Una doppia personale, Micaela Legnaioli e A.T. Anghelopoulos in un percorso di proiezioni fisiche e metafisiche

di Silvana LAZZARINO

A.T. ANGHELOPOULOS E MICAELA LEGNAIOLI: DOPPIA PERSONALE

Roma  negli spazi del Lords Luxury, via del Crocifisso, fino a dicembre 2018 un percorso di proiezioni fisiche e metafisiche tra passato e presente con le opere materiche di due protagonisti della scena artistica di oggi.

Sull’uomo e sulla società contemporanea guardando anche al passato attraverso l’amplificazione e la  cristallizzazione del tempo, proietta l’arte di due figure di richiamo internazionale A.T. Anghelopoulos e Micaela Legnaioli che, in modi diversi, mediante l’interazione di materia, colore e luce, e suggerendo diverse gestioni dello spazio in apertura e chiusura, restituiscono un viaggio in cui recuperare i luoghi fisici e metafisici del pensiero con cui riscoprire l’ascolto di sé tra presenza e assenza, visibile e invisibile.

Affascinato dall’arte Anghelopoulos (Teramo 1963) che vive e lavora a Roma, fin da giovanissimo frequenta i primi corsi di pittura cui seguiranno le prime esperienze espositive, lo studio della fotografia e importanti incontri con alcuni affermati artisti nazional, tra i quali il grande artista figurativo Gigino Falconi. Questa passione per le arti visive verrà poi ripresa dopo gli studi classici e la laurea in medicina con la realizzazione di dipinti e installazioni che nella loro originalità di linguaggio guardano ai grandi nomi dell’arte contemporanea del secolo scorso tra cui Klee, Magritte e Rothko.

Nata a New Delhi in India nel 1970 Micalea Legnaioli, vissuta tra Europa e Sud America, per poi arrivare a Roma, è stata sempre affascinata dalla decorazione, arte che ha approfondito con gli studi prima alla Scuola Europea di Mol e poi alla Scuola di decorazione Van der Kelen Logelain a Bruxelles, estendendo anche il suo interesse alla ceramica, pittura e scultura.

A.T.Anghelopoulos Passages (00140) Acrilico su tela 120×120 2014

Ai due grandi artisti è dedicata la doppia personale “Passaggi-Passages” di A.T. Anghelopoulos e Micaela Legnaioli a cura di Sabrina Consolini che si è inaugurata il 24 ottobre 2018 nei nuovi spazi del Lords Luxury un art-meeting in via del Crocifisso a Roma. L’esposizione che rientra tra gli eventi legati alla settimana di Art Week giunta alla sua III edizione, restituisce due diverse e raffinate visioni artistiche site-specific per il Lords Luxury attraverso il lavoro dei due artisti entrambi romani di adozione. In esposizione oltre una ventina di opere, tra dipinti e opere materiche e di entrambi in mostra tre diversi cicli di opere per Anghelopoulos i nuovi “Point of View, i “Passages” e le “Inner Life” e per la Legnaioli le “Tracce e le nuove serie di opere su metallo in rame e in zinco.

 

Micaela Legnaioli

Molto apprezzati da uno tra i più noti e affermati storici dell’arte il Prof. Claudio Strinati, i due artisti che pur nella oro diversità di tecnica e stile rappresentano un punto di vista innovativo nel panorama dell’arte contemporanea, condividono l’interesse per l’arte, i personaggi della storia da entrambi “ritratti” in maniera innovativa, volti a recuperare l’armonia e la bellezza con esiti davvero molto raffinati.

Oltre lo spazio bidimensionale della tela conducono gli ultimi accoglienti neri e gli ori sfumati dei “Point of View” di Anghelopoulos che creano dei varchi, soglie inaspettate dei “tagli” verso nuovi orizzonti. A

A.T.Anghelopoulos Point of View Acrilico su tela 120×120 2018

riguardo Claudio Strinati scrive: “La sua percezione ricorda talvolta Klee, talvolta Rothko”. Verso un recupero dello spazio nella sovrapposizione della materia conducono i lavoro della Legnaioli riferiti a “le Tracce” definite da Strinati come “percorsi di impronte digitali tridimensionali labirintiche in rilievo” simili al “Cretto di Burri a Gibellina”. Le ultime due serie di opere di Micaela Legnaioli quelle su metallo, raffinatissime e preziose, sono realizzate tutte su grandi lastre di zinco per le donne e in rame quelle degli uomini entrambe, incise, scolpite e ossidate con gli acidi e i sali. Opere materiche che, nelle concrezioni e nei differenti colori, vogliono suggerire il carattere e le esperienze di vita dei personaggi rappresentati. Emergono dalle opere dei due artisti anche due visioni dello spazio diverse e complementari di apertura e chiusura, estensione e contrazione, tanto da ricordare quanto accadeva nell’architettura barocca tra Bernini e Borromini. Mentre Anghelopoulos cerca un’espunzione spaziale, la Legnaioli tende a dare una visione di contrazione scegliendo le masse di cui affina profili esponendoli alla luce radente.

Micaela Legnaioli

Se “Cieli materici” (“Inner Skies”) rappresentano non solo il cielo in cui siamo immersi, ma anche quello che è dentro di noi, nel ciclo “Passages” le larghe campiture di colore rievocano soglie, portali, varchi che inaspettatamente si aprono davanti all’osservatore e da essi emerge una luce a ricordare la tesaurizzazione luministica delle opere di Turner. Dipinti che restituiscono una “cosmogonia di emozioni” dove perdersi e ritrovarsi, dove rinchiudersi in se stessi e lasciare che poi qualcosa da fuori conduca lo sguardo a procedere oltre per liberarsi da sovrastrutture e preconcetti che purtroppo invadono la società di oggi sempre più materialista e poco attenta allo spirituale.

Le opere di Anghelopoulos sono un invito a ripensare proprio all’uomo e al suo futuro, un invito a riflettere sulla società di oggi. L’individuo è chiamato a mettersi all’ascolto di quanto accade a lui intorno per aprirsi agli altri e per rompere quel muro inizialmente invalicabile che lo vede fisso nelle proprie convinzioni, incapace di creare ponti di comunicazione.

Anghelopoulos racconta di questa esistenza sospesa tra attese e speranze, desideri e inganni, dove sempre più difficile diventa mantenere legami stabili. Sui  destino dell’uomo, sulla sua storia fa riferimento Micaela Legnaioli anche attraverso le grandi lastre di zinco e rame scolpite e ossidate con gli acidi, che nelle stratificazioni vogliono restituire il carattere e le esperienze di vita dei personaggi rappresentati come a tracciare destini che il tempo non cancella. Si tratta di ritratti riferiti a personalità di successo per temperamento e grande intuizione da Messalina a Maria Antonietta, da Matilde di Canossa a Maria Callas, da Mary Stuart a Maria Skłodowska nota come Marie Curie grande chimica e fisica e poi Marilyn Monroe, Margaret Thatcher e Madonna. Donne protagoniste della storia, spesso dalle vite tormentate, il cui segno resterà nel tempo.

Micaela Legnaioli

Attraverso la stratificazione Micaela Legnaioli sembra penetrare, definire e incidere nelle lastre di metallo l’essenza dei suoi personaggi con quel quid che resta impresso negli occhi e nella mente di chi guarda.

Un’occasione privilegiata per ripercorrere attraverso le raffinate opere dei due artisti di grande spessore diversi aspetti che toccano la sfera esistenziale con esiti differenti aprendo spunti di riflessione sull’uomo e il suo appartenere a questo tempo tra unicità e molteplicità, presenza e assenza.

Silvana LAZZARINO    Roma ottobre 2018

“Passaggi-Passages”  di A.T. Anghelopoulos e Micaela Legnaioli

a cura di Sabrina Consolini

Lords Luxury, via del Crocifisso, 47, Roma; dal 24 ottobre al 31 dicembre 2018 ; Ingresso libero