La pittura di Anna Di Fusco: all’inizio l’impasto del colore; una lettura tra arte e psicanalisi

di Lori FALCOLINI

Lori Falcolini è psichiatra e psicoanalista, fa parte della redazione della Rivista Eidos Cinema Psyche e Arti Visive.
Le opere sono state esposte in occasione di Synthesis mostra di Anna Di Fusco/Salvatore Giunta a cura di Flavia Rovetta, Rome Art Week settimana dell’arte contemporanea 2020.

NARRAZIONI  MATERICHE*

 “… bigie rocce dalle strie giallastre, / piene di buchi, verdeggianti appena / qua e là di partenio e di serpillo.” (La civetta G.Pascoli)       

Si è conclusa da alcuni giorni l’esposizione di Anna Di Fusco: undici opere su tela, carta da parati e cartoncino il cui filo conduttore è la narrazione generata dal colore. L’incipit di ogni creazione di questa artista del mondo è l’impasto del colore.

“Preparo il colore e poi lascio che esprima quello che ho dentro: non forme definite bensì risonanze guidate dal piacere del movimento”.
A. Di Fusco, Armonia ritrovata, 80×80 2013, acrilico su tela.

Espressionismi astratti, stesure di colore acrilico si addensano sulle trame dei supporti. Terra di Siena o terra bruciata, la forza scaturita dal colore terroso suscita emozioni legate ad una materia che ingloba o si fa grembo severo come una Grande Madre archetipica.

Ogni altro colore si in-forma come i rossi e i verdi, serpentine fetali dei Percorsi di vita. In Rinascita verde i colori, oltre la coltre terrosa, emergono in bolle di liquidi fantasmatici e tracce essiccate. Volute di segni e lembi di cicatrici percorrono Armonia ritrovata tra bagliori cromatici.

Anna Di Fusco, Rinascita verde, 150×100 2020, acrilico e polvere acrilica su tela
Anna Di Fusco, Percorsi di vita 2 pannelli 180×50 acrilico e gel acrilico su carta 2020

Nelle opere di Anna Di Fusco, profondità e rilievo giocano antiteticamente attraverso il colore che è “sinistro” come la mano che l’artista usa nella pittura. Una mano corretta eppure libera di superare le barriere della forma per creare astrazioni.

Ne risulta una pittura enigmatica, da scoprire partendo da lontano e poi accostando lo sguardo. Soltanto la vicinanza rivela: esperienze di vita, ricordi e tranquilla estraneità, quasi una forma di pudore che porta l’artista a guardarsi dentro piuttosto che all’essere vista. Spettatrice del mondo eppure consapevolmente partecipe, Anna Di Fusco costruisce opere dando voce alla sua creatività.

 

Lori FALCOLINI  Roma 8 novembre 2020

*la foto dell’artista Anna Di Fusco in home è della fotografa Marina ALESSI