Il bisogno urgente di bellezza come ‘principio narcisista’ dell’Universo. Una riflessione.

di Franco LUCCICHENTI

L’universo come appare ai nostri sensi è illimitato, finito e meraviglioso. 1

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Molti scienziati pensano che la bellezza del mondo emerge anche dalla eleganza matematica, strumento indispensabile alla sua comprensione.

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Mente e Fisica si miscelano contribuendo in maniera incommensurabileallo sviluppo della coscienza nell’uomo (principio antropico). Un misterioso codice cosmico sembra appositamente strutturato per trasmettere informazione alla mente.

L’esistenza di sistemi bioligici sembra essere casuale e rara vista la complessità del processo durato circa 14 miliardi di anni che ha portato da appena tre o quattrocento mila anni all’organismo “homo sapiens” (fig. 2).

La spirale delle galassie, il cielo stellato strutturato dalla mente in costellazioni, le favolose immagini dei pianeti trasmesse dai satelliti ci trasmettono incanto, splendore, bellezza (fig. 3).

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Una strana alchimia ci ha consustanziato col mondo conosciuto e sta contribuendo alla nostra evoluzione. Psicologia e biologia percorrono unite la strada stretta della conoscenza (fig. 4).

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Il senso dell’esistere forse sta proprio nella partecipazione, da pochissimo tempo, al dispiegarsi dell’universo. Siamo osservatori della bellezza del mondo.

Mi permetto di proporre in questa sede un nuova osservazione: la nostra partecipazione obbedisce a quello che chiamo PRINCIPIO NARCISISTA dell’universo. Senza osservatori il mondo non esisterebbe e la sua bellezza da noi percepita è la”Maschera di dio”.

Franco LUCCICHENTI   Roma 27 Agos