La geometrica bellezza del Teorema di  Pitagora, e l’apertura sulla modernità.

di Franco LUCCICHENTI

La geometrica bellezza del Teorema  di  Pitagora.

(fig.1) Il triangolo è una figura geometrica piana con tre lati e tre angoli. Si tratta del poligono con i minori componenti, solo 6 (fig. 2).  Eppure può assumere infinite configurazioni.

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Sei elementi aprono a un flusso illimitato di forme regolari e irregolari.

Ma in UNA circostanza si formalizza un principio geometrico straordinario. Quando il triangolo ha un angolo retto. Mi riferisco al Teorema di Pitagora che  rivela un rapporto geometrico sorprendentemente NASOSTO per secoli: “La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti è uguale all’area del quadrato costruito sull’ipotenusa.” (300 a.c.)

Innumerevoli le implicazioni matematiche e filosofiche  di questa semplice “scoperta”.  Tre spazi sono collegati in una sequenza ESPANSIVA che scatta quando nel triangolo due lati sono ortogonali (fig.3).

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Mi viene il mente il segno + che di positivo non ha solo il significato algebrico MA contiene in sè implicazioni filosofiche consistenti e propizie all’ESSERE dell’uomo. il TEOREMA è la rappresentazione della FORMA di questa possibilità.

La fluidità del mondo e del suo divenire contiene nel TEOREMA l’impronta di tutte le regolarità emerse e nascoste .

La forma del TEOREMA sembra un quadro astratto minimalista. Gli artisti minimalisti operano riducendo al minimo l’atto creativo, forme e immagini sono inconsistenti (fig. 4 ; Jro Yoshihara, 1965)

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e a volte celano significati occulti (fig.5).

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La rappresentazione sul foglio del teorema esprime chiaramente il grande contenuto scientifico. La semplice struttura scandita da spazi geometrici elementari è insieme un quadro minimale e una ICONA della modernità. La stretta combinazione tra numero e sapienza, tra anima e verità sostanzia la nostra esistenza (fig.6).

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Franco LUCCICHENTI   5 Novembre 2023