contaminazione tra le arti utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale. In questo senso le sue installazioni ambientali e performance mirano a creare una nuova sinergia di emozioni coinvolgendo più sensi in una sorta di arte totale dove  gesto, copro, parola, atto creativo regalano una nuova sinergia di emozioni mettendo in relazione più sensi, In questa prospettiva vanno menzionate le Performances “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008 e l’installazione “Nuvola” portata fuori presso l’ambiente dell’Eur sotto il Colosseo quadrato in cui si avverte un forte valore estetico ed esistenziale restituiti da una cascata di immagini realizzata su cartoni che scendono lungo la gradinata. Su queste tre “Nuvole” si possono vedere i cicli della natura, della vita a ricercare l’armonia attraverso la stessa natura poiché l’uomo da solo non riesce a trovarla, mentre la natura recupera sempre quell’equilibrio necessario per rinascere ogni volta. “L’installazione ‘Nuvola’ rientra nel ciclo della natura come armonia. In essa l’Artista registra tutto un mondo in evoluzione dove, dal buio del nulla, scaturisce la forma, il colore e si arriva alla realtà esistenziale” queste le parole di Mirella Chiesa che prosegue “Sui circa 100 metri di cartone ondulato farfalle, libellule, delfini, nuvole si delineano con efficaci effetti cromatici…l’arcobaleno terminale tradisce l’utopica ricerca di armonia dell’Artista. L’installazione diventa elemento di riflessione e di rivolta alla società di oggi”.

Numerose sono le mostre in Italia e all’estero da lei realizzate e le sue opere si trovano in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina. Tra i prestigiosi premi e riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera vanno citati: “Le Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma, il “Premio Artista dell’anno” al Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Leone d’Argento per la Creatività nelle scuole” 2013 alla Biennale di Venezia. Senza dimenticare il Premio alla Carriera “Premium International Florence Seven Stars” Grand Prix Absolute 2017 consegnatole dal Professor Carlo Franza. Più recenti sono il Premio Le Fondazioni dell’Unione Europea, Bruxelles nel giugno 2019 “Premio “Ambasciatrice dell’Arte”, e sempre da Carlo Franza ha ricevuto il Premio “Veterana dell’Arte Internazionale” Premium International Florence Seven Stars nel 2021 e il Premio per la Grafica Libro d’Artista a giugno 2022 nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars 2022.  Senza dimenticare il “Premio Internazionale di Poesia Principe Nicolò Boncompagni Ludovisi” 1 Edizione 2020-2021 e il “Premio all’eccellenza” nell’ambito del Premio letterario Internazionale “Voci città di Roma” maggio 2023. Ha partecipato a numerosi Convegni dell’Università della Calabria, invitata in qualità di docente/artista e poeta performer, dal1995 al 2013.

Numerose le sue pubblicazioni tra racconti, fiabe, saggi tra cui citiamo “Les oiseaux”, fiaba in versi, Prefazione del Prof.  Mario Verdone, (Roma 1997) e “I racconti del Laurentino 38”, prefazione del Prof. Dante Maffia, postfazione Prof. Cesare Pitto, Presidente Centro RAI Unical(Roma 1998)  tradotti, commentati e pubblicati in lingua Araba dal poeta Ahmed Sawaier sul Quotidiano Giordano “Gli Arabi Oggi”, 1998.

Silvana LAZZARINO  Roma 12 Dicembre 2023

Eugenia Serafini

Presentazione del suo poemetto

“Canto dell’Effimero”

Ed. Artecom-onlus, Roma 2022

Versione bilingue Italiano/Rumeno, con la preziosa traduzione del prof. George Popescu, Università di Craiova, premiato al 35 Premio Letterario Camaiore con la Menzione Speciale della Presidente Rosanna Lupi, e mostra “Divagazione Formali di Eugenia Serafini”,

Prolusione del prof. Nicolò Giuseppe Brancato Presidente dell’Artecom-onlus

Lo Studiolo, Via dei Marsi, 11 Roma giovedì 14 dicembre 2023 ore 18,00