Interventi urgenti per l’Arte ! L’Appello del Forum dell’arte Contemporanea al Presidente Conte e al Ministro Franceschini

redazione
“Rispondere a un momento di forte crisi economica e pressione per il settore culturale, in cui il Governo non ha predisposto misure specifiche per il settore delle arti visive, in una impasse che ne minaccia la stessa continuità di esistenza”.
È questo l’obiettivo del documento che gli organizzatori dell’ edizione 2020 del Forum dell’Arte Contemporanea Italiana hanno inviato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini. Prodotto in oltre un mese di discussioni, dibattiti, confronti, e completato dai coordinatori dei sei tavoli tematici che ne hanno costituito l’ossatura e dal board del Forum, il documento sintetizza l’enorme quantità di idee e strategie scaturite dalla partecipazione di centinaia di operatori ed esperti di settore. Non solo artisti, direttori di istituzioni, curatrici e curatori, critici d’arte, galleristi, giornalisti, collezionisti, ma anche legali, politici, amministratori, ricercatori e attivisti che hanno dato luogo a questa “chiamata alle arti”, come è stata denominata l’edizione speciale del Forum di quest’anno, svoltasi interamente online.
«Durante i mesi di marzo, aprile e maggio 2020  il settore culturale ha subito una drastica battuta d’arresto che lo ha indebolito più di altri ambiti: la chiusura di istituzioni, fondazioni, gallerie e spazi no profit ha causato la cancellazione della quasi totalità degli eventi, i lavori e i compensi programmati sono sfumati, in molti casi anche per i mesi successivi, senza prospettive future. Mentre altri settori culturali hanno trovato forme di sostegno nei piani finanziari studiati dal Governo, quello delle arti visive non ha ricevuto alcuna specifica attenzione».
Il Forum dell’arte contemporanea italiana, ha così chiesto di essere ricevuto dal Governo insieme ai vari rappresentanti del sistema artistico per presentare le proprie istanze, in un momento in cui l’intero comparto si trova a rischio di non riuscire a sopravvivere alla crisi attuale. 
«Per raggiungere gli obiettivi fissati è necessario che si affermi una visione dell’arte come strumento di cambiamento di paradigma culturale e sociale. L’idea di “bene comune”, l’attenzione alla “cura” del territorio e della comunità di riferimento, l’arte come “welfare”, emersi di frequente nelle discussioni dei tavoli, sono indici di un cambiamento del sistema che aspirano a un mutamento della nostra stessa società e dei sistemi economici su cui si basa. In questo senso, come strumento capace di immaginare oggi il mondo di domani, il sistema dell’arte deve ottenere ascolto, deve poter essere parte di quella ridefinizione del Paese che l’Europa ci chiederà per assegnare il Recovery Fund».
Il documento redatto dal Forum dell’arte contemporanea italiana è scaricabile online su: http://www.forumartecontemporanea.it/documenti

Roma 30 agosto 2020