Ultimi giorni a Gualdo Tadino per visitare “Meraviglia ed Estasi” di Luciano Ventrone (prorogata fino al 6 gennaio)

di Silvana LAZZARINO

Grande successo per la mostra di Luciano Ventrone il “pittore senza errori” a Gualdo Tadino

Nella mostra “Meraviglia ed Estasi” di Ventrone presso la Chiesa monumentale di San Francesco  esposta dal 17 novembre anche una sezione con opere dell’allieva del Maestro Tatsiana Naumcic

Tra gli artisti contemporanei più stimati e apprezzati a livello internazionale Luciano Ventrone, nato a Roma nel 1942, da voce ad un universo fatto di percezioni legate a quel microcosmo che risiede negli aspetti del reale e nelle nature morte con cui far vibrare emozioni di felicità e nostalgia tra illusione e verità che accompagnano l’uomo nella ricerca di risposte al suo destino dove il passato ritorna come presenza costante e silenziosa.

Immagine allestimento mostra

Attraverso la fotografia, punto di partenza per cogliere l’oltre, e guardare all’astrazione del soggetto, in particolare le nature morte slegate dal loro essere materia, Ventrone ne restituisce in pittura una perfetta combinazione di punti di luci e colore che superano la stessa  rappresentazione reale.

Il suo sguardo soffermandosi sui vari aspetti della realtà e delle nature morte, cattura particolari sempre più dettagliati e quasi invisibili, perché calati entro una realtà dove le immagini si susseguono senza fine allontanando dal banale senso delle cose verso “l’ipernaturale”. E’ questo senso autentico delle cose, il loro lato nascosto dove emergono luce e colore, a caratterizzare la mostra a lui dedicata Meraviglia ed Estasi negli spazi della Chiesa monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino (PG), aperta dallo scorso aprile e prorogata fino al 6 gennaio 2019 per il grande successo di pubblico e critica.

Luciano Ventrone Mosaico

Curata da Vittorio Sgarbi e Cesare Biasini Selvaggi e promossa dal Polo Museale di Gualdo Tadino, la mostra organizzata dall’Associazione Archivi Ventrone, propone un percorso  dove le nature morte di Luciano Ventrone catturano l’interesse dei visitatori per la forza evocativa con cui viene restituito l’universo delle emozioni a partire da rappresentazioni di fiori, frutta e oggetti in posa che proiettano verso percezioni volte oltre i sensi quasi ad avvertire l’ ipernaturale.

Ad accomunare le opere in mostra, realizzate grazie ad una tecnica senza imperfezioni, che riesce a superare i limiti della fotografia e della pittura, sconfinando in esiti da illusionista, è l’interazione tra luce, forma e colore a suggerire rappresentazioni scenografiche suggestive dalla forte spettacolarità tali da coinvolgere occhio e mente in un’armonia di stupore e estasi. Delle nature morte Ventrone restituisce l’intrinseca bellezza, la plasticità delle forme, il fascino nascosto esaltato dai riflessi delle luci su superfici ora concave e convesse dove si incontrano e accostano diverse gamme di colori caldi e intensi, opachi e vivaci. Emergono ricordi, nostalgie, attese, guardando al tempo che passa tra sogni e speranze dove affiorano vanità e fragilità per ritrovare se stessi nel mosaico di emozioni che accompagnano la vita.

Luciano Ventrone Viaggiatori

Tra le opere appartenenti alla stagione più recente del Maestro, tutti inediti tranne il monumentale “Mosaico” (2011), di 3 x 3 metri, raffigurante una melagrana spaccata, esposto nel Padiglione Italia della 54^ edizione della Biennale di Venezia, vanno citati: “Accordi Naturali”, “Antichi sapori” (2011/2017), “Approdo” (2010/2018) e  i due inediti paesaggi: “Silvi Marina” (2013/2017) e “I racconti del vento” (2006), rispettivamente una marina e un deserto (soggetto eseguito solo in quattro versioni).

Queste ultime sono vere e proprie istantanee di luce e colore, dove il sole sostituisce la fredda e artificiale luminosità elettrica delle nature morte riflettendo quella luce calda che vena d’avorio il mare Adriatico nei pomeriggi d’agosto, così come le dune di sabbia della Libia.

Luciano Ventrone Il filo di perle

E poi anche due rari nudi femminili, un momento di riflessione fisico sulla bellezza spirituale del corpo femminile, sulla sua splendida plasticità come “Il filo di perle”(2010/2018) e “Intimi momenti” .

Sono immagini vive, pulsanti, che sembrano uscire dal dipinto. Immagini modernissime, che richiamano da un lato i prodigi ottici di Caravaggio, dall’altro gli effetti da realtà virtuale della trilogia cinematografica di Matrix. Il Catalogo è edito da Carlo Cambi Editore.

Tatsiana Naumcic Dubbio

Entro questo percorso espositivo debutta l’ultima allieva di Luciano Ventrone: Tatsiana Naumcic (Minsk, Bielorussia,1980) con una sezione di opere scelte dal ciclo “Dio sta nei dettagli” dove è possibile ammirare i parallelismi tecnici con il suo maestro, definito da Federico Zeriil Caravaggio del XX secolo”. Eseguiti gli studi artistici nella sua città natale Minsk, Tatsiana Naumcic attualmente lavora e vive a Roma affiancando nella pittura il suo mentore dal 2016. Dolcezza e ricerca della perfezione sono caratteristiche insite nella sua pittura come sottolineato nel catalogo a lei dedicato.

Le nature morte riferite alle opere presenti a Guado Tadino sono al centro dello speciale libro di didattica “Mangiare con gli occhi! I segreti di frutta, ortaggi e fiori nelle opere d’arte di Gualdo Tadino”  a cura di Cesare Biasini Selvaggi (Carlo Cambi editore).

Sia questo libro sia il catalogo dell’allieva di Ventrone sono promossi dall’Associazione Archivi Ventrone. Il libro-gioco, ideato e destinato a bambini di età compresa tra i 6 ed i 10 anni, prevede un’originale “caccia alla natura morta” guidata dallo stesso maestro Ventrone, complici le coinvolgenti illustrazioni di Paolo Marabotto. Esso suggerisce una vera e propria “indagine” sulla simbologia delle nature morte presenti nelle collezioni museali d’arte del comune umbro, a partire da quella che appare nel famoso capolavoro l’”Albero di Jesse” (1497) di Matteo da Gualdo, presso la Pinacoteca. L’opera presenta sulla parte alta dell’albero da cui” fiorirà” il Messia, la figura del Padre con le braccia aperte in segno di accoglienza e la figura della Vergine Maria a mani giunte che rappresenta non solo la storia di Israele, ma anche dell’umanità. Della Vergine viene evidenziata anche la storia personale con le figure dei suoi genitori Gioacchino ed Anna. Nella parte centrale vi sono diverse coppie di personaggi biblici, progenitori della Madonna, mentre nella parte inferiore è Adamo raffigurato come radice dell’albero genealogico di Maria. Il Messia rappresentato nel suo fiorire dall’albero è figlio di Adamo, di Israele.

Silvana LAZZARINO Gualdo Tadino dicembre 2018

LUCIANO VENTRONE

MERAVIGLIA ED ESTASI

Con una sezione dedicata a Tatsiana Naumcic dal 17 novembre 2018 al 6 gennaio 2019

a cura di Vittorio Sgarbi e Cesare Biasini Selvaggi

Chiesa monumentale di San Francesco, Corso Italia, Gualdo Tadino (Perugia) Orari: da martedì a domenica 10.00 – 13.00; 15.00 – 19.00. Prorogata al 6 gennaio 2019. Per informazioni: tel. 075. 9142445