Aperta a Bologna la nuova edizione di #wunderkammer il museo delle meraviglie (fino all’11 giugno).

di Beatrice BUSCAROLI

A. Crescimbeni – Ritratto di Padre G.B. Martini, Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica

Padre Giovanni Battista Martini incredibile figura del ‘700 italiano, e non solo, è uno tra i protagonisti della rassegna di narrazioni musicali, visite guidate e concerti messi in atto dal Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna in collaborazione con Bologna Città della Musica UNESCO. Padre francescano, compositore, teorico e storico della musica, compositore, ebbe l’idea di formare un’iconoteca coi volti di tutti i musicisti conosciuti, dagli albori ai tempi suoi.

Personaggio illuminato, esperto del “contrappunto osservato”, materia di cui ebbe una conoscenza tale, che perfino il giovane Mozart, per diventare maestro di cappella, dovette sottoporsi all’esame con lui.

La sua raccolta di immagini di musicisti, e la relativa biblioteca, sono un “unicum” nel panorama del collezionismo europeo. Vi comparve Charles Burney, col celebre ritratto firmato addirittura da Joshua Reynolds, e il Farinelli di Corrado Giaquinto, un giovane Mozart, che il babbo Leopold considerava mediocre, essendo eseguito da un “pittore locale”.

La sua collezione e la sua biblioteca sono in parte passate dal Conservatorio che porta il suo nome al Museo internazionale e biblioteca della Musica di Bologna.

Una ricca rassegna organizzata dagli esperti di Athena Musica, riapre i cassetti dei suoi tesori, dedicando una nutrita serie di concerti, “attraverso le storie di uno strumento, di uno spartito, alla musica vista ‘da dentro’ “ per riavvivare la collezione di questo unico geniale protagonista della storia della musica.

I concerti, organizzati da Insolita – la musica che non ti aspetti, danno vita  a una sorta di viaggio musicale in Italia, attraverso le città che furono capitali della musica ne secoli.

Si comincia dalla Firenze medievale di Dante, fino alle sconosciute vicende dell’Appenino, dove musica colta si unisce alla tradizione popolare, per giungere all’Urbino del Quattrocento, in cui il duca di Montefeltro inaugurò il modello del principe rinascimentale, e finire con la Venezia, del Cinquecento, luogo eletto di culture diverse.

La straordinaria rassegna, dove ogni concerto è preceduto dalla presentazione di un manoscritto, di una lettera, di un codice appartenuti alla Biblioteca di Martini, passa da Johann Sebastian Bach alle musiche dei monasteri femminili antichi, ad Arcangelo Corelli, Antonio Vivaldi e Paganini.

La collezione, infatti, venne proseguita dai successori del celebre francescano che cambiò le sorti musicali della città.

La rassegna, appena iniziata, continuerà in autunno, proseguendo questa ricerca che unisce la storia antica all’ interpretazione di pezzi altrimenti sconosciuti. Innumerevoli sono gli incontri: per questo si consiglia di visitare il sito:  http://www.museibologna.it/musica.

Beatrice BUSCAROLI  Bologna 13 Marzo 2022