Ci ha lasciato Adriano Cera, il mondo dell’arte e dell’antiquariato perde uno dei suoi maggiori esperti

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Ci lascia un protagonista delle vicende che hanno interessato negli ultimi 50 anni il mondo dell’arte e dell’antiquariato.

Adriano era stato tra coloro che già negli anni Settanta del XX secolo avevano dato un impulso determinante al rilancio e al consolidamento del settore commerciale agganciato alla produzione artistica, da quando prese la direzione della Finarte a Milano e poi a Roma, lavorando senza sosta a rendere sempre più trasparente il mercato e l’ambiente dell’antiquariato e delle aste, entrando in contatto con i più importanti esponenti del settore in Italia e all’estero: studiosi, storici dell’arte, antiquari, collezionisti, producendo tra le altre cose alcuni repertori di notevole importanza per chiunque in questo campo praticasse sotto i diversi aspetti questa passione, veri cataloghi con centinaia di immagini senza testo ma di  grande utilità e convenienza per intraprendere una ricerca o cercare un confronto adeguato con ciò di cui si era venuti in possesso, quali furono La Pittura emiliana del Seicento e il successivo La Pittura emiliana del Settecento.

Con la nostra casa editrice etgraphiae si è incontrato negli ultimi anni, realizzando due volumi molto belli e significativi, specialmente relativi al periodo tra il secondo Rinascimento e l’avvio del Barocco che certamente era quello che personalmente amava di più, in cui un po’ riassumeva quanto nel corso dei decenni che lo avevano visto protagonista aveva potuto studiare ed osservare : Le Sculture a Roma. 1534 – 1621. Da Paolo III Farnese a Paolo V Borghese, e poi a seguire La Pittura a Roma. 1534 – 1621. Da Paolo III Farnese a Paolo V Borghese.

Il primo riuscimmo a presentarlo alla Galleria Corsini, con l’intervento di Emilio Negro, suo caro amico, e di Gregoire Extermann, tra i migliori studiosi di scultura antica; il secondo invece non fu possibile, perchè i segni di una dura malattia erano già presenti.

Lo ricordiamo come un caro amico, maggiore di età e di esperienza ma capace di essere sempre generoso e disponibile con quel suo accento romagnolo che non abbandonava (era nato a Forlì nel 1938), e ci resta l’amarezza di un ultimo incontro in via dei Coronari, sotto casa sua, quando lo avvicinammo qualche mese fa, mentre sedeva in un caffè accompagnato da una signora che lo accudiva e gli rivolgemmo un affettuoso saluto, ma non ci riconobbe …

P d L  Roma 5 gennaio 2021