L’arte di Eugenia Serafini tra parola scritta, gesto e performance restituisce il respiro della vita oltre il visibile.

di Silvana LAZZARINO

 L’artista sarà protagonista di due appuntmenti: a Tolfa l’11 giugno 2022, per l’omaggio alla sua scrittura, e a Firenze il 25 giugno per il conferimento del Premio Biennale per la Grafica -Libro d’Artista 2022 da parte di Carlo Franza

Eugenia Serafini. Libro d’Artista

Per riscoprire come l’uomo sia parte di questa meraviglia quale è l’universo, per ritrovare quell’armonia dentro di sé e in rapporto agli altri riconsiderando una nuova prospettiva di pensiero e di vita, basta entrare con gli occhi e la mente, ma soprattutto  con il cuore nelle opere di Eugenia Serafini dove si riflette quel viaggio dentro e fuori il proprio vissuto a partire da tematiche che investono la natura e l’aspetto ecologico, ma anche il lato sociale in cui la libertà individuale va sempre salvaguardata. Ma in tutti questi aspetti e luoghi del vivere abitano il sogno, il gioco, la capacità di immaginare proprio grazie alla creatività che appartiene all’arte e ad ogni artista in generale capace di creare qualcosa di nuovo entro cui provare ad ascoltarsi per meglio ascoltare quanto intorno.

Nata a Tolfa (RM) piccolo e interessante borgo etrusco, e attiva tra Roma e la Toscana, per anni docente presso l’Università della Calabria, all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, Eugenia Serafini non è soltanto una pittrice dalla rara sensibilità capace di costruire ponti di speranza dove uomo e natura ritrovano quella originaria sintonia, ma è anche poetessa, performer e installazionista di gran talento e spessore emotivo, oltre che giornalista. Attraverso colori decisi e delicati, con la sua arte regala i battiti di una natura permeata dal respiro del vento, dal filtrare dei raggi del sole o dal sottile rumore della pioggia. In questi ritmi e alchimie prendono forma immagini di alberi e di scenari legati al cosmo con i pianeti a suggerire la bellezza della vita nella sua continua ciclicità che ritorna e si rinnova nel tempo.

Da qui il mistero e la poesia di questo viaggio terreno volto a guardare oltre, che invita a interrogarsi sul senso di ogni destino, diverso eppure con un significato unico che sfugge, ma che lo si può percepire nella capacità di leggere dentro sé stessi e accogliere le proprie fragilità da cui ripartire. Il riconoscere le proprie fragilità e quindi anche quelle degli altri orienta verso una nuova consapevolezza ritrovando quella capacità di relazionarsi senza giudizio. Anche l’aspetto sociale in particolare riferito al diritto alla libertà per tante donne costrette a fuggire dal proprio paese a causa di soprusi e violenza, viene restituito con incisività e rispetto da parte di Eugenia Serafini nell’affrontare l’immigrazione dove si evince un senso di speranza verso un domani migliore.

Eugenia Serafini, “NUVOLA”, Fotoperformance Giardini dell’EUR, ROMA

Speranza e desiderio di infinito cui rimandano gli alberi, elementi centrali in riferimento alla natura, caratterizzati da colori accesi e spesso abitati da creature del cielo e del bosco, come anche gli astri e i pianeti con le loro luci diffuse nel cosmo, per volgere il pensiero al destino dell’umanità e al senso di questa esistenza da vivere come dono in cui riascoltare sé stessi, gli altri e le creature della Terra. Così nei suoi dipinti, nelle sue installazioni e performance quali ad esempio “Nuvola” e “ Fossili di Petrolio nel Giardino InCantato e Domino- Dominio”  dove si intrecciano fiori, voli di farfalle, ma anche oggetti che alludono ai danni causati all’ambiente,  Eugenia Serafini racconta di sogni e speranze, di entusiasmi e affetti che l’uomo può recuperare e della sua necessità di ritrovare quel rapporto autentico con la natura da rispettare, ora più che mai in linea con quel pensiero prelogico che permette di agire senza sovrastrutture e condizionamenti.

Tolfa 11 giugno 2022 inaugurazione del Manifesto dell’Estate Tolfetana: omaggia alla scrittura di Eugenia Serafini con la presentazione del “Canto dell’Effimero” e ”Il Preside che camminava sui rami di pino- e I Racconti della Luna”

 Dopo il grande successo della sua esposizione “Eugenia Serafini, The House of Voices/la Casa delle Voci” ospitata ad Hertford vicino Londra, nella Casa delle Bambole- Doll’s House Exhibition in modalità anche virtuale svoltasi a marzo 2022, progetto curato da Giovanna Iorio insegnante di letteratura italiana, scrittrice e artista eclettica, da non perdere l’omaggio di Tolfa ad Eugenia Serafini con la presentazione dei suoi due testi in cui dona nuovo respiro alla parola e alle immagini.

Si tratta di “Canto dell’Effimero” e ”Il Preside che camminava sui rami di pino- e I Racconti della Luna che vengono presentati a Tolfa, sua città natale, il prossimo 11 giugno 2022 presso la Pinacoteca del Comune alle ore 18.00 in occasione dell’inaugurazione del Manifesto dell’Estate Tolfetana. Ai saluti della Sindaca Stefania Bentivoglio, musicista, pianista e Direttore della Banda musicale di Tolfa, seguono gli interventi della professoressa e Assessore alla Cultura Tomasa Pala fine poetessa e del giovanissimo Assessore alle Politiche Sociali Alessandro Tagliani. Moderano l’incontro l’Assessore alla Cultura Tomasa Pala e la Professoressa Tiziana Franceschini.

Un’occasione per omaggiare sia l’arte legata alla scrittura della grande artista internazionale, sia la sua terra Tolfa: luogo di natura con i suoi colori e profumi che danzano tra la terra e il cielo a donare la magia dell’infinito, cittadina ricca di boschi e macchia mediterranea che da subito diventa fonte di ispirazione per le opere della stessa artista tra poesia, narrativa, pittura e installazioni.

Nella sua seconda edizione (Artecom-onlus, 2022) con prefazione di Elio Pecora, postfazione a cura di Nicolò Giuseppe Brancato, con traduzione in lingua Romena del prof. George Popescu, il poema ”Canto dell’Effimero” con riferimento ai ricordi talora velati da una carezzevole nostalgia che non intacca l’entusiasmo, mette in luce quella leggerezza con cui affacciarsi ad ogni nuovo giorno, vivendo ogni situazione con consapevole meraviglia perché anche le più piccole cose e situazioni seppur di breve durata, sono importanti. Tutto viene esaltato dalla forza evocativa delle parole che si susseguono veloci, guizzanti ad incontrare i disegni da lei stessa realizzati, per un ascolto/lettura visivo emozionale.

Questo diario poetico come lo definisce nella postfazione Nicolò Giuseppe Brancato, cui l’autrice e artista Eugenia Serafini ha dato vita in seguito ai frequenti viaggi e spostamenti tra Carra a e Roma e viceversa

è un diario di sentimenti, sensazioni, esperienze, emozioni universali, ove la brevità è suggerita anche dal veloce succedersi di immagini durante il viaggio in treno: e d’altra parte, il termine ‘diario’ non è sinonimo di ‘effimero’ sostantivato ?”.

La parola poetica diventa espressione dell’essenza di ogni attimo o momento vissuto che acquista nuova forza e allo stesso tempo una velata tenerezza nel raccontare ora smarrimento e felicità, ora distacco e riconciliazione, volgendo lo sguardo ai luoghi della natura, ai ricordi, ai sentimenti.

Così scrive Elio Pecora nella prefazione:

“Eugenia Serafini non rifugge l’effimero se lo accoglie nel canto e, dunque,  lo elogia, lo ferma, lo scandaglia, lo intona. E dove lo smembra fino al bisillabo, dove lo allude nel segno veloce o in uno stormo irrequieto, che altro fa se non toccarne la brevità e l’incompiutezza in questa fermandosi, e placa l’ansia  nemmeno nominandola? In un tale effimero e nella sua attentata leggerezza si muovono e si  pronunciano i momenti dell’esistenza, lacerti di verità accostate. Così la pena e l’allegria, il bisogno d’amore e la sua perdita, il dubbio che consuma e il desiderio che non s’arrende, il pensiero della morte e i meandri della memoria s’intrecciano e si alternano nei versi brevi, nelle frasi in corsa per declivi di inchiostro sottile,  dietro cancellature che lasciano trapelare il negato e l’incauto.”.
Eugenia Serafini e Nicolò Giuseppe Brancato

L’altro testo “Il Preside che camminava sui rami di pino e i Racconti della Luna” con prefazione di Marcello Carlino, postfazione di Nicolò Giuseppe Brancato, (Ediz. Artecom-onlus, Roma 2019), facendo riferimento a diversi aspetti cari all’autrice quali la natura, l’albero e quindi la radice, il sole, la luna, mette vicini l’aspetto visivo e narrativo, ponendo ogni racconto e personaggio tra la realtà e il sogno, l’immagine e l’immaginazione. Un passo dal surrealismo nel modo di descrivere la realtà, distante dalla dimensione reale e oggettiva in cui tutto può accadere senza precise regole dettate dalla logica del pensiero che è mentale. In questi racconti (da “Gli Angeli” a “Il Preside che camminava sui rami di pino”, da “Il coro” a “L’ammiraglio”) che seguono un percorso cronologico a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, a prevalere è l’aspetto disincantato che viene restituito dall’immaginazione, dando spazio allo stupore e alla meraviglia con cui guardare fatti e accadimenti e con cui proiettarsi verso un utopico cambiamento.

Il meraviglioso si intreccia con il sogno restituendo nuovo potere al pensiero che si svincola dalle sovrastrutture della logica del reale, per far affiorare nuove sinergie in cui ridefinire altri luoghi e altre speranze.

I racconti di Eugenia Serafini aprono a nuove prospettive che mettono in campo le indagini mentali ed emozionali talora inattese e imprevedibili.

Come scrive Marcello Carlino:

“L’infanzia e il meraviglioso, indotto dalla fiaba, scandiscono il racconto di una bambina e di un vecchio che finisce per recuperare una dimensione bambina: entrambi hanno lo sguardo rivolto al cielo, che è l’oltre in cui si proietta la loro speranza, che è la figura stellata della loro utopia. Siedono il vecchio e la bambina dinanzi ad uno spazio interminato nel quale una promessa di felicità sembra potersi tenuamente delineare, bucando la realtà; e intanto un violino suona: Eugenia Serafini guarda a Chagall. Si ispira alla sua grazia”.

Chi si accosta a questi racconti non potrà che esserne conquistato per le situazioni inaspettate che emergono, creando un rinnovato modo con cui apprezzare le strategie della creatività che diventa occasione per prendere le distanze dall’ordinario e dalle costrizioni della realtà. Nicolò Giuseppe Brancato nella post- fazione sottolinea:

Il carattere di gradevole – e profonda – lettura che queste novelle, doverosamente dedicate ad André Breton, posseggono è il risultato di una lunga ricerca sia grafica che sintattica che, partendo dagli interventi tipografici, giunge ad una semplificazione espressiva sapiente e colta.”

E ancora a riguardo queste le parole della nota poetessa e organizzatrice di eventi Anna Manna:

”Eugenia è l’artista per eccellenza, è il tramite tra noi e il cielo, ci allaccia ai raggi della luna, ci farà galleggiare in una dimensione che non è sempre o soltanto sogno ma comunque è sempre qualcosa che supera la realtà. Eugenia dona le sue mani alla penna, al pennello, diventa tramite della parola, l’abbraccia, la cangia, la possiede e ce la dona ad ogni capoverso.”

Parte del ricavato dalle vendite delle opere sarà devoluto in beneficienza agli Ucraini

Firenze: Eugenia Serafini il 25 giugno riceve il Premio Biennale per la Grafica -Libro d’Artista 2022, nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars 2022, ideato e curato dell’illustre critico prof. Carlo Franza

Libro oggetto Codex Rossanensis

A Firenze un altro importante appuntamento di prestigio celebra Eugenia Serafini con l’assegnazione del Premio per la Grafica Libro d’Artista Si tratta di un riconoscimento di alto valore che le viene conferito il prossimo 25 giugno 2022 nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars 2022 ideato e curato dal Prof. Carlo Franza, illustre critico e storico dell’arte moderna e contemporanea. Il Premio a carattere internazionale viene conferito alle figure che si sono maggiormente distinte ciascuna nel proprio ambito di competenza e professionalità tra arti, cultura, scienza, imprese innovative, compreso il settore del Made in Italy, mettendo in luce quelle capacità che hanno loro permesso di incidere positivamente negli ambiti sociali, culturali, ambientali e produttivi. Nove nomi internazionali hanno composto la giuria presieduta dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, il Prof. Carlo Franza intellettuale di chiara fama.

Eugenia Serafini e il Prof. Carlo Franza
L’ambasciatore Gaetano Cortese e di fianco Carlo Franza

La cerimonia di premiazione si svolge nel corso del Gran Concerto d’Estate fiorentina tenuto da valenti professionisti dell’Accademia Fiorentina di MusicArea di Firenze sul “Belvedere” del Plus Florence.

Accanto ad Eugenia Serafini cui sarà assegnato il Premio per la Grafica Libro d’Artista, il 25 giungo vengono premiati: Stefano Pizzi con il Grand Prix Absolute, l’ambasciatore S.E, Carlo Marsili con il Premio per la Cultura, S.E, l’Ambasciatore Gaetano Cortese con il Premio il Diplomatico dell’anno, Stojan Vitanov Console Macedonia del Nord con il Premio per il Marketing e il Management Culturale, Mattia Carlin Vicepresidente Unione Consoli in Italia con il Premio Communication in Innovation, mentre a S.E. l’Ambasciatrice Elena Basile  è assegnato il Premio per la Narrativa per il libro “In famiglia”.

Il cavaliere della luna roSSa

Sulla scorta di un’l’attività pliridecennale che la vede impegnata nel realizzare Libri d’Artista in cui sono contemplati libri scritti a mano e accompagnati da suoi acquerelli o acrilici ad hoc, copertine colorate e vivaci, senza dimenticare gli interni scritti con font scelti, Eugenia Serafini nel 2020 ha fondato la Collana di Libri d’Artista dell’Accademia in Europa di Studi Superiori ARTECOM-onlus partendo con il librino dedicato alla nobile figura di Mario Verdone, cui sono seguiti altri capolavori impreziositi con inserti di ritagli, segni grafici, carte speciali. Co-autori di questa produzione sono insieme a lei nomi di prestigio quali: Elio Pagliarani, Corrado Calabrò, Leo Strozzieri, Domenico Cara, Vito Riviello, Maria Adriana Gai, Nella Giambarresi. Tra le sezioni che compongono questa collana all’interno di quella dei “libri dei Bambini” di grande delicatezza e solarità, sono quelli dedicati ai nipoti bambini: Diego, Alessandro e Elena (in ordine di nascita), accompagnati dai loro festosi disegni infantili. La linea che ha scelto Eugenia Serafini per i Libri d’Artista vede un lavoro attento e di precisione, oltre che di grande forza creativa, in cui ogni testo viene rilegato a mano secondo la cucitura a spago orientale e ogni poesia scritta a mano è accompagnata da un’opera ad acrilico o acquarello a commento della stessa lirica cui si riferisce. Tutte le copie, in numero limitato – di solito una ventina- sono firmate e numerate.

Eugenia Serafini, D’erba e sole. Libro d’artista

Tra i libri d’Artista citiamo quello poi pubblicato dalla Cassa Di Risparmio di Civitavecchialibro d’Artista Gocce di Fantastica”. Diverse e di grande interesse sono state le mostre dedicate a questi Libri come la suggestiva “Lode dell’ozio poetico” al Teatro Argentina-Teatro di Roma, 2000, accompagnata da una Performance e l’interessante “Scritti con l’Acqua”, 2012, Libri d’artista e libri con acquarelli di Eugenia Serafini” alla Biblioteca Vallicelliana di Roma, Catalogo con prefazione del critico Giorgio Di Genova.

Eugenia Serafini, è portatrice di un’arte totale tra gesto, copro, parola, atto creativo, a definire una nuova sinergia di emozioni coinvolgendo più sensi, ed è in questa prospettiva che ha dato vita a opere di grande suggestione come le Performances “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008 e l’installazione “Nuvola” portata a Roma fuori presso l’ambiente dell’Eur sotto il Colosseo quadrato in cui si avverte un forte valore estetico ed esistenziale restituiti da una cascata di immagini realizzate su cartoni che scendono lungo la gradinata. Su queste tre “Nuvole” si possono vedere i cicli della natura, della vita a ricercare l’armonia attraverso la stessa natura poiché l’uomo da solo non riesce a trovarla, mentre la natura recupera sempre quell’equilibrio necessario per rinascere ogni volta.

“L’installazione ‘Nuvola’ rientra nel ciclo della natura come armonia. In essa l’Artista registra tutto un mondo in evoluzione dove, dal buio del nulla, scaturisce la forma, il colore e si arriva alla realtà esistenziale” queste le parole di Mirella Chiesa che prosegue “Sui circa 100 metri di cartone ondulato farfalle, libellule, delfini, nuvole si delineano con efficaci effetti cromatici…l’arcobaleno terminale tradisce l’utopica ricerca di armonia dell’Artista. L’installazione diventa elemento di riflessione e di rivolta alla società di oggi”.

Numerose sono le mostre in Italia e all’estero da lei realizzate e le sue opere si trovano in collezioni, musei e archivi di diversi paesi quali: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina. Numerosi e prestigiosi i premi e i riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera tra cui vanno citati: “Le Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma, il “Premio Artista dell’anno” al Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Leone d’Argento per la Creatività nelle scuole” 2013 alla Biennale di Venezia. Senza dimenticare il Premio alla Carriera “Premium International Florence Seven Stars” Grand Prix Absolute 2017 consegnatole dal Professor Carlo Franza. Più recenti sono il Premio Le Fondazioni dell’Unione Europea, Bruxelles nel giugno 2019 “Premio “Ambasciatrice dell’Arte” e il Premio “Veterana dell’Arte Internazionale” Premium International Florence Seven Stars nel 2021

Da sottolineare la recente ’acquisizione da parte del Consolato del Lussemburgo a Venezia della sua opera “Energia dell’Universo” che rientra in un progetto dal titolo “Disseminazioni monumentali a Venezia” in concomitanza con la Biennale ideato e curato dal Prof. Carlo Franza legato ad alcuni luoghi di eccellenza tra Consolati e Grand hotel di Venezia.

Silvana LAZZARINO  Roma 5 Giugno 2022

Omaggio alla scrittura di Eugenia Serafini in occasione dell’inaugurazione del Manifesto dell’Estate Tolfetana

con la presentazione dei suoi due testi

“Canto dell’Effimero” e “Il Preside che camminava sui rami di pino- e I Racconti della Luna” presso la Pinacoteca del Comune di Tolfa

sabato 11 giugno 2022 ore 18.00

Assegnato a Eugenia Serafini il Premio Biennale per la Grafica -Libro d’Artista 2022

 nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars 2022

 ideato e curato dell’illustre critico prof. Carlo Franza

Plus Florence- Belvedere- Firenze

sabato 25 giugno 2022