L’Arte “presente” a Treviso; alla Casa dei Carraresi opere di 23 artisti nel segno della luce e del colore

di Carla GUIDI

La concretezza dell’attualità resistente dell’arte

Con il titolo “Aspetti dell’arte presente” si è inaugurata a Treviso lo scorso 8 maggio, nella splendida sede della Casa dei Carraresi, una mostra collettiva, ideata, strutturata in realtà come l’unione di più personali e dedicate a 23 maestri contemporanei emergenti. La mostra è visibile fino al 27 maggio dalle 15:00 alle 20:00 e l’ingresso è gratuito.

Uno splendido catalogo a colori illustra il lavoro originale di questi artisti contemporanei che, testimoniando percorsi diversi, sono tutti consolidati da un lungo lavoro di ricerca personale, andando a concretizzare un progetto che vanta un importante Comitato d’Onore: Luca Zaia, Presidente Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, Assessore alla Cultura Regione del Veneto, Stefano Marcon, Presidente Provincia di Treviso, Loriana Emanuela Parchi, Consigliere alla Cultura Provincia di Treviso, Mario Conte, Sindaco Città di Treviso, Lavinia Colonna Preti, Assessore ai Beni Culturali e Turismo Città di Treviso, Gianpietro Cattai, Sindaco Comune di Mareno di Piave, Marta Fagaraz, Assessore alla Cultura, Comune di Mareno di Piave, Antonello Baseggio, Sindaco Comune di Ponzano Veneto, Monica Gambarotto, Assessore alla Cultura Comune di Ponzano Veneto; inoltre i Patrocinii di Regione del Veneto, Provincia di Treviso, Città di Treviso, Comune di Mareno di Piave, Comune di Ponzano Veneto.

Casa dei Carraresi Esterno
Casa dei Carraresi Retro

 Maurizio Pradella, Curatore e Presidente onorario della Fondazione Gianni Ambrogio, così presenta il progetto in questa pubblicazione, dal titolo Riverberi di luci e colori:

“Se il nostro territorio è noto per il lavoro e la produttività, in una società che diventa sempre più frenetica e ricca economicamente ma paradossalmente sempre più “povera” per l’inaridirsi della nostra sensibilità culturale, diviene di fondamentale importanza creare nuovi spazi di riflessione che sappiano riavvicinarci al mondo dell’arte e alla valorizzazione di questa in ogni sua forma. (…) Quindi, portare all’attenzione del pubblico della nostra città, e non solo, uno spaccato dell’Arte Italiana “presente” esponendo le opere di 23 artisti significativi del panorama artistico nazionale significa rendere merito a chi in vita, più di qualsiasi altro, ha avuto la capacità di raccontare nelle sue tele il tema della “luce” e del “colore”. Dal Rinascimento all’Astrattismo questo tema è entrato prepotentemente dentro l’opera d’arte non solo come effetto d’illuminazione della scena ma soprattutto come soggetto dell’opera medesima, con cui tutti si sono dovuti confrontare elaborandolo e rielaborandolo fino a farlo divenire fatto distintivo della propria sensibilità e capacità artistica. Oggi ci si chiede se questo tema è ancora visibile e percepibile all’interno dell’opera oppure se si sia arrivati ad una dimensione in cui la luce non è più un fenomeno fisico ma è diventata un fattore culturale dove l’illuminazione non è altro che la capacità di leggere e interpretare i segni. A queste domande proveremo a rispondere con questa mostra e con le opere che in essa saranno contenute, in cui proveremo ad esaminare la luce ed il colore come fattore interiore dentro ed oltre la materia. (…) L’obbiettivo di questa mostra vuole essere il superamento di una visione storico-museografica auto imposta come chiave espositiva di lettura provando a trasformare l’evento in un percorso di ricerca, aggregando in nuove composizioni espositive le opere e le storie di questi maestri nella convinzione che ogni opera è unica per la sua storia, per la tecnica, per il valore che assume in relazione alle altre opere, portando con sé un pezzo della vita e del lavoro di ciascun artista. Tutto questo è stato possibile realizzarlo grazie alla collaborazione della Fondazione “Gianni Ambrogio” con le Amministrazioni Comunali di Mareno di Piave e di Ponzano Veneto, un surplus di grande valore anche per la realtà comunicativa dell’esposizione. Penso che collaborare con l’Arte sia costruttivo non solo per la moralità dell’immagine che ne viene trasmessa ma anche perché l’arte permette di portare alla conoscenza delle grandi masse la bella identità di queste Amministrazioni “illuminate” di così ampie vedute filantropiche”.
Presentazione

Il catalogo comprende anche i saluti del Sindaco del Comune di Mareno di Piave e Presidente della Fondazione “Gianni Ambrogio” Gianpietro Cattai, i saluti del Sindaco del Comune di Ponzano Veneto Antonello Baseggio, i saluti dell’Assessore alla cultura del Comune di Mareno di Piave Marta Fagaraz e quelli dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ponzano Veneto, Monica Gambarotto.

Massima Tomini

Da tutto questo si deduce una partecipazione corale ed un sentimento di solidarietà con chi ha fatto dell’arte una ragione di vita, inoltre un radicamento nel territorio di una cultura dedicata alle varie manifestazioni del linguaggio dell’arte.

Edoardo Stramacchia

C’è bisogno di ricordare che il termine Antropocene, coniato negli anni ottanta dal biologo Eugene F. Stoermer ed adottata nel 2000 dal Premio Nobel per la chimica Paul Crutzen, indica l’epoca geologica attuale, nella quale il genere umano ha già causato pesanti modifiche territoriali, strutturali e climatiche?

Salvino Boscolo

Nuovi padroni si sono impossessati dell’economia globale attraverso la grande finanza, che viaggia in uno spazio sopranazionale, informatico, addirittura virtuale, così come flussi di fake news, immagini di ogni tipo che ipnotizzano e generano disinformazione, hanno il potere di anestetizzare le menti, contribuendo a rendere la nostra epoca caratterizzata da termini, (usati da sociologi, psicologi, filosofi e politologi per descriverla) che indicano regressione e paura del futuro.

Miryam Risola

La Pandemia inoltre ha particolarmente drammatizzato quella liquidità segnalata dal noto sociologo Zygmunt Bauman, che nella nostra epoca ha ormai un lato oscuro, una diffusa patologia come la cronica mancanza di contatto positivo con la realtà, sia fisica (la rinuncia ad uscire da casa dei cosiddetti hikikomori), sia sociale, attraverso la seduzione di rapporti con immagini virtuali piuttosto che con perone vere, generando comportamenti sociali di violenza e prevaricazione, attraverso un inaridimento di quel controllo emotivo (anche familiare) di empatia e responsabilità.

Sigrid Thaler

Ebbene l’arte ci aiuta a ritornare in contatto con un nuovo equilibrio psicofisico, con immagini intessute di linguaggio, mediato attraverso lo stile degli artisti che ci introducono, non nel virtuale, ma in un percorso di integrazione tra l’emotività, il pensiero, la storia dell’arte in particolare e la percezione, anche in virtù dei materiali fisici che da secoli sono stati usati per interpretare una realtà sempre sfuggente, anche attraverso appunto la luce ed il colore.

Mauro Molinari

In catalogo segue il testo critico di Giorgio Di Genova, storico dell’arte, al quale facciamo riferimento per entrare, con una guida in questa Babele del Postmoderno, saggio dal significativo titolo: 23 IDIOMI DELL’ARTE D’OGGI

“La produzione artistica attuale è caratterizzata dalla frantumazione del linguaggio, che si è venuta a determinare dacché il fare arte ha perduto quella organicità sociale che l’aveva caratterizzata nei secoli passati, quando re, capi di Stato, principi, pontefici, cardinali, nobili, ordine religiosi, banchieri, ecc. si rivolgevano agli artisti, commissionando loro opere e pagandoli. (…) Se oggi individuiamo il secolo a cui appartiene certa pittura, è perché all’epoca gli artisti dovevano attenersi alla koinè vigente, che grosso modo connotava i relativi secoli: nel Trecento era il gotico, nel Quattrocento il Rinascimento, nel Cinquecento il Manierismo, nel Seicento il Barocco, il Rococò e poi il Neoclassicismo nel Settecento. È dall’Ottocento che gli artisti cominciano a divenire i committenti di sé stessi, cosa che fa sì che nessuno stile da allora in poi sarà più dominante, avviandosi quella frantumazione del linguaggio che ha raggiunto il suo apice nel Novecento, secolo in cui si è verificata una tale babele linguistica, che ha reso molto difficile orientarsi tra i tanti idiomi personali, o di gruppo. Per rendere l’idea della proliferazione dei linguaggi, vanno ricordati Fauvismo, Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Raggismo, Costruttivismo, Suprematismo, Vorticismo, Metafisica, Astrattismo, Concretismo, Neoplasticismo, Dadaismo, Surrealismo, Arte fantastica o visionaria, Novecento italiano, Realismo socialista, Neorealismo, Informale (materico, segnico, gestuale e tachiste), Neocubismo, Action Painting, Spazialismo, Arte Madì, Arte cinetica, New-dada, Opere oggetto, Happening, Body art, Fluxus, Arte environmentale, Pop art, Op art, Iperrealismo, Nouveau Réalisme, Minimal art, Film d’artista e videotape, Video arte, Funk art, Pattern art, Poesia Visiva, Mec art, Mail art, Arte Povera, Arte Concettuale, Arte Comportamentale, Land art, Neon art, Transavanguardia, Graffitisti, Neoinformale, Computer art, Post Human, Pittura-pittura o Pittura analitica, Narciso arte, Anacronismo, Pittura Colta, Nuova Maniera Italiana, Nuovo Futurismo, Nuovi Nuovi, Magico Primario. Si comprenderà che i 23 idiomi qui proposti costituiscono appena un minimo spaccato della frantumazione del linguaggio in atto. Da molti anni, avendo compreso che la trasposizione delle immagini in pittura di una realtà tridimensionale la rende comunque bidimensionale, prediligo non usare più il termine figurazione in contrapposizione ad astrattismo, sostituendoli con astrazione iconica e astrazione aniconica (L’astrazione aniconica comprende astrattismo geometrico e informale, nelle sue declinazioni di materismo, segnismo, gestualismo e tachisme.), con l’aggiunta di astrazione meticciata, nella quale le due precedenti convivono. In considerazione che l’astrazione iconica è stata praticata per molti secoli, non c’è da stupirsi che essa sia il linguaggio ancora più utilizzato, ancorché nelle diverse inflessioni individuali, nell’ambito dei qui proposti 23 idiomi.”
Valter Sambucini

Il prof Di Genova chiude la sua introduzione con l’analisi particolareggiata di ciascun artista in elenco, che si potrà leggere in catalogo – Stefania BASSO, Salvino BOSCOLO, Ennio CAGNIN, Anna CATALANO, Giampietro CAVEDON, Andrea DONATI, Moreno GASPARETTO, Mauro GENTILE, Emidio MASTRANGIOLI, As´ka MENDYS GATTI, Loredana MERAVIGLIA, Mauro MOLINARI, Nino PERRONE, Marialisa POVEGLIANO, Miryam RISOLA, Vittoria SALATI, Valter SAMBUCINI, Alessio SERPETTI, Edoardo STRAMACCHIA, Renato TAGLIABUE, Sigrid THALER, Massima TOMINI, Gabriella VIEZZER.

Carla GUIDI   Roma  15 Maggio 2022

  • Le foto dell’articolo sono di Valter Sambucini

Casa dei Carraresi – “Aspetti dell’arte presente” (Treviso) – dall’8 al 27 maggio 2022

Ideazione, Curatela e presentazione di Maurizio Pradella. Testo critico di Giorgio Di Genova e presentazione critica di Sandro Gazzola. INGRESSO LIBERO

Informazioni: Tel. 0422 513150 – info@maestridel900.com – www.maestridel900.comwww.fondazioneambrogio.it