L’Architetto  Anna  Di  Noto; disegni inediti di una non dimenticata protagonista della vita artistica del Paese

di Francesco MONTUORI

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  1. Martini e F. Montuori

L’ARCHITETTO  ANNA  DI  NOTO

Anna Di Noto all’occupazione della Facoltà di architettura.

Si laurea con il prof. Ludovico Quaroni con un progetto sul Centro Direzionale di Centocelle ed entra a far parte del GRAU, Gruppo Romano Architetti Urbanisti. Sono gli anni dell’occupazione dell’Università di Valle Giulia che si concretizzarono con l’uscita degli accademici dall’insegnamento e con l’esperienza dei corsi alternativi gestiti dai soli studenti. Lo studio GRAU, assai numeroso, era alloggiato in un vasto appartamento del quartiere Prati dove si sperimentavano nuove tematiche e la progettazione per gruppi.

Lo studio dei giovani architetti si formò come alternativa allo studio ASEA, Associazione Studenti  e Architetti, con sede in via Tiepolo, che costituiva un secondo polo per la generazione delle rivolte studentesche di Valle Giulia, quelle del ‘63 e del ’68, e che metteva al primo posto, semplificando, il primato dell’urbanistica senza il cui inquadramento la proposta architettonica non poteva aver luogo.

In alternativa il GRAU trovò una sponda nelle teorie estetiche di Galvano della Volpe che predicava l’autonomia dell’architettura; lo studio guardava inoltre all’affermazione dell’architetto americano Louis Kahn che sosteneva la necessità di costruire un rapporto con la storia in alternativa allo stile internazionale allora dominante.

Nel 1967 Anna Di Noto partecipa al Concorso per il nuovo Palazzo per Uffici della Camera dei Deputati; dal 1970  ha inizio un lungo rapporto professionale con il comune di Cori dove redige il Piano Regolatore, i Piani Particolareggiati della città e allestisce la mostra Piranesi nei luoghi di Piranesi.

Sono importanti in quegl’anni le due esposizioni in cui la figura di Anna Di Noto emerge nel quadro dell’architettura italiana: la mostra all’A.A.M. di via del Vantaggio a Roma, GRAU Architetture 1964/1982 e la mostra parigina “La Tendenza”, Architectures Italiennes 1965-1985,  al Centre Pompidou di Parigi.Negli anni ottanta è incaricata del progetto dei Giardini di Piazza Vittorio e della Sistemazione di Piazza dei Cinquecento a Roma. Nel 1994 realizza per il comune di San Quirico d’Orcia nel senese il Giardino delle Rose e il restauro del Palazzo Pretorio, grazie ai finanziamenti del Programma Raphael della Comunità europea. Alla fino degli anni novanta partecipa, con i compagni del GRAU, al Programma di Ricostruzione della città di Camerino colpita dal sisma del 1997. Dopo il 1999 ha l’importante occasione di realizzare a Cori il Museo della città e del Territorio nell’ex convento di Sant’Oliva.

In seguito è incaricata dal comune di Roma del progetto per la Sistemazione della piazza di Santa Maria in Trastevere e realizza nel comune di Artena il Parco Archeologico del Piano della Civita ed il nuovo Museo Archeologico della città intitolato all’archeologo belga Roger Lambrects.

Insieme a Francesco Montuori e grazie al ministro della cultura Antonio Paolucci, costruisce la Nuova Scena prospettica nel Teatro all’Antica di Sabbioneta, la città di Vespasiano Gonzaga che aveva prescelto il piccolo centro lombardo come capitale del suo feudo.

Di recente si è dedicata al progetto “Alta Tuscia antica città di Castro” per 19 comuni del Lazio e ha predisposto per l’occasione importanti disegni interpretativi della città abbandonata nella foresta dell’Alto Lazio.

Disegnava nel tempo libero per dimostrare che le vie dell’architettura sono complesse e richiedono studi teorici, disegni interpretativi, tentativi continui.

Ha esposto i suoi progetti alla Biennale di Venezia nel 1980 e nel 1985, presso la  Università di Columbia a New York nel 1982, nel DAM, Museo dell’Architettura di Francoforte, nel Museo di Castelvecchio di Verona nel 1987 e presso la calcografia Nazionale dl Roma. Le sue opere sono illustrate nei cataloghi della Biennale di Venezia del 1980 e Terza Mostra Internazionale di Architettura del 1985; infine nei cataloghi la Nuova Scuola di Roma e Elles per il Centre Pompidou di Parigi.

Fra il 1982 e il 2005 è stata professore di “Urban Studies” e “Architectural and Urban Design” presso la Temple University di Roma.

Disegni e plastici del periodo 1964-1885 sono stati acquisiti dal Centre Pompidou di Parigi.

Nel suo archivio personale dello studio di Roma sono stati rinvenuti nove disegni a china nera che, grazie alla rivista About art on line,  esponiamo in questo articolo.

Francesco MONTUORI  8 Maggio 2022