“Fons vitae”, le sculture di Antonio Ievolella a Pavia negli spazi del cortile del Castello Visconteo (fino al 6 gennaio 2022)

di Silvana LAZZARINO

Con particolare attenzione agli spazi e ambienti urbanistici di realtà cittadine l’arte contemporanea ha sempre restituito nuovo respiro alla storia di città e Paesi dove si intrecciano culture e tradizioni a testimoniare il prestigio di quei luoghi e allo stesso tempo valorizzarne gli aspetti più caratteristici.

Antonio Ievolella, Installazione per il Castello Visconteo, Pavia

E’ quanto si può riscontrare con “Fons Vitae” suggestiva installazione realizzata da Antonio Ievolella (Benevento  1952) scultore di richiamo internazionale, esposta fino al 6 gennaio 2022 presso il cortile del Castello Visconteo di Pavia nell’ambito del dialogo tra città ed arte. Le opere anche monumentali e dalla grande resa plastica dello scultore beneventano, restituiscono una visione simbolica e metafisica con cui ridisegnare un nuovo modo di accostarsi al tessuto esistenziale a partire dalla storia e dalle sue memorie.

Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, Antonio Ievolella partecipa agli incontri della Galleria di Lucio Amelio grazie ai quali entra in contatto con i protagonisti delle principali tendenze artistiche internazionali. Se Milano è determinante per mettere in campo nuove esperienze e stringere amicizie importanti tra cui in particolare quella con Mimmo Paladino, Padova diventa il luogo per stabilirsi ed aprire il proprio studio. E’ a Padova verso la metà degli anni Novanta che ha luogo l’esposizione dell’Antologica ”Il Grande Carro”, impostata con l’installazione di sette sculture di grandi dimensioni lungo i principali snodi della città.

Organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune id Padova, l’esposizione “Fons Vitae” che si inserisce nell’ambito del progetto denominato Waterfront, dedicato alla valorizzazione di Pavia quale città d’acqua, si avvale della cura scientifica di Virginia Baradel, Valerio Dehò e Andrea Del Guercio.

Con le sue preziose stratificazioni culturali, materiali e immateriali, il Castello Visconteo si propone quale interlocutore speciale per un dialogo unico con l’arte di Antonio Ievolella. Rispetto alla tappa precedente di Capri presso la Certosa di San Giacomo, il progetto espositivo oltre agli otri e al significato delle loro rappresentazioni, presenta nel cortile del Castello Visconteo dieci Scudi di dimensioni importanti “che raccontano e contengono personaggi e vicende della storia pavese” come scrive Valerio. Dehò, che prosegue:

Il passato di capitale longobarda, gli Sforza e i Visconti, Leonardo e naturalmente l’arca di Sant’Agostino, padre della Chiesa e uno dei più grandi filosofi cristiani, sono momenti di un percorso che trova nell’opera dell’artista una narrazione che ribalta il piano della storia nella contemporaneità”.

Protagonisti dell’allestimento sono 30 otri di terracotta su strutture di ferro in sospensione nel cortile del Castello che rimandano al motivo simbolico dell’acqua, essendo dei grembi atti a contenere questo elemento indispensabile per la vita, e ancora grembi che costituiscono la forma plastica scelta dall’artista quale motivo ricorrente delle installazioni. L’acqua è un tema centrale nel lavoro dello scultore, cui si riferiscono sue opere monumentali di grande rilievo come ad esempio le due Ghirbe giganti in ferro e rame di oltre 13 metri di altezza collocate a Padova nella piazza della Cittadella dello studente.

Antonio Ievolella, Installazione per il Castello Visconteo, Pavia

L’acqua quale nutrimento della vita e della cultura e nel suo portare memorie, in questo contesto si lega perfettamente a Pavia città d’acqua e di tante memorie illustri, città che trae dal proprio passato la forza e l’intelligenza di leggere e costruire il proprio futuro. Come sottolinea Virginia Baradel :

“la città di Pavia possiede una densità storica così ricca, intessuta di vicende e di simboli, da aver sollecitato Antonio Ievolella a misurarsi con un embrionale recupero di figurazione. Forse, nella maturità d’artista, questo approdo aspettava di essere in vista; forse il desiderio precedeva l’avvistamento dello splendore della città prediletta dai re longobardi, da monaci e guerrieri, dagli Ordini e dalle milizie dell’alto medioevo. Un vero thesaurus di gesta, di immagini, di pietre; un giacimento di echi e di forme di sacro; un dominio vasto di memorie…”.

Il ciclo dei grandi Scudi presenti nell’installazione fa riferimento a vicende e personaggi della storia di Pavia da capitale longobarda alla signoria degli Sforza e dei Visconti. Riguardo questo ciclo di scudi oltre alle valenze iconografiche ben evidenti, Andrea Del Guercio parla di

‘rivisitazione antropologica’ che contrassegna da sempre il territorio espressivo di Antonio Ievolella – secondo l’espressione antica di forza del fare scultura. […] Tutta la cultura plastica di Ievolella, formale e tecnica, di progettazione e di produzione, si ricompatta e si impone in questo nuovo evento espressivo confermando quanto l’artista sia da sempre un uomo della ricerca e del lavoro dell’arte.”

Nel sintetizzare gli echi delle antiche tabulae e la forza espressiva dell’originale scudo di legno, gli Scudi, traggono ispirazione dal passato più remoto e ancestrale, impresso nelle materie, modellato dalle materie, suggerito dai gesti elementari e vitali dell’impastare, infornare, tagliare, forgiare, a istruire l’intenzione di germinare una nuova forma, una nuova opera.

Antonio Ievolella, Scudo per il Castello Visconteo, Pavia

Le opere di Antonio Ievolella, dove ricorrono tematiche riferite al recupero della tradizione attraverso la memoria e la manifestazione della forma vista quale espansione di volumi e sperimentazione di elementi contrastanti, si trovano in importanti collezioni internazionali, pubbliche e private. Tra le mostre personali e collettive che hanno segnato il suo successo, portandolo ad un’attenzione sempre maggiore di critica e pubblico, accanto alla “XLIII Biennale di Venezia” del 1988 su invito di Giovanni Carandente dove presenta l’opera “Trittico” nella sezione Scultori ai Giardini curata da Andrea del Guercio e alla personale alla Galleria Oddi Baglioni a Roma sempre nell’1988 organizzata da Andrea Del Guercio, vanno citate l’antologica “Il Grande Carro” a Padova articolata in sette sculture di grandi dimensioni installate lungo i principali snodi della città di metà anni Novanta, la personale a Castel dell’Ovo a Napoli “Materia Forma Luogo”, promossa all’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e curata da Tommaso Ferrillo del 2006 e le grandi Fontane per una villa privata di Battaglia Terme (PD) e per la piazza di Voltabarozzo nei pressi di Padova (2008-2009).

Senza dimenticare l’imponente opera “Ghirba” presentata a a Napoli nella Chiesa Santa Maria Incoronata nel 2014 e riproposta a Padova sempre nello stesso anno in occasione di una sua antologica. La scultura dal carattere simbolico e concettuale, formata da due otri ciclopici realizzati su una struttura in acciaio cor-ten ricoperta da riquadri di lamiera trattati con differenti patinature, invita a riflettere sulla sopravvivenza della vita in relazione all’acqua al cui trasporto sono addette le ghirbe.

Nella sua opera Antonio Ievolella dona nuova espressione a quei segni di memorie presenti in luoghi che custodiscono storie pronte a restituire il respiro di un passato che resta nel tempo, Accompagna l’esposizione il Catalogo edito da Grafiche Turato Editore con all’interno testi di: Virginia Baradel, Valerio Dehò e Andrea Del Guercio.

Silvana LAZZARINO  Roma  17 Ottobre  2021

 “Fons vitae”

mostra di Antonio Ievolella

a cura di: Virginia Baradel, Valerio Dehò, Andrea Del Guercio

Catalogo: Grafiche Turato Editore

Castello Visconteo. Viale XI Febbraio, 35 Pavia; fino al 6 gennaio 2022

Orario mostra: 10-18 (chiuso il martedì). Biglietti: intero € 5,00; ridotto € 3,00 (under 18, over 70, gruppi, singoli membri di soggetti convenzionati)

Gratuito per le scuole, under 6, possessori Abbonamento Musei Lombardia Milano, soci ICOM, guide turistiche e giornalisti dotati di tesserino professionale, disabili con un accompagnatore

Per informazioni: tel. 0382399770