Tra Niente ed Infinito, la inquietante ‘bellezza’ dello ZERO.

di Franco LUCCICHENTI

Hermann Weyl  (1885 – 1955) nel 51 scriveva:

“Senza i concetti,i metodi e i risultati sviluppati da precedenti generazioni fin  dalla antica Grecia, non è possibile capire gli scopi e le conquiste della matematica moderna.”

La matematica è lo strumento cardine per analizzare le cose che abitano il mondo e come si dispongono nello spazio e nel tempo.

Riprendo alcuni argomenti affrontati tempo fa su About Art. I numeri naturali indicati col simbolo N sono tutti e solo i numeri ottenuti aggiungendo di volta in volta una unità partendo da zero (0.1.2.3.4……)

Ho qualche dubbio sul limite della definizione riguardo lo ZERO ( fig.1).

fig. 1
fig. 2

Partiamo dalla forma:un ovale, un cerchio, un tondo possono rappresentare in matematica lo zero. Gli altri numeri sembrano nella forma meno significativi  tranne l’8 che orizzontale è il simbolo dell’infinito. Alcuni grandi artisti hanno rappresentato lo zero in importanti dipinti ad esempio: Jasper Johns ” lo zero il volto del nulla” ( fig. 2).

Lo zero come numero fa la sua comparsa in India nel VI secolo. I pensatori indiani avevano dimestichezza coi concetti del niente e del tutto.

La sua FORMA circolare è un insieme  di punti dei quali ognuno può essere il principio e/o la fine appunto della forma dello zero. Inizio e fine si sostanziano nel simbolo che sembra obbedire ad un inquietante principio di indeterminazione.

Messo davanti a qualsiasi numero, 0,…. tende a fargli perdere  significato, posizionato dopo ne decuplica il valore. Al denominatore di una frazione N/0  per qualsiasi valore di N fa tendere la frazione all’infinito (fig. 3) . Lo zero posto al numeratore 0/N per qualsiasi valore di N il risultato è ZERO.

fig. 3

Lo zero ha una circonferenza che, come tale è illimitata ma finita, un vuoto interno e un valore matematico dal nulla a infinito a seconda di come lo relazioni con gli altri numeri. Lo strumento matematico sembra simbolo di una nascosta magia. La magia che la MENTE usa per strutturare la vita dell’uomo. Il NIENTE (fig.  4) e l’infinito sono racchiusi e si sostanziano in questo semplice SEGNO.

fig. 4

Mi torna in mente un mio antico pensiero che portava a quella che chiamo da agnostico equazione teofanica : c (N/0 x 0/N) = dio.  C è la costante teofanica da definire.

Franco LUCCICHENTI  Roma  8 Ottobre 2023