I Ricordi degli Amici del “Centro Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma”.

di Marcello FAGIOLO (con gli amici del Centro Studi)

Cari amici del Centro di Studi,

sono insieme a voi per un ultimo saluto al nostro Presidente Emerito, Paolo Portoghesi, vero Creator Spiritus* che sempre resterà nei cuori di chi l’ha conosciuto. Mi permetto di ricordare soltanto che in quest’ultimo anno ho potuto rendere omaggio alla sua Casa Incantata su “About Art online”. ( CFr  https://www.aboutartonline.com/paolo-e-giovanna-portoghesi-la-poesia-dellabitare-un-libro-che-e-messaggio-profetico-di-architettura-e-natura-di-bellezza-e-sapienza/)

Con malinconia infinita

Marcello Fagiolo

*Veni, Creator Spiritus: ieri, giorno di Pentecoste,

echeggiavano i versi dell’inno liturgico. Eccone alcuni:

Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
[…] irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore…

All’annuncio hanno subito risposto così, brevemente, alcuni nostri amici.

Caro Marcello, lascia veramente un vuoto incolmabile Paolo, un altro grande ci ha lasciato. Ne sono tristissima

Maria Grazia Bernardini

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Caro Marcello, grazie per aver condiviso la tua lettura sulla casa di Calcata. Ricordo il suo bellissimo zoo, una kircheriana Arca di Noè, e il suo animale preferito che se non ricordo male era un asino. L’ho frequentato pochissimo, ma Sandro Tagliolini me ne parlava talmente spesso che è in qualche modo entrato anche nella mia vita. Mi sarebbe piaciuto che avesse visto la nostra Mostra a Palazzo Barberini. La vedrà da un punto di vista per noi inaccessibile…

Filippo Camerota

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Carissimo, ho appreso ieri la notizia e sono addolorato. È un momento triste. Portoghesi è stato un architetto che ha saputo rappresentare i momenti più alti della cultura contemporanea di questa disciplina…

Massimiliano Campi

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Caro Marcello, nel mio piccolo mondo, perdo un maestro sui cui testi ho studiato e ancora imparo; ma so che tu perdi un amico e un collega cui ti legano anni di vita e per questo ti sono sinceramente vicino. Il regalo che mi hai fatto onorandomi della prefazione a doppio nome alla mia monografia sul Raggi acquista ora un’aura un po’ differente, si vela in parte di tristezza ma forse ancora più cristallizza una gioia che ha segnato un momento per me così importante; così pure per la possibilità che ne è derivata di ringraziare anche solo fugacemente quello che tu giustamente chiami il Creator Spiritus e comunicargli tutto il mio debito e la mia infinita stima

Jacopo Curzietti

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Ho appreso la scomparsa di Paolo Portoghesi. Cade un pilastro della cultura, mentre si spenge un faro per i navigatori che credono ancora nella bellezza, nelle sue forme architettoniche e in tutte quelle parole ricercate con cui rendere familiare l’arte, sovvertendo la sua natura capricciosa e spesso contorta. La Terra perde un grande UOMO, un PROFESSORE e un GENIO dal valore inestimabile

Elisa Favilli

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Caro Marcello, questa è davvero una giornata triste. Sono sempre venuto di rado a Roma, e anche negli ultimi anni quando le occasioni burocratiche erano più frequenti, mi son sempre lasciato fagocitare dai soli compiti istituzionali. Credevo però inconsciamente che tutto restasse sempre fermo, anche le persone, e che ci sarebbe stato il giorno in cui le cose sarebbero cambiate. Tu sei stato molto più vicino di me a Paolo e sicuramente senti tutto questo maggiormente e in modo diverso…

Alberto Grimoldi

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Caro Marcello, mi unisco alla tua tristezza. Con i suoi scritti Portoghesi mi ha insegnato a capire che il piacere della conoscenza non è un gioco, ma una pratica che può anche portare gioia…

Riccardo Lattuada

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Carissimo Marcello, mi associo al grande dispiacere per la scomparsa di Paolo Portoghesi, un faro per chi ama l’architettura e la cultura barocca!

Francesco Petrucci

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Caro Marcello, malinconia infinita, vero… Resterà indimenticabile anche per me… Un privilegio averlo incontrato, negli anni ’80 come studente e in seguito intorno a Brasini… Indimenticabile anche la sua voce, il timbro, il ritmo pacato, l’esatta precisione delle parole nei suoi discorsi sempre densi e sorprendenti…

Elisabetta Procida