“In principio era il numero … ” Marcello Fagiolo rilegge la figura e l’opera di Guarino Guarini “lo Spinoza dell’architettura barocca, il Paolo Uccello della «dolce geometria»”.

di Marcello FAGIOLO

Riproponiamo con piacere il saggio con cui Marcello Fagiolo ‘rilegge’ in termini geo – sofici, la figura e l’opera di Guarino Guarini (Modena, 1624 – Milano, 1683) il grande trattatista, teorico dell’architettura ed architetto barocco, secondo un’idea per la quale “la «geosofia» è la formula chimico-algebrica della convergenza di filosofia, astronomia, fisica, teologia, trattatistica, architettura, ingegneria e perfino poesia”. Secondo lo studioso questo metodo “ci fornirà la chiave per intendere il significato delle opere”, laddove la geometria non è solo una branca del sapere scientifico ma una “una ‘forma simbolica’, idea pura, matrice di tutte le cose, archetipo psicologico oltre che effettuale delle scienze e delle arti“.

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