Un particolare della Madonna col Bambino del 1642 svela l’intero libro di litanie, l’ “Officium Beatae Mariae Virginis” (fino all’11 febbraio).

redazione

Alla scoperta del particolare della Madonna col Bambino del 1642: un calligramma da leggersi con il microscopio riproduce l’intero libro di litanie, l’Officium Beatae Mariae Virginis

L’opera è visitabile nella mostra “La Città del Sole: arte barocca e pensiero scientifico nella Roma di Urbano VIII” a Palazzo Barberini è aperta fino all’11 febbraio

Lunedì 29 gennaio, presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica, si è tenuto un evento speciale nell’ambito della mostra La Città del Sole: arte barocca e pensiero scientifico nella Roma di Urbano VIII – visitabile a Palazzo Barberini fino al prossimo 11 febbraio – dedicato a un’opera esposta in mostra che merita particolare attenzione: la Madonna col Bambino firmata “Ignatius Moli[…]” (1642), appartenente alla Collezione Diego Costantini.

Si tratta dell’unica applicazione nota del microscopio di Galileo alla realizzazione di un’opera artistico-letteraria: un’autentica curiosità barocca. La Madonna col Bambino dipinta a gouache su pergamena replica una composizione di Pietro da Cortona oggi conservata al Louvre: la Vergine col Bambino e Santa Martina dipinta negli anni ‘40 del Seicento e probabilmente donata dal cardinale Antonio Barberini.

L’eccezionale particolarità dell’opera è che si tratta di un calligramma da leggersi con il microscopio, così come indica l’iscrizione che incornicia l’immagine. L’intera superficie del dipinto è attraversata da sottilissime linee orizzontali appena visibili a occhio nudo, ma ben identificabili con una lente come righe di una scrittura microscopica che riproduce un intero libro di litanie: l’Officium Beatae Mariae Virginis, diffusissimo testo liturgico riformato da papa Urbano VIII nel 1631.

Nel corso della dimostrazione – introdotta da Filippo Camerota, Direttore Scientifico del Museo Galileo e curatore della mostra, e da Michele Di Monte, Funzionario Storico dell’Arte presso le Gallerie Nazionali – grazie a un microscopio digitale collegato a un proiettore è stato possibile vedere le scritte fortemente ingrandite su una parete della sala espositiva.

Alla dimostrazione ha assistito Francesco Gilioli, Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura, oltre al Direttore delle Gallerie Nazionali Thomas C. Salomon.

Roma 4Febbraio 2024