Finite Art: “Suolo e acqua, risorse al limite”. Celebrazione dell’arte del suolo e dell’acqua presso la sede della FAO

redazione

Quattro giorni di intenso dibattito iniziati il due ottobre 2023 con l’apertura del Simposio globale su suolo e acqua, ospitato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).

La relazione tra suolo e acqua è profonda ed è il “fondamento dei nostri sistemi agroalimentari, del nostro ambiente e della nostra stessa esistenza”, ha affermato il Direttore Generale della FAO QU Dongyu nel discorso di apertura del simposio, che comprende più di 35 presentazioni

Il Direttore Generale della FAO ha esortato i partecipanti a lavorare per “dare priorità alla conservazione del suolo e dell’acqua in tutte le agende internazionali”.

Nell’Atrio del palazzo della FAO, luogo di passaggio di tutti gli invitati e degli scienziati dei paesi delle Nazioni Unite, una mostra ha fornito una visione chiara delle problamatiche e delle soluzioni scientifiche attraverso l’Arte Contemporanea.

Attraverso otto artisti di fama internazionale, la FAO intende sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo centrale dell’acqua e del suolo, elementi naturali importanti ma estremamente fragili, essenziali per la produzione alimentare e il mantenimento della vita sulla Terra. Questa mostra propone percorsi alternativi per accendere la discussione su suolo e acqua attraverso l’arte contemporanea.

Il titolo ‘Finite Art’ è un gioco di parole tra il termine comunemente usato ‘Fine Art’ e la parola Finito; questo termine sottolinea il fatto che le risorse in questione non sono illimitate e necessitano quindi di essere trattate con maggiore attenzione.

La mostra Finite Art esamina i modi creativi in cui gli artisti di tutto il mondo utilizzano diversi materiali per esplorare il tema Acqua e suolo, così possiamo ammirare sculture, dipinti, site-specific, audio arte, video e scribi online, di Barbara Crimella, Anna Di Fusco, Nikki Lindt, Carey Marks, Roberto Panico, Stefano Sabetta e Antonio Tropiano.

Lo slogan “Suolo e acqua, risorse al limite” esemplifica e racchiude l’intero concetto della mostra.

Gli artisti hanno lavorato nel tempo sui temi quali la fragilità e la cura amplificano le voci scientifiche rendendo il lavoro della FAO ambizioso ed efficace con impegni a lungo termine, riconoscendo il ruolo unico dell’arte nel guidare il cambiamento culturale e sociale.

A Giusy Emiliano, curatrice della mostra é stato chiesto “Quali sono le implicazioni filosofiche, etiche e morali del proseguire su questa strada?”

<<È necessario, con il supporto della comunità scientifica, ampliare questa domanda ad alcune riflessioni sull’ansia e sulla paura che molti di noi provano riguardo al futuro del pianeta. Abbiamo un compito preciso verso le generazioni future che sono giá tra di noi e, attraverso la cultura, possiamo fare molto.>>

Insieme possiamo compiere passi concreti per preservare i nostri suoli e salvaguardare le nostre acque, garantendo un futuro sostenibile per tutti.

Dettagli degli artisti:

_ Calligrafia artistica_ Carey Marks Utilizzando la calligrafia artistica, la pittura a colori e la musica appositamente composta, creano uno strumento di comunicazione ideale per trasmettere le idee e le discussioni dei due incontri e il loro tema generale.

_Site-specific_Barbara Crimella cerca di rappresentare l’anima come il nostro respiro mentale vivente. Innumerevoli gocce di argilla cotta dipinte di blu, appaiono come se cadessero dal cielo, formando un passaggio nell’esposizione, la forma cambia diventando palline di terra agricola. La funzione dell’acqua nel nutrire il suolo diventa palese e poetica.

_ Sound art_ Nikki Lindt registra un universo nascosto, utilizzando microfoni per registrare suoni in ambienti solitamente invisibili – sottoterra, all’interno di alberi, nel sottosuolo e sott’acqua – ne cattura il mistero e la potenza sonora.

_Sculture di legno_ Antonio Tropiano attraverso le sue sculture, crea elementi presi dalla natura e dotati di un movimento performativo e cristallizzato dei temi a lui cari. Le sue sculture mostrano quanto l’uomo debba ancora imparare sull’urgenza di proteggere le nostre limitate risorse naturali.

_Pittura_Anna Di Fusco ci interroga creando movimenti di assenza e presenza, mostrando padronanza del colore come se stesse recitando un ruolo ben definito, e ne sottolinea l’importanza di ricreare una stabilitá di equilibrio delle risorse naturali.

_Readymade art_Roberto Panico utilizza una specifica tridimensionalità nel suo personale angolo visivo lasciando il suo gesto performativo cristallizzato e allo stesso tempo aperto ad una libera licenza interpretativa su temi a cui è molto legato: terra e acqua e memoria. Le opere sono realizzate interamente con suolo e attrezzi in disuso.

_Scultura in marmo_Stefano Sabetta ci offre l’ovvio collegamento con le forme libere create dall’acqua, ma potrebbe essere interpretata come una pianta che cresce dal terreno o come tanti elementi combinati in un’unica forma.. La scultura cerca di catturare l’effimero della bellezza e la bellezza dell’effimero per renderla eterna nella materia lapidea.

Roma 8 Ottobre 2023