Modelle e Muse: il ‘caso’ delle donne di Anticoli Corrado nel Primo Novecento (dal 15 ottobre al 15 dicembre)

redazione

CIVICO MUSEO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI ANTICOLI CORRADO – FONDAZIONE FAUSTO PIRANDELLO (Piazza Santa Vittoria, 2 – Anticoli Corrado (Roma)

LE MUSE DI ANTICOLI CORRADO. Ritratti e storie di modelle anticolane da De Carolis a Pirandello. Con un’installazione di Fabrizio Pompili

a cura di Manuel Carrera con la collaborazione della Fondazione Fausto Pirandello

Pasquarosa, Candida, Margherita, Pompilia e le altre: ad Anticoli Corrado una mostra sulle top model dei primi del ‘900.  

Ogni epoca ha le sue muse, Pasquarosa, Candida, Margherita e Pompilia sono state quelle dei primi decenni del ’900: top model di rilevanza internazionale, incarnazione dell’ideale di fascino e bellezza del loro tempo esattamente come, qualche decennio dopo, Twiggy e Shrimp o, verso il volgere del secolo, Naomi, Claudia e Linda. A differenza di queste ultime, le muse dai dolci nomi italiani non posavano per i fotografi di moda ma per gli artisti, pittori e scultori di ogni parte del mondo che facevano a gara per poterle ritrarre, amare e magari sposare. Curiosamente, il manipolo delle affascinanti ragazze proveniva dallo stesso territorio: tutte nate ad Anticoli Corrado, un minuscolo borgo di contadini alle porte di Roma. La loro avvenenza gli aveva regalato un mestiere, a quel mestiere esse si aggrapparono con professionale entusiasmo e dedizione per farne un fattore di riscatto economico, sociale e culturale. Le loro storie straordinarie sono raccontate da una mostra deliziosa, visibile sino all’8 dicembre presso il Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado: Le Muse di Anticoli Corrado. Ritratti e storie di modelle anticolane da De Carolis a Pirandello. Con un’installazione di Fabrizio Pompili”. Un’occasione speciale per vedere la rassegna sarà la visita – seguita da un rustico aperitivo anticolano – che il curatore, Manuel Carrera, offrirà al pubblico domenica 15 ottobre alle 11,30.

Il caso Anticoli

Le storie di Pasquarosa Marcelli, delle sei sorelle Toppi – Candida, Margherita, Angela, Augusta, Natalina e Marcella – di Lina Ciucci, Pompilia D’Aprile e Angela Colasanti sono avvincenti capitoli di un unico racconto, quello di Anticoli Corrado, il villaggio della campagna romana di cui, all’inizio dell’800, si invaghì un gruppo di pittori nordeuropei e che in breve divenne oggetto di un singolare fenomeno di transito di artisti e intellettuali provenienti da ogni parte del mondo. Tutti innamorati, non solo della bellezza del luogo, ma anche di quella dei suoi abitanti, pastori e contadini trasformati da una fortuita circostanza nei modelli più famosi d’Europa. La professione di modello e modella si rivelò per gli anticolani una cospicua risorsa economica e un’inaspettata occasione di emancipazione, soprattutto per le ragazze, che, d’inverno, quando gli artisti rientravano in città, presero l’abitudine di seguirli nei loro studi romani, conquistando mobilità e autonomia dalle famiglie.

La mostra

La mostra pensata per celebrare l’intensa, mai stereotipata bellezza delle muse di Anticoli è una galleria di ventisei ritratti femminili – dipinti, disegni e sculture – per lo più eseguiti da artisti che a quelle donne eccezionali si legarono in modo intimo e speciale, divenendone compagni di vita e mariti. Tre lavori di Fausto Pirandello, eseguiti tra il 1949 e il 1960, ci restituiscono il volto della moglie Pompilia D’Aprile; un’inedita matita di Adolfo De Carolis ritrae la moglie Lina Ciucci e commuove la presenza dell’ultimo ritratto di Candida Toppi, mai terminato dal marito Pietro Gaudenzi a causa della morte della modella, una vera diva, celebrata sin da bambina “per il carattere arabo della sua bellezza”. Non meno famosa di Candida era la sorella Margherita, raffigurata dal marito, lo scultore svizzero Paul Osswald, in un acquerello del 1917 per la prima volta in esposizione. Trasferitasi a Zurigo subito dopo il matrimonio, la bella modella bruna entrò con naturalezza nel più esclusivo milieu culturale della città, divenendo tra l’altro pittrice di rilievo non secondario. Nell’Ultima estate di Klingsor Herman Hesse si ispira a lei per creare il personaggio di Ersilia, la più nobile delle sabine.

Allestimento d’artista: l’installazione di Fabrizio Pompili

I visitatori della mostra sono accolti da un’installazione dedicata alla comunità femminile di Anticoli. L’opera è stata realizzata da Fabrizio Pompili, uno dei più originali esponenti della Fiber Art italiana. Si presenta come una variopinta rete-sipario che bisogna aggirare per avere una visione diretta dei ritratti ed è costituita da un intreccio di ventotto corde, rivestite di tessuti ricavati da capi di abbigliamento donati da altrettante donne del paese. La festosa ragnatela – cui l’autore ha attribuito il titolo di Abitata in dialoghi – è stata gettata attraverso il tempo per catturare la fitta trama di ricordi che le anticolane si tramandano di generazione in generazione e sottolineare – come ricorda Gabriele Simongini citando Octavio Paz – che “Fra tradizione e modernità vi è un ponte. Separate, le tradizioni si pietrificano e le modernità si volatilizzano: congiunte, l’una vivifica l’altra e l’altra le risponde donandole peso e gravità”.

Civico Museo di Anticoli Corrado, p.za Santa Vittoria, 2  Tel. 0774 936657

Biglietti 3 euro (ridotto 2) Sabato e Domenica h. 10- 18 – Marted’ – Venerdì 10 – 16. Lunedì chiuso

Uffico Stampa Scarlett Matassi 3450825223 info@scarlettmatassi.com