L’Associazione Musicale l’Architasto: alla riscoperta di suoni perduti e strumenti antichi. Intervista a Chiara Tiboni

di Licia UGO RACOVAZ

Devo confessare, gentili lettori, che sono un’ appassionata di musica, di conseguenza sono una persona curiosa di tutti i generi musicali.  E la musica antica oltre a piacermi molto mi intriga per tutto quello che si porta dietro. Epoche passate, usanze lontane da noi, una vita diversa in cui il tempo libero aveva un utilizzo diverso  che  -per chi era benestante- si focalizzava molto sull’ascolto musicale.

1 Bernardo Strozzi, Ritratto di Claudio Monteverdi (c.1630)

Dopo dopo aver assistito, lo scorso 24 ottobre, presso il Teatro Torlonia – che si trova all’interno dell’omonima Villa-  ad un concerto eccezionale, ho sentito una forte necessità di scriverne.

Si tratta degli straordinari suonatori e dei solisti dell’Ensemble  barocco de L’Architasto che hanno presentato il famoso Combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi, su testo dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, tratto dai Madrigali guerrieri e amorosi  del Libro VIII, per soprano (Clorinda) e due tenori e/o baritono, (testo e Tancredi).

Composta nel 1624, commissionata da Giacomo Mocenigo in occasione del Carnevale fa parte dell’Ottavo libro di madrigali guerrieri et amorosi pubblicato nel 1638.

2 Il baritono Furio Zanasi e L’Ensemble Architasto

Il dramma riprende le vicende narrate nel canto XII della Gerusalemme Liberata, in cui il cavaliere cristiano Tancredi, innamorato di Clorinda, guerriera musulmana, viene costretto dalla sorte a battersi in duello proprio con lei e ad ucciderla. In punto di morte Clorinda si converte e, battezzata, affronta con serenità il trapasso: S’apre il cielo; io vado in pace.

In quest’opera, che costituisce una pietra miliare nella storia della musica drammatica del XVII secolo, Monteverdi sperimenta soluzioni musicali nuove, con l’orchestra che imita musicalmente alcuni effetti sonori descritti nel testo, come il galoppo di un cavallo o il clangore delle armature durante lo scontro.

Ciò che fa spiccare questa composizione sulle altre, è il primo utilizzo del Tremolo (una veloce ripetizione dello stesso suono) e del Pizzicato per ottenere effetti speciali nelle scene drammatiche.

Oltre all’ emozione personale provata durante l’ascolto del madrigale, ho sentito il desiderio di far conoscere questa Associazione Musicale, e ho incontrato Chiara Tiboni, che è presidente e direttore artistico della ’Associazione musicale l’Architasto’, per farmi raccontare la storia dell’Associazione.

3 Chiara Tiboni al fortepiano

Inoltre voglio ricordare a chi legge che il XIII festival Internazionale de L’Architasto “Il Clavicembalo”, pur essendo iniziato a settembre, terminerà a dicembre, e ci sono ancora due occasioni da non perdere. Si tratta di musica rara e preziosa al tempo stesso – non capita tutti i giorni di ascoltare la musica antica e barocca, musica che veniva suonata nei palazzi cinquecenteschi, di vedere l’abilità dei suonatori e di vedere gli strumenti antichi, quasi apparizioni di quelle epoche passate.

Ricordo dunque gli ultimi due appuntamenti che si terranno il 21 novembre  e il 12 dicembre, e di cui troverete i dettagli proseguendo nella lettura.

Chiediamo a Chiara Tiboni, clavicembalista, oltre che presidente e direttore artistico dell’ Associazione Musicale L’Architasto, con sede a Roma in Via Alessandria, qual è lo scopo di questa Associazione musicale.

4 Locandina generale ensemble l’Architasto

R: L’intento, in particolare, è rivalutare gli antichi strumenti da tasto (clavicembalo, clavicordo, organo, fortepiano). Dal 2008 organizziamo il “Festival Internazionale de L’Architasto: il clavicembalo” cercando di rinnovare lo splendore che la tastiera aveva raggiunto a Roma nel diciassettesimo e diciottesimo secolo. Dal 2012 sono Direttore artistico del Festival Frescobaldi che si svolge annualmente presso la Basilica dei SS. XII Apostoli in Roma giunto alla sesta edizione.  Il nostro Festival  Internazionale de L’Architasto: “il clavicembalo” è giunto alla tredicesima edizione, nato nel 2008. Lo scopo è quello di  rinnovare il successo che questi strumenti a tastiera avevano avuto nel XVII. Io sono clavicembalista e sono stata docente di clavicembalo al Conservatorio L. Recife di Frosinone.  Dal primo novembre di quest’anno sono stata chiamata come docente di clavicembalo e tastiere storiche presso il  Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano. L’obiettivo della nostra associazione musicale e la nostra filosofia è quella di rivalutare e far riscoprire gli antichi strumenti come il clavicembalo, clavicordo, organo, fortepiano, che da diversi decenni godono di un rinnovato interesse tanto come oggetto di studio quanto in ambito concertistico.

Domanda:  Chiara Tiboni cosa comporta essere direttore artistico della associazione musicale Architasto? Quanto impegno c’è per realizzare un programma così ricco e interessante?

R: Ti posso dire che fare il direttore artistico, non è affatto facile ed oltre a tanta dedizione e impegno serve soprattutto una profonda conoscenza di questo repertorio e dei suoi attuali esecutori. Il direttore artistico è responsabile degli eventi anche dal punto legale e legislativo. Bisogna avere tante idee per riuscire a progettare gli eventi artistici e culturali. Serve pensare alla individuazione delle sedi adatte agli spettacoli, cercare sale con una buona acustica per questo tipo di repertorio, non troppo grandi, non troppo piccole, e promuovendo accordi per ottenerle.Bisogna riuscire a crearsi contatti importanti per la promozione con il pubblico e con la stampa. Seguire gli artisti nella logistica dei viaggi, ospitalita’, le prove. Insomma, essere un direttore artistico vuol dire avere la responsabilità su tutto ciò che è inerente allo spettacolo che stai  mettendo in piedi.

5 Ensemble de l’Architasto

Domanda: Prima del pianoforte c’era il clavicembalo. Ci può brevemente indicare quali sono le differenze principali? Qual è stata l’evoluzione?

R: Il clavicembalo è uno strumento a tastiera molto antico:  nasce nel XIV secolo in Italia, per poi diffondersi in tutta Europa. Oltre al clavicembalo esistevano altri strumenti a tastiera più piccoli, come la spinetta, il clavicordo e il virginale.  Agli inizi del Settecento, l’italiano Bartolomeo Cristofori inventò il sistema di leve e martelletti che sono alla base del funzionamento del moderno pianoforte. Lo strumento, chiamato inizialmente “fortepiano”, venne poi perfezionato nel corso dell’Ottocento fino a diventare il pianoforte che oggi tutti conosciamo. La tastiera del clavicembalo non è dinamica, in quanto la il cambiamento della pressione sui tasti non modifica l’intensità del suono. Invece la tastiera del pianoforte è dinamica in quanto una maggiore pressione sui tasti genera un suono più forte.  Il pianoforte divenne dunque lo strumento principe dell’epoca romantica.

Domanda: In una città ricca di storia e tradizioni, arte e cultura quale è Roma lei con l’Associazione Architasto avete l’opportunità di riscoprire siti storici, aspetti artistici e musicali della Capitale, e di valorizzarli. Ce ne parli.

R: Fin dal Seicento Roma si è distinta come uno dei principali centri di diffusione della tecnica e del repertorio per strumenti a tastiera; riportare in questa città una specifica attenzione nei confronti di tale repertorio ha quindi una valenza sia musicale sia culturale in senso più ampio. Musicisti di prima grandezza quali Bernardo Pasquini, Domenico Scarlatti, lo stesso Georg Friedrich Haendel e Muzio Clementi ebbero in Roma, nei suoi palazzi e nei suoi mecenati un punto di riferimento per la loro carriera e per la formazione del loro stile compositivo. Lo stile “romano” era così riconoscibile da essere addirittura indicato come il più ricco di colori e di espressione, caratteristiche che non solo accrescevano le possibilità degli strumenti già esistenti, ma ne facevano prevedere ulteriori sviluppi, come per esempio l’invenzione del “Gravicembalo con il piano e il forte”. Lo studioso, poeta e trattatista settecentesco Scipione Maffei allude agli “spettacoli romani” proprio nello scritto in cui presenta l’invenzione del Cristofori.  Proprio a Roma — presso il Museo degli Strumenti Musicali — è conservato uno dei rarissimi esemplari originali del neonato pianoforte. L’Architasto vuole quindi riproporre, nella città di Roma, quel repertorio per gli strumenti da tasto che in larga misura le appartiene.

Dal 2007 l’Associazione Musicale “L’Architasto” organizza a Roma manifestazioni musicali dedicate alla musica antica in generale e, in particolare, alle tastiere storiche — clavicordo, clavicembalo, organo, fortepiano — tra cui il “Festival Internazionale L’Architasto: il clavicembalo”. I concerti si tengono in siti di interesse storico e musicale della città, quali il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, la Basilica di Santa Maria del Rosario in Prati, la Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, la Sala dell’Immacolata della Basilica dei Santi XII Apostoli, la Basilica di Santa Maria degli Angeli, la Sala da Ballo del Casino Nobile di Villa Torlonia.

Domanda: ci fa una breve storia del Festival?

R: Il I Festival 2008 si e’ svolto presso l’Auditorium del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali con uno straordinario e indimenticabile concerto del grande clavicembalista Gustav Leonhardt, concerti per 1. 2. 3 e4 clavicembali e archi di Johan Sebastian Bach dell’ Ensemble de L’Architasto, e poi l’esibizione di due cembalisti d’eccezione come Enrico Baiano e Francesco Cera e altri concerti affidati a giovanissimi clavicembalisti di formazione italiana. Importante novità del II Festival 2009 è stata la collaborazione con l’Accademia di Francia – Villa Medici, presso il cui Grand Salon si è tenuto il concerto del celebre clavicembalista Pierre Hantaï. L’Accademia di Francia ha molto apprezzato l’iniziativa di riproporre al pubblico romano una rassegna dedicata alle tastiere storiche e alla musica antica, che da molti anni mancava in città, e ha aderito con entusiasmo al progetto.

Il III Festival 2010 è stato inaugurato da un concerto per due, tre e quattro cembali e archi di J.S. Bach, di raro ascolto a causa delle difficoltà musicali e logistiche che la realizzazione pone, ma sempre molto apprezzato dal pubblico. Il maestro Gustav Leonhardt ha nuovamente onorato il Festival della sua presenza, proponendo un recital interamente dedicato al repertorio cembalistico d’Oltralpe. Il duo cembalistico Silvia Rambaldi-Andreina di Girolamo ha presentato un interessante programma dedicato ai ‘maestri della tastiera’, Bernardo Pasquini, Alessandro e Domenico Scarlatti. Nell’ambito del Festival 2010 si sono inoltre tenuti una masterclass e un recital curati da Enrico Baiano. Non si possono dimenticare, infine, la presenza dell’oboista Thomas Indermühle, impegnato in un programma dedicato alle ance, e del violinista Lorenzo Colitto con un programma dedicato a ‘Sonate e sinfonie del barocco romano’.

Domanda: ci sono molti giovani che si avvicinano a questo tipo di strumenti e di musica?

R: All’interno delle proprie manifestazioni L’Architasto ha sempre riservato uno spazio ai giovani talenti; nell’ambito del Festival 2010 ha potenziato tale aspetto intavolando una collaborazione con i Dipartimenti di Musica Antica di alcuni conservatori italiani — Roma, Palermo, Bari, L’Aquila e Potenza — che hanno contribuito presentando i loro migliori gruppi cameristici, con piena soddisfazione di pubblico e organizzatori. Nel mese di Aprile 2011 l’Associazione ha organizzato una masterclass ed un concerto del M° Pierre Hantaï presso la Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, in Piazza Sant’Agostino, in occasione dell’inaugurazione del nuovo cembalo italiano dell’Istituto costruito dal cembalaro Tony Chinnery. La varietà della programmazione spazia dal repertorio più noto – il concerto d’apertura del IV Festival 2011 ha proposto infatti l’opera buffa La serva padrona di G.B. Pergolesi – a quello meno consueto, con un recital di Simone Vallerotonda interamente dedicato al repertorio per tiorba e chitarra spagnola. Come sempre, uno spazio è stato dedicato alla sezione ‘Nuovi interpreti’, in cui si sono esibiti due giovani e valenti clavicembalisti del Conservatorio ‘S. Pietro a Majella’ di Napoli. Ampio spazio è stato dato al repertorio cembalo-organistico, con proposte fra cui spiccano il recital di Emilia Fadini dedicato ai ‘figli famosi’, ovvero Carl Philipp Emanuel Bach e Domenico Scarlatti, nonché la presentazione, curata da Dinko Fabris, del libro L’accentuazione in musica. Metrica classica e norme sette-ottocentesche scritto dalla stessa Fadini in collaborazione con Maria Antonietta Cancellaro; il recital di Francesco Saverio Colamarino incentrato sull’organo barocco tedesco, quello di Enza Caiazzo che ha proposto brani virtuosistici della scuola napoletana, il concerto di Cecilia Montanaro con una selezione di brani che illustrano la prassi barocca di accostare la libertà dello stylus phantasticus al rigore dello stile severo, e quello di Marco Silvi con un recital interamente bachiano. Non potevano mancare, infine, due proposte cameristiche, l’una curata dal ‘Pizzico Ensemble’, dedicata ad Alessandro e Domenico Scarlatti, l’altra curata dal gruppo ‘Les Goûts Réunis’ e dedicata al grande repertorio europeo per flauto dolce, tiorba e continuo.  Da ottobre a dicembre 2012 ha organizzato il V Festival Internazionale de L’Architasto: il clavicembalo, con una conferenza di argomento musicale, sei concerti di musica antica con la partecipazione di giovani artisti del Conservatorio S. Cecilia di Roma e del promettente liutista romano Simone Valletoronda, e inoltre una masterclass per giovani cantanti e accompagnatori. Ad ottobre 2013 il VI festival, con sette incontri, si apre con la descrizione di una tela romana di fine cinquecento presentato da Baroque in Rome: Lucia Franzina soprano, Riccardo Pisani tenore, Simone Colavecchi tiorba, Giovanni Cappiello musicologo. Segue il concerto della giovane clavicembalista Elisabetta Ferri, vincitrice del concorso di clavicembalo di Bologna. Un interessante confronto tra padre e figlio, viene presentato con Dialogo tra generazioni nella musica in Francia e Germania a metà Settecento con Giovanna Barbati, viola da gamba; Chiara Tiboni, clavicembalo.Musiche di Antoine e Jean Baptiste Forqueray, Johann Sebastian e Carl Philipp Emanuel Bach. Il giovane e emergente Simone Vallerotonda, tiorba e chitarra spagnola ci porta nella musica dei più famosi liutisti del barocco, J. Kapsberger, B. Castaldi, R. De Visée, F. Corbetta, Marin Marais, Santiago De Murcia. Una collaborazione con Il Conservatorio di Musica di Santa Cecilia di Roma, introduce alle Arie e madrigali del ‘600 romano con Andrea Damiani liuto, Angela Naccari clavicembalo e gli allievi del corso di canto barocco di Sara Mingardo. Si presenta uno strumento molto famoso nel 700, Il flauto traversiere nell’Europa del settecento con Luigi Tufano flauto traversiere, Vera Alcalay clavicembalo. Infine un duo clavicembalistico di rinomata fama internazionale con Enrico Baiano e Aapo Akkinen che presentano musiche trascritte da Handel, Bach, Vivaldi.

Il VII Festival 2014 si articola in sette concerti. Il primo appuntamento, ”Lo specchio di Narciso: la rappresentazione degli affetti nella musica italiana della prima metà del ‘600” vedrà l’esibizione dell’Ensemble “L’Artificio” composto da Antonella Tatulli canto, Elisabetta Di Filippo salterio e percussioni, Olga Ercoli arpa a tre ordini, Gianfranco Russo chitarra alla spagnola, violino barocco e direzione. Segue “Las Teclas. Paolo Russo tra barocco e jazz” che vedrà al pianoforte e al bandoneon il jazzista Paolo Russo. Questo artista italiano che risiede a Copenhagen, in Danimarca dal 1996, ci propone una simpatica lettura di alcuni suoi brani musicali e la medley sulle musiche dell’Intervallo RAI di brani barocchi per tastiera in una rivisitazione jazzistica al pianoforte. Con il bandoneon saranno eseguiti dei tanghi. Torna il clavicembalista Francesco Cera, considerato uno specialista del repertorio francese, con la musica per clavicembalo di Jean-Henri D’Anglebert e Jean-Philippe Rameau, “Parigi tra corte e borghesia”. Con “Scoglio sì nel mare instabile”, musica sacra, sarà eseguito per la prima volta a Roma dopo il ritrovamento del manoscritto, l’Oratorio “Santa Rosalia”, composto da Bonaventura Aliotti nel 1687, presentazione a cura della musicologa Teresa Chirico. Maestro concertatore Lorenzo Colitto. L’idea nasce dallo studio accurato di questo manoscritto da parte di Maria Concetta Picciotto. L’oratorio s’inserisce nel contesto del festino, la festa dedicata alla santa patrona di Palermo Santa Rosalia, celebrata durante i tre giorni che precedono e includono il 15 luglio nel ricordo del 15 luglio 1624, quando la processione che si svolse per le strade di Palermo, ennesima implorazione a Dio per allontanare la peste, coincise con il ritrovamento, sul monte Pellegrino, delle reliquie della vergine palermitana.

Si tratta di un’opera preziosissima soprattutto per la sua unicità dal momento che nessun’altra composizione concepita per il festino di Santa Rosalia in un periodo compreso tra il 1625 ed il 1750, è giunta fino a noi. L’oratorio del maestro Aliotti, un frate minore francescano palermitano, del quale si conosce approssimativamente solo la data di nascita (1640), viene composto nel 1687, attualmente è reperibile in forma di copia manoscritta, presso la Biblioteca Estense di Modena. Sabato 25 ottobre ore 18:30 nella Sala del Senato in Santa Maria sopra Minerva il quinto appuntamento “Gravicembali duettanti” con i clavicembalisti Massimiliano Faraci e Chiara Tiboni, che dedicano il programma del concerto alla letteratura clavicembalistica tedesca del ‘700. Il concerto per clavicembalo e orchestra di Mozart KV 175, in una riduzione accomodata per due clavicembali dell’epoca che si trova presso la Biblioteca di Dresda. E’ il primo concerto scritto da Mozart con tema proprio a soli diciassette anni. Nella Basilica dei SS. Apostoli il sesto appuntamento proporrà una prima assoluta: “Mottetti di concerto opera 1 di Francesco Antonio Urio (1690)”, presentazione a cura del musicologo Francesco Maschio. Si tratta di musica composta ed eseguita proprio nel luogo dove si svolge il Festival de L’Architasto, che vuole proporla al pubblico romano. I mottetti sono dedicati a San Francesco e Sant’Antonio, i padri spirituali dell’ordine al quale Urio apparteneva. Nella Sala del Senato in Santa Maria sopra Minerva il ultimo appuntamento di questo Festival dove ritroviamo uno strumento affascinante, il salterio: “Vestito a ponti d’oro e a cento corde in seno” la musica con salterio del ‘700. Il sopranista Francesco Di Vito, la salterista Franziska Fleischanderl, la violoncellista Giovanna Barbati e la clavicembalista Chiara Tiboni, eseguiranno un repertorio originale di musiche per questo strumento. Presentazione a cura della musicologa Teresa Chirico.

L’VIII Festival 2015 presenta il primo appuntamento “Danzare, ricordare, stupire” che è affidato al clavicembalista Rinaldo Alessandrini, raffinato interprete della musica antica. Il secondo appuntamento “In viaggio con Froberger: ripercorrere sui tasti l’avventurosa vita del compositore” con l’emergente clavicembalista Alberto Busettini che presenterà un concerto dedicato alla musica di Froberger e il libro da lui appena pubblicato: Johann Jacob Froberger, il mondo musicale di un compositore avventuroso Armelin Musica- Padova. Il terzo appuntamento con un ensemble barocco del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Musica “Licinio Refice”di Frosinone con Lorenzo Colitto violino, Pierluigi Tabachin traversiere, Govanna Barbati viola da gamba, Chiara Tiboni clavicembalo dedicato alle Sonate e Trii del 700. Con Millediavoli alla tastiera: il virtuosismo scarlattiano, Enrico Baiano presenta il libro e concerto di clavicembalo: le Sonate di Domenico Scarlatti di Enrico Baiano e Marco Moiraghi, ed. Libreria Musicale Italiana. Presenta Luca Della Libera. Si conclude con Fuggite o pianti, tornate o canti: arie, villanelle, toccate & ciaccone del barocco romano eseguito dall’ ensemble Ostinato diletto: Antonello Dorigo, alto – Andrés Montilla, tenore – David Maria Gentile, basso, Francesco Tomasi tiorba & chitarra barocca, Chiara Tiboni clavicembalo, Giovanna Barbati viola da gamba.

7 Milano Spagnola Angelina Mascardi e Maurizio Croci

Il IX Festival 2016 presenta sei appuntamenti dedicati a concerti di clavicembalo, musica vocale con scene scelte dall’opera Incoronazione di Poppea di C. Monteverdi e il coro Modus Ensemble con Madrigali a cinque voci di diversi Eccellentissimi Musici della Compagnia di Roma del 1589; un Tributo a Johann Sebastian Bach eseguito al flauto dolce e clavicembalo da due musicisti portoghesi; chitarra barocca e arpa gesuita con musica tradizionale dell’America Latina con Evangelina Mascardi e Lincoln Almeida; un duo di clavicembali che si affronteranno in un vero e proprio “duello” musicale nella più antica tradizione barocca fino ai canti d’amore e di festa tra oriente e occidente, dalla poesia e dalla melodia Sufi a quella del Canto alla Disperata.

Il X Festival 2017 si e’ svolto dal 10 ottobre al 10 dicembre 2017 e si e’ aperto con il concerto dei vincitori del Rome Fortepiano International Muzio Clementi Prize 2017 dando cosi’ subito ampio spazio a giovani esecutori per lanciarli nel mondo della musica. Poi un concerto di musica italiana del ‘500 eseguita da due giovani studiose e esecutrici norvegesi. Poi un concerto di una delle piu’ grandi liutiste, Evangelina Mascardi con il liuto barocco dedicato a musica di Bach e Weiss. Di grande attrazione il concerto del clavicembalista Luca Guglielmi con la mirabile opera delle Variazioni Goldberg di Bach. Un concerto al fortepiano con Costantino Mastroprimiano dedicato ad autori viennesi di questo strumento come Haydn, Mozart e Beethoven. Per concludere un concerto dedicato alla musica per salterio con musiche rare praticate dalle monache benedettine nei conventi in Puglia con virtuosismi vocali e tastieristici.

L’XI Festival 2018 si e’ svolto dal 7 ottobre al 16 dicembre 2018 con sei appuntamenti, AnticaMente: giovani ensembles di Musica Antica dei Conservatori italian,i Il Buonaccordo (Conservatorio L. Refice di Frosinone), Duo: Gabriele Pro violino, Daniele Rocchi cembalo (Conservatorio di Palermo) con musiche di Georg F. Handel, Biagio Marini, Francesco Giminiani, Francesco Veracini. Dedicato a Giulio Romano, 400 anni dalla scomparsa di Giulio Caccini il secondo appuntamento con Riccardo Pisani, tenore – Ensemble Ricercare Antico, musiche di Giulio Caccini, Girolamo Frescobaldi, Stefano Landi, Filippo Nicoletti. Terzo appuntamento con Ritratti – Olivier Baumont, clavicembalo, musiche di Louis Couperin, François Couperin, Jean-Philippe Rameau, Claude Balbastre. Quarto appuntamento con Pathos ed ardore – Orhan Memed, clavicembalo, musiche di Benjamin Cosyn, John Dowland, Orlando Gibbons, William Byrd, Henry Purcell, Jean-Philippe Rameau, Johann Sebastian Bach. Penultimo appuntamento Il mandolino tra antiche e nuove musiche – Quintetto a Plettro “Giuseppe Anedda”, musiche di D. Cimarosa, G. Rossini, Yasuo Kuwahara, A. Piazzolla, E. Morricone. In fine Musiche natalizie di Buxtheude, Palestrina e Praetorius, Evangelina Mascardi, direzione.

6 Chiara Tiboni e Orhan Memed

Il XII Festival 2019 si é svolto dal 20 ottobre al 15 dicembre con cinque appuntamenti: Ars clarinetti, Rodolfo la Banca chalumeau clarinetto storico, Chiara Tiboni clavicembalo; Delirio amoroso, Giorgia Bruno soprano e Maria Elena Pepi mezzosoprano, Orhan Memed clavicembalo; Canzoni e sonate a due strumenti, Andrea Damiani e Evangelina Mascardi liuti, tiorbe; , Telemann francese e Telemann italiano con l’Ensemble Contrasto armonico Enrique Gómez Cabrero Fernández violino, Romeo Ciuffa flauti, Silvia De Maria viola da gamba, Michele Carreca tiorba, Marco Vitale clavicembalo; , Navidad barroca “Para cantar y bailar” con la partecipazione dei Conservatori di Frosinone e Latina, Maestro concertatore Evangelina Mascardi, Coro Polifonico Voci Sparse, direttore del coro Giacomo Cellucci

Inoltre da marzo 2012 a oggi , L’Architasto ha collaborato con il Frescobaldi International Festival of Music. Nella Basilica dei SS. XII Apostoli in Roma riposa il compositore Girolamo Frescobaldi dal 2 marzo 1643, giorno dopo la sua morte, quel giorno tutti i più grandi musicisti di Roma erano raccolti nella Basilica per dare l’ultimo saluto a colui che influenzerà compositori come Muffat, Froberger, Kerll, Pachelbel e Buxtehude, colui che viene considerato come uno dei più grandi geni della storia della musica:Johann Sebastian Bach. Il Festival ha visto il susseguirsi, nei suoi appuntamenti alcuni fra i più grandi interpreti Frescobaldiani e di musica barocca ed è divenuto uno degli appuntamenti musicali più attesi dagli appassionati di organo, cembalo e musica barocca organizzando una masterclass di clavicembalo tenuta da Enrico Baiano.

8 Locadina de concerto L’Armonico certame

Nel corso delle diverse edizioni, le manifestazioni organizzate dall’Associazione hanno avuto l’onore di ospitare musicisti di prima grandezza sulla scena internazionale: i clavicembalisti Pierre Hantaï e Gustav Leonhardt, Rinaldo Alessandrini, Enrico Baiano, Francesco Cera, Emilia Fadini; i violinisti Lorenzo Colitto, Marco Fornaciari e Marco Serino; i flautisti Stefano Bagliano, Celestino Dionisi, Marcello Gatti e Marco Scorticati; l’oboista Thomas Indermühle; i violoncellisti Giovanna Barbati e Diego Roncalli; il clavicordista Michele Chiaramida.

Vi ricordo i prossimi appuntamenti con la musica dell’Architasto:

Domenica 21 novembre, ore 18,30, Teatro Villa Torlonia

Armonico Certame: sfida musicale tra Handel e Scarlatti

Enrico Baiano, clavicembalo

Musiche di G. F. Handel (1685-1759) e D. Scarlatti (1685-1757)

Domenica 12 dicembre, ore 20.45, Basilica di San Vitale

Convidadndo esta la noche, Concerto di Natale

Maestro concertatore Evangelina Mascardi

Coro Polifonico Voci Sparse, direttore del coro Giacomo Cellucci

Musiche autori anonimi e popolari del ‘600 e ‘700 sud americani

INGRESSO A OFFERTA LIBERA

Info line dalle 11 alle 13 al 338 545 3353
info@larchitasto.org – www.larchitasto.org

Licia UGO RACOVAZ   Roma 14 nvembre 2021

Nota  n. 1 Il virginale viene chiamato così perché come vergine addolcisce con dolci e soavissimi suoni,  “virginale dictum quod uti virgo dulcorat mitibus et suavissimis vocibus”

Curriculum di Chiara Tiboni:

Chiara Tiboni, clavicembalista, è titolare della Cattedra di Clavicembalo e tastiere storiche e coordinatore del Dipartimento di Musica Antica presso il Conservatorio Statale di Musica “L. Refice” di Frosinone dove insegna dal 2012 e dove è attualmente membro del Consiglio Accademico e dell’Rsu. E’ il Presidente e Direttore artistico dell’ Associazione Musicale L’Architasto, con sede a Roma in Via Alessandria. L’intento, in particolare, è rivalutare gli antichi strumenti da tasto (clavicembalo, clavicordo, organo, fortepiano). Dal 2008 organizza il “Festival Internazionale de L’Architasto: il clavicembalo” cercando di rinnovare lo splendore che la tastiera aveva raggiunto a Roma nel diciassettesimo e diciottesimo secolo. Dal 2012 è anche Direttore artistico del Festival Frescobaldi che si svolge annualmente presso la Basilica dei SS. XII Apostoli in Roma giunto alla sesta edizione. Ha approfondito in modo particolare la conoscenza della teoria e della prassi esecutiva della musica antica sotto la guida del M° Kenneth Gilbert, con il quale ha studiato all’Accademia Chigiana di Siena e sempre sotto la sua guida presso la Hochschule für Musik “Mozarteum” di Salisburgo, conseguendo il diploma di virtuosismo nel 1990. Si è in seguito specializzata in basso continuo conseguendo un master in Maestro al Cembalo presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma con M° Federico Del Sordo.
Collabora come concertista solista in trasmissioni radiotelevisive ed effettua registrazioni ed incisioni per la RAI, per la quale incide nel 1991 musiche inedite per clavicembalo di Giovanni Maria Trabaci (1575-1647). Nel 2013, con la violoncellista e gambista Giovanna Barbati e il violinista Lorenzo Colitto fonda l’ Ensemble MuSiqua. Questo Ensemble nasce dall’incontro di affermati musicisti che da anni collaborano come prime parti con le orchestre barocche più importanti in Europa. Hanno collaborato con l’ ensemble alcuni tra i migliori interpreti della musica antica tra i quali il soprano Gemma Bertagnolli e il baritono Furio Zanasi.