Importanti Gallerie alla Biennale dell’Antiquariato (Firenze 23 settembre – 1 ottobre)

redazione

In occasione della XXX Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze la Galleria Berardi presenterà una mostra dal titolo Dieci sculture. Tradizione e modernità fra le due guerre. Le opere, firmate da personalità artistiche di primo piano quali Attilio Selva, Duilio Cambellotti, Giovanni Prini, Amleto Cataldi, Ercole Drei, Alfredo Biagini, Eugenio Baroni, Sirio Tofanari, Dante Morozzi e Silvio Ceccarelli, offrono uno spaccato di grande interesse su quanto emergeva nella scultura italiana in un ristretto arco di anni che va dal 1920 al 1934.

A farsi avanti è un linguaggio comune dalle molteplici declinazioni, che al di là delle differenze stilistiche e tematiche appare caratterizzato da un ritorno alla figura umana isolata, da una marcata semplificazione delle forme, da un riferimento all’antico in chiave sintetica e moderna. Sono questi i tratti salienti di un’intera stagione artistica, quella del ventennio che intercorre fra i due conflitti mondiali, che, partita dal ‘ritorno all’ordine’ seguito al fuoco delle avanguardie del primo decennio del Novecento, si mosse poi alla ricerca di soluzioni che corrispondessero alla modernità.

Abbandonati il verismo tardo-ottocentesco, il simbolismo liberty e il dinamismo programmatico del Futurismo, gli scultori tornano a guardare Rodin e alla potente presenza della statua, armati da una decisa volontà di rinnovamento. È il caso, ad esempio, di Selva, che partito da un elegante simbolismo di ascendenza bistolfiana inaugurò nel 1919 a Roma la stagione novecentista con le sue Enigma e Susanna, sculture dai volumi solidi e dalle linee forti, che appaiono attraversate da una nuova energia. Il successivo Ritmi (1922), presente in mostra, illustra con chiarezza come il rimando alla statuaria antica, elemento chiave del nuovo classicismo novecentista, sia utilizzato da alcuni fra gli artisti più avvertiti in modo evocativo, per parlare all’uomo moderno delle sue inquietudini.

Alfredo Biagini Cercopiteco rosso, 1926 Bronzo, cm 62 x 90 x 25

Il catalogo della mostra, curato da Alessandra Imbellone, si avvale della collaborazione di studiosi del settore quali Maria Paola Maino, Manuel Carrera ed Eugenio Costantini.

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