Al teatro Tor di Nona di Roma la premiazione della 1^ edizione del Premio Nazionale di poesia e narrativa “Nina Maroccolo”.

di Licia UGO RACOVAZ

Emozioni e commozioni, un premio letterario in ricordo di “Ninetta”, scomparsa prematuramente poco più di un anno fa.

Noi perseguiamo ciò che per gli altri è insignificante” Cit. inedito Nina Maroccolo

A breve uscirà per l’editore Pagine l’antologia con tutti i testi vincitori e segnalati al Premio.

Ci sono periodi in cui c’è necessità, urgenza vorrei dire, se questa parola non portasse con sé ben altre sfumature di significato, di istituire un nuovo Premio nazionale di poesia e narrativa e questo momento emerge quando scompare un’artista che ha lasciato il segno, sia nel cuore di chi l’ha conosciuta che nel campo artistico. Stiamo parlando di Nina Maroccolo (Massa 1966- Roma 2023), e della sua prematura scomparsa, avvenuta l’anno scorso.

Foto 1.1 Nina Maroccolo in ME DEA
FOTO 1. PLINIO PERILLI

Foto Locandina

Abbiamo sentito il promotore e instancabile organizzatore, Plinio Perilli, poeta,  critico letterario e compagno di vita di Ninetta, che ci ha detto a proposito della cerimonia di premiazione:

“È stato tutto bello, intenso, giusto, commovente; semplice e vero. Proprio come avrebbe amato la nostra Nina.”
FOTO 3 La Giuria- Anna Mara Curci, Marzia Spinelli, Teresa Coratella,Plinio Perilli,Mauro Colaiacomo PAGINE, Sabino Caronia.

Plinio Perilli ha continuato ringraziando tutte le persone che hanno contribuito a rendere possibile questa prima edizione del Premio Nina Maroccolo:

Grazie all’Editore PAGINE (Letizia e Luciano Lucarini), che ha subito aderito all’iniziativa, l’ha elogiata e sponsorizzata – e darà presto alle stampe l’antologia con tutti i testi vincitori o segnalati al Premio. Grazie alla gentile signora Patrizia Consorte, che ha raccolto tutti i testi del concorso.”
FOTO 4 Plinio Perilli con Luciano Lucarini Pagine Editore

Questo premio nasce, come ci ha ricordato Luciano Lucarini della casa editrice Pagine, in onore e ricordo della mai dimenticata poeta e scrittrice fiorentina, romana d’adozione, performer e artista visiva d’avanguardia.

“Nina era un’artista legata ai temi della natura offesa, ai temi dell’ambiente e dell’ecosistema mondiale, e affrontava le emergenze ambientali, gli incendi ad esempio, che prefiguravano la catastrofe. La sua era un’arte intrisa di denuncia civile, voleva evitare che il collasso della natura arrivasse alle sue estreme conseguenze, al collasso cosmico. Era una vera poetessa.”

Sono emozioni e commozioni, quelle che il pubblico tutto, riunito al Teatro Tor di Nona di Roma ha provato nel corso della cerimonia di Premiazione della prima edizione del Premio, avvenuta mercoledì 28 febbraio u.s.

FOTO 12 Anna Maria Curci Giuria

Abbiamo chiesto a Plinio Perilli un ricordo personalissimo della rivoluzione artistica di Nina Maroccolo: “Nina Maroccolo si trovò in qualche modo a sfiorare il sacro della Grande Madre Terra, in uno spazio -tempo che travalica i suoi stessi confini. L’arte per lei era libertà e incatenamento, l’artista conosce l’armonia del contrasto, il quotidiano e il sacro, avviluppo e separazione.”

E ricordando uno fra gli ultimi lavori di Nina Maroccolo Plinio Perilli ha sottolineato che “La doppia vita di Kore” – cortometraggio d’arte e poesia di Maria Antonietta Mariani che dedica a Nina e altre artiste la sua attenzione – è finalista al Festival del cinema Internazionale Capri/Hollywood, che ogni anno anima l’isola nel Golfo di Napoli.

12.1 Marco Palladini Giuria
12.2 Giuria

https://www.alphafilm.it/la-doppia-vita-di-kore-cortometraggio-documentario/

Voglio aggiungere infine due frasi dall’ultimo scritto inedito di Nina, che leggerò ora io, ma che Maria Inversi  ha letto con grande partecipazione durante la premiazione.

Cito alcune sue parti:

“La Bellezza è un valore, una sintesi ideale, e reale al contempo, che in noi accade e solo dopo si apre al mondo: come atto d’amore, come dono che non pretende nulla in cambio. E non è mercificabile, se poniamo questa grande ricchezza di fronte a una contemporaneità, che non si accorge del precipizio, di una vertigine pericolosa dalla quale è difficile riemergere. E’ proprio vero: NOI PERSEGUIAMO CIO’ CHE PER GLI ALTRI E’ INSIGNIFICANTE. Ed è questo, a mio avviso, il timore, la fragilità e la ragione di una indifferenza comoda che auto esilia l’essere umano nella propria interiorità fossile. Qui interveniamo noi, proponendo attraverso l’operato artistico una via, una possibilità, una scelta: tra la nudità della Bellezza o il restare fedeli a quell’archeologia esistenziale che non promette cambiamenti”. Cit. inedito Nina Maroccolo

 

 

12.3 Marzia Spinelli Giuria
Foto 13 Plinio Perilli con Sabino Caronia – Giuria

Plinio Perilli ha aggiunto: “Un grazie speciale va alla bella giuria, che ha svolto insieme a me un lavoro complesso e delicato nello scegliere i testi più meritevoliSabino Caronia, Teresa Coratella, Anna Maria Curci, Marco Palladini, Marzia Spinelli, Daniela Stoyanova (Lei aveva bronchite e febbre alta, non è riuscita a venire mercoledì).

FOTO 5 Plinio Perilli, Mauro Colaiacomo con Enea Roversi 1° Premio Poesia
FOTO-6 Mauro Colaiacomo e Alba Toni 2°premio Poesia.
FOTO 7 Plinio Perilli con Gian Piero Stefanoni 3°Premio Poesia

Grazie a Mauro Colaiacomo e Sandra Greco che hanno collaborato alla bella serata del Teatro Tordinona. Grazie a Pietro Ragnisco che ha ripreso con la sua abile telecamera tutta la serata. Grazie a tutti i vincitori: per la SEZIONE POESIA Enea Roversi, Alba Toni, Gian Piero Stefanoni.

FOTO-8 Tiziana Colusso 1° Premio Racconto
FOTO 9 Licia Ugo 2° Premio Racconto
FOTO-10 Plinio Perilli e Elisabetta Biondi della Sdriscia 3° Premio-Racconto
FOTO-11 Plinio Perilli con Lucio Macchia. Menzione Speciale-Racconto

Ha ricordato i vincitori per la SEZIONE RACCONTO Tiziana Colusso, Licia Ugo, Elisabetta Biondi della Sdriscia, e i segnalati speciali Peppe Denaro e Lucio Macchia.

Voglio ringraziare, ha concluso Perilli,  Marco Palladini che ha animato e restituito da par suo brani di Peppe Denaro e Raffaele Ciminelli; a Marzia Spinelli che ha intonato caramente le liriche di Doris Emilia Bragagnini, Maddalena Pezzotti e Anna Maria Salsano; a Rossana Coratella che ha interpretato con piglio empatico le poesie di Patrizia Chianese e Monica Baldini“.
Foto 14 Paolo Carlucci
FOTO 15 Laura Pezzola
FOTO 16 Tiziana Marini
FOTO 17 Plinio Perilli e-Asupta Gabriella Greco.
FOTO 18 Valentina Riposati
FOTO 19 Plinio Perilli con Monica Martinelli
FOTO 20 Paola Cordeschi
FOTO 21 Grazia Distefano
FOTO 22 Plinio Perilli con Rossana Pucci Coratella

Grazie ai finalisti che hanno letto con schietto fervore! Grazie a tutti i partecipanti e gli intervenuti. In particolare, per il loro affetto e la fedeltà amicale e poetica, ad Anita Napolitano (che mi ha perfino aiutato ad attaccare i manifesti, le locandine), e a Angelo Di Florio, che nonostante la sua disabilità è stato il primo a venire, perfino a scendere dalla sua carrozzella, e a camminare a piedi per non pochi gradini, con grande sforzo, pur di esserci, con la sua intelligenza e il suo cuore.

FOTO 23 NINA MAROCCOLO

E noi, che eravamo presenti, possiamo concludere con una riflessione: il pensiero è capace di sorvolare la caducità delle cose e degli esseri umani, e dobbiamo ricordare che gli echi e i rimandi di questa Premiazione sono veramente infiniti e cari.

Ricordiamo NINA MAROCCOLO, (Massa 1966- Roma 2023) artista visiva, poeta e scrittrice, performer teatrale, che portò avanti una ricerca legata alla simbologia e alla metamorfosi stessa dell’universo Natura. Scomparsa poco più di un anno fa, ricordiamo alcune tappe significative del suo percorso artistico. Dopo aver studiato Decorazione pittorica e fotografia d’arte all’Accademia di Belle Arti di Firenze lavorò nell’ambito del Restauro su Carta a Palazzo Spinelli; apprese l’arte dell’intaglio e dell’intarsio su legno tenero presso le botteghe degli artigiani fiorentini.

È stata mezzo soprano nel coro a otto voci della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, per la direzione del M° Don Luigi Sessa. Fu parte dell’etichetta discografica indipendente CPI, della City Lights Italia, consorella europea della storica City Lights fondata da Ferlinghetti a San Francisco.

Fu membro fondatore del gruppo artistico-sperimentale ATEM, dieci anni fra parola, musica e performances dal vivo. Tra le sue pièces teatrali, interpretate e cantate, ricordiamo almeno l’estemporanea Partitura per ferro e terra dedicata all’opera dello scultore Jaume Plensa, Teatro Limonaia (Firenze 2002). Annelies Marie Frank (dal suo libro omonimo), Teatro Vascello (Roma 2005).

Nastro – Omaggio a Giacomo Manzù (Salone del Libro, Auditorium DM, Torino 2012), cortometraggio per voci recitanti, Stefano Amorese e Nina Maroccolo, elettronica, corto/videoarte. Regia di István Horkay, musica del M° Daniele Venturi.

ME DEA, testo e regia di Marco Palladini. Con Nina Maroccolo e Giulia Perroni (Teatro Aleph, Roma 2014). Al suo esordio cinematografico come protagonista del film d’arte LA SESTA VOCALE. Regia di Iolanda La Carrubba, colonna sonora di Gianni Maroccolo: opera finalista al “Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2013” nella rassegna Director Lounge DL9.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Il carro di sonagli (City Lights Italia 1999), Annelies Marie Frank (Empirìa 2004), teatro, con una lettera di Alda Merini. Illacrimata (Tracce 2011), poemetti, prefazione di Paolo Lagazzi. Animamadre (Tracce 2012), romanzo, prefazione di Fabio Pierangeli. Malestremo – Sedici viaggi nell’Altrove (Tracce 2013), racconti, prefazione di Marco Palladini.

Licia UGO RACOVAZ  Roma 3 Marzo 2024