Restaurate due sculture delle Collezioni comunali d’arte di Bologna attribuite a Canova. La presentazione il 4 aprile alle ore 15.00 nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio.

redazione

Musei Civici d’Arte Antica del Settore Musei Civici Bologna presentano al pubblico i restauri di due importanti sculture attribuite ad Antonio Canova conservate alle Collezioni Comunali d’Arte, resi possibili grazie alla collaborazione scientifica con istituzioni e professionisti di eccellenza quali Opificio delle Pietre Dure, Museo Gypsotheca Antonio Canova, Politecnico di Milano – Dipartimento di Design e Laboratorio di Restauro Ottorino Nonfarmale.
Si tratta dell’Apollino, capolavoro della fase giovanile dell’artista, scolpito nel 1797 – di cui si erano perse le tracce dal 1839 e riscoperto nel 2013 da Antonella Mampieri, storica dell’arte dei Musei Civici d’Arte Antica di Bologna, all’interno delle stesse Collezioni Comunali d’Arte dove la statua in marmo è in realtà sempre stata esposta ma riferita allo scultore Cincinnato Baruzzi, allievo del grande maestro – e di una Testa di vecchio, storicamente attribuita alla produzione canoviana come unica opera in terracotta, databile tra il 1820 e 1830, opera discussa e di controversa attribuzione.
L’incontro si svolge giovedì 4 aprile 2024 alle ore 15.00 nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, in Piazza Maggiore 6 a Bologna, con ingresso gratuito.

Sarà possibile seguire la presentazione in diretta streaming sul canale YouTube Storia e Memoria di Bologna www.youtube.com/@storiamemoriabologna.

Il contesto del restauro

Il progetto per i restauri delle due opere nasce dalla ricorrenza del bicentenario della morte di Antonio Canova (Possagno, 1757 – Venezia, 1822), celebrata con una ricca programmazione di attività orientata alla tutela, valorizzazione e conservazione dell’opera del maggiore scultore italiano dell’Ottocento.
Nel 2022 l’Apollino è stato esposto per la prima volta al pubblico nella sua rinnovata bellezza nella mostra Canova e il potereLa collezione Giovanni Battista Sommariva, ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Moira Mascotto ed Elena Catra al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (TV), che ha inteso ricostruire le prestigiose relazioni dell’artista con i massimi esponenti del panorama politico e culturale della sua epoca. Prima dell’esposizione la statua è stata restaurata presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, grazie alla generosità della Fondazione Canova, e dopo essere stato oggetto di un progetto di digitalizzazione in 3D eseguito con tecnologie di nuova generazione dal Politecnico di Milano.
Il Comune di Bologna ha aderito alle celebrazioni del bicentenario finanziando il restauro della Testa di vecchio, rara terracotta patinata tradizionalmente attribuita a Canova. L’intervento, condotto da Giovanni Giannelli del Laboratorio di Restauro Ottorino Nonfarmale, ha recuperato a una migliore leggibilità l’opera, che torna così alla fruizione del pubblico e all’attenzione degli storici dell’arte, libera da colorazioni incoerenti e da restauri inadeguati, offrendosi a una nuova valutazione critica.
Roma 3 Aprile 2024