Toiletpaper & Martin Parr. Artisti, fotografi e visitatori nel verde labirinto di Villa Medici

di Giulio de MARTINO

Una formidabile mostra all’aperto.

Nel giardino di Villa Medici –  l’Accademia di Francia a Roma sulla collina del Pincio – con il suo labirinto di alberi, siepi, statue, fontane. Il giardino diventa galleria d’arte. Nel momento delle riaperture museali, il «fuori» (il giardino) diventa il «dentro» (il museo). Le foto e le installazioni diventano immagini di oggetti «esterni» portati «dentro» dall’arte.

Parliamo della mostra “VillaToilet MartinMedici PaperParr” che riunisce il fotografo britannico Martin Parr e i due ideatori del magazine di immagini TOILETPAPER: Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. Già il titolo della mostra è un invito all’arte: parole-valigia, calembour, nomi che mescolano il luogo e le opere.

Fig. 1 La provvista quotidiana © ToiletPaper Magazine

TOILETPAPER è un magazine fondato nel 2010 da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari con la direzione artistica di Micol Talso. È una pura rivista di immagini che cancella il confine fra la fotografia e l’opera d’arte. Le foto pubblicate nella rivista si rivolgono a una varietà di prodotti e media, esplorando le molteplici possibilità che le immagini – diventate meta-immagini (immagini di immagini, immagini-flusso) – possono offrire.

Fig. 2 Noi due per sempre © Martin Parr/ Magnum Photos

L’autore delle immagini realistiche è MARTIN PARR (Epsom, 23 maggio 1952) un fotoreporter britannico che ha lavorato per l’agenzia Magnum Photos e che, dal 2004 al 2012 è stato docente all’Università del Galles.

Fig. 3 Foto per sdraio © ToiletPaper Magazine

Le sue foto si connotano per l’effetto umoristico, per la mescolanza paradossale dei contrari, per la desemantizzazione della foto di reportage. Le immagini di grafica e di fotomontaggio sono di TOILETPAPER. La produzione di una lingua iconica globalizzata e contraddittoria avvicina il lavoro di Cattelan e Ferrari al lavoro di Pvarr.

Il labirinto espositivo – disseminato nei quadranti del giardino rinascimentale di Villa Medici – consiste nell’installazione di oltre quaranta fotografie. Il formato è quello dei cartelloni pubblicitari. I supporti sono i più vari. Non c’è il confortevole muro bianco su cui posano le opere nei musei. Ci sono prati, siepi, cielo e, lontana, la Villa. C’è spazio per muoversi errando in autonomia e in-seguendo l’allestimento progettato da Alice Grègoire e Clèmènt Pèrissè architetti e borsisti dell’Accademia di Francia a Roma.

Fig. 4 La bocca della verità © ToiletPaper Magazine

Il tema della poliedrica mostra è l’inganno celato nella configurazione attuale degli oggetti. Oggetti che scorrono dentro un flusso di immagini. Siamo circondati, sempre di più da oggetti/immagine, da oggetti parlanti che stimolano sensi e pensieri imbarazzanti. Prodotti e cose che si attivano e ci impongono le regole del consumo e del comportamento. La mostra mette in scena l’impazzimento di cose che danno istruzioni e provocano lo sbandamento del visitatore che cerca di orientarsi. Ma l’unico orientamento possibile è il cartello su cui è scritto “Uscita”.

Fig. 5 Occhiali per non vedere © ToiletPaper Magazine

L’inganno semiologico è nell’effetto «trompe-l’œil» delle immagini. Ma non siamo più nel contesto del barocco. Non si tratta di mostrare vivo ciò che è morto oppure aperto ciò che è, invece, chiuso. L’effetto è di mostrare al visitatore che è impotente, circondato da segni che gli dicono una cosa insieme al suo contrario. Non esiste uno spazio attivo per lui nel gioco del mondo. Il mondo è ora fatto di cose che replicano altre cose e lo spazio dell’umano è stato occupato da qualcos’altro che umano non è. Il rischio di smarrirsi è forte: il tasso di giocosità e di illusionismo è alto. È la cifra di Maurizio Cattelan, di Pierpaolo Ferrari, di Martin Parr.

Fig. 6 L’occhio del pavone © ToiletPaper Magazine

In uno dei quadranti si aggirano due pavoni. Sono anche loro dei «visitatori». Visitatori ben strani: non vedono nulla. Sono lì per farsi vedere. Introducono un significante sdrucciolo, mobile, casuale. L’occhio del pavone è l’occhio del visitatore che ha davanti a sé «opere/selfie» che si guardano da sole. Al massimo può inventare il titolo, dare un nome a immagini senza nome. Come abbiamo fatto noi.

Fig. 7 Dentifricio alla crema © ToiletPaper Magazine

Giulio de MARTINO  Roma 4 luglio 2021

La mostra

“VillaToilet MartinMedici PaperParr”

Martin Parr, Maurizio Cattelan, Pierpaolo Ferrari

2 luglio – 31 ottobre 2021

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Viale della Trinità dei Monti 1; direzione artistica di Sam Stourdzè e di Cookies (Alice Grégoire e Clément Périssé, borsisti di Villa Medici).

Il Catalogo

ToiletMartin PaperParr
Martin Parr, Maurizio Cattelan, Pierpaolo Ferrari
Pubblicato da Damiani 28 x 36 cm, cartonato 192 pagine, 120 illustrazioni a colori, Marzo 2020