No alla riesumazione delle spoglie di Raffaello. Pubblichiamo due note di insigni studiosi.

redazione

Riceviamo e volentieri pubblichiamo queste due note di insigni docenti e studiosi successive alla pubblicazione su About Art dell’articolo del Prof. Vitaliano Tiberia dal titolo Raffaello all’obitorio (cfr. https://www.aboutartonline.com/raffaello-allobitorio-nuove-considerazioni-sui-virtuosi-del-pantheon-e-sui-resti-del-grande-urbinate/) molto critico circa l’opportunità di sottoporre ad analisi le spoglie del genio urbinate allo scopo di scoprirne le cause della morte. Come sempre la nostra rivista è aperta al contributo di quanti ancora volessero intervenire in proposito o aderire alla presa di posizione espressa nello scritto che segue.

 Nell’ultimo numero  della rivista on line  About Art ( Roma,12/12/ 2021) è apparso un intervento dello storico dell’arte Vitaliano Tiberia intitolato Raffaello all’obitorio. L’autore spiega con argomentazioni articolate e approfondite perché si debba dire di “no” al progetto di riaprire nel Pantheon il prezioso sarcofago che contiene le spoglie mortali dell’artista, nel tentativo di conoscere le cause della sua morte. Ricordiamo che Tiberia di questo tema si è a lungo occupato; Presidente dal 1995 al 2016 della Pontificia Accademia dei Virtuosi del Pantheon, ha voluto il volume di Anna Lisa Genovese La tomba del divino Raffaello (Gangemi 2015).

Apprezzando la chiarezza dell’esposizione dell’articolo e la competenza scientifica, condividiamo il dissenso nei confronti del progetto di riapertura del sepolcro e facciamo nostre le argomentazioni espresse dall’autore dell’articolo.

Maria Giulia Barberini, Daniela Candilio, Angiola Canevari, Marcello Fagiolo, Idalberto Fei, Giulia Fusconi, Kristina Herrmann Fiore, Maria Luisa Madonna.

IN DIFESA DI RAFFAELLO

 

Egregio Direttore,

desideriamo esprimere il nostro pieno consenso all’articolo di Vitaliano Tiberia su “About Art on line” sull’intangibilità del sepolcro di Raffaello nel Pantheon costituito di un sarcofago archeologico contenente un deposito di piombo con all’interno la cassa di legno con i resti dell’Urbinate, con  sigilli pontifici del 1833. L’articolo, fondato su dati scientifici provenienti dall’archivio storico dei Virtuosi al Pantheon, da Tiberia stesso già pubblicati, ci fa sottolineare soprattutto l’inutilità e l’aleatorietà di manomettere i resti dell’Urbinate per cercare di stabilirne l’eventuale avvelenamento, per altro non attestato dalle fonti storiche ben note (soprattutto Giorgio Vasari), né da nuovi dati archivistici. Vogliamo anche noi ricordare che l’attuale normativa di tutela delle opere d’arte e d’archeologia non consente l’uso improprio di monumenti antichi, come è appunto il sepolcro di Raffaello, per soddisfare curiosità accessorie, che nulla aggiungerebbero dal punto di vista critico alla grandezza di Raffaello.

Cordiali saluti.

Giovan Battista Fidanza, Professore Ordinario di Storia dell’Arte Moderna Università di Roma Tor Vergata.

Claretta Carotenuto Amarisse, Maestra d’arte drammatica.

 Anna Lisa Genovese, Storica dell’Arte.

Laura Gigli, Storica dell’Arte.

Antonella Pampalone, Storica dell’Arte.

Stefania Pasti, Storica dell’Arte.

Ignazio Di Bella, Restauratore di materiali lapidei e di metalli.

Rita Fagiolo, Restauratrice di dipinti.

Tommaso Scalesse, Storico dell’Architettura.

Giuseppe Simonetta, Storico dell’Architettura