“Self- Portrait/ Autoritratto”: l’opera di Paolo Canevari in mostra a Londra alla Cardi Gallery

di Silvana LAZZARINO

Percorsi emotivi per ridisegnare nuove realtà

Self- Portrait/ Autoritratto”, una denuncia contro i mali della società di oggi schiacciata da odio e guerre per la sete di potere e conquista.

Al momento essendo l’esposizione chiusa per disposizioni governative, vi proponiamo un articolo e un video Tour.

“Un’opera d’arte è importante, lo è in modo profondo, quando non si chiude in una struttura a senso unico – ideologica o tecnica – ma apre molteplici prospettive allo spettatore, allargandone il pensiero.”

Con queste parole l’artista Paolo Canevari suggerisce le molteplici possibilità offerte dai lavori realizzati dagli artisti nel loro divenire occasione per guardare al proprio sentire evocando ricordi, pensieri dimenticati, sogni e desideri inespressi con al centro un vibrare di emozioni per ascoltarsi e ascoltare con altra prospettiva il proprio essere in rapporto alla realtà esterna.

Canevari, Angel, 1998, tyre, 17th century gilded wood 70 x 70 x 20 cm, 27 1/2 x 27 1/2 x 7 7/8 in

L’artista mette sempre qualcosa di sé nel suo lavoro: sia che esso faccia riferimento a contesti umani e sociali, sia che tratti realtà legate all’ambiente e alle sue trasformazioni, restituendo al fruitore uno spunto per ripensare a quanto accade intorno a lui, al proprio vissuto e a come vorrebbe il futuro. L’arte offre spunti di riflessione, tracciando un sentiero attraverso cui andare verso l’invisibile, verso quel che non sempre è subito manifesto e diventa anche un modo per denunciare fatti e situazioni considerati dannosi per la società.

Attraverso l’uso di diversi linguaggi dalla pittura alla scultura, dal film all’animazione, fino alla performance, Paolo Canevari (Roma 1963) nell’affrontare tematiche e questioni di carattere filosofico e politico di grande spessore, ha utilizzato un linguaggio ironico e provocatorio destando interesse nel panorama contemporaneo anche per l’uso di simboli, icone e forme provenienti da culture diverse rimandando al loro vero significato e al loro legame con i dogmi e le altre forme di potere. Attivo a Roma dove vive e lavora, per molti anni è vissuto negli Stati Uniti conquistando la scena artistica di New York in particolare interessandosi anche alle ricerche della moda (Louis Vuitton e Wearable Art Projects) volendo esplorare e sperimentare diverse soluzioni da applicare all’arte.

Paolo Canevari, Autoritratto, Self-portrait, 1998, tyre, switchblade knife; dia 68 cm, 13 cm. dia 26 3/4, 5 1/8 in Ed 1/3

Da segnalare la mostra a lui dedicata presso la Cardi Gallery a Londa nel quartiere Mayfair  (22 Grafton Street, London W1S 4EX ) “Self-Portrait/Autoritratto” momentaneamente chiusa a causa delle disposizioni governative, ma fruibile prima della riapertura grazie al video tour presente alla fine di questo testo.

Noto per aver trasformato materiali e icone di tutti i giorni in sculture di grandi dimensioni, fondendo anche materiali industriali come ad esempio gomma sintetica, olio e materiali di scarto, Canevari per questa grande esposizione personale Self-portrait / Autoritratto presenta trenta opere tra sculture, disegni e installazioni che procedono dalle famose sculture in gomma degli anni Novanta fino alla serie più recente dei Monuments of the Memory: Landscape and Constellations.

Paolo Canevari Paesaggio, from the series Monuments of the Memory, 2019 Exhaust oil on paper, gilded artist frame 75 x 90.5 x 4 cm; 29 1/2 x 35 5/8 x 1 5/8

Attraverso un percorso creativo e intenso, l’artista rivela la sua visione del mondo in cui oltre a sottolineare la necessità da parte dell’uomo di soffermarsi a pensare al significato di questa esistenza a partire da una riflessione interiore, intende denunciare i mali della società di oggi sempre più proiettata verso il declino nel suo smarrire quei valori fondamentali per vivere nel rispetto e nell’integrazione delle diversità.

Tra ironia e inquietudine, spietatezza e impotenza, nelle sue opere sono evidenti i segni della violenza e del dramma che sempre più avvolge l’umanità schiava del potere e del dominio che genera guerre e ancora guerre in nome del dio denaro o di un ideale religioso.  L’arte per Canevari è un mezzo creativo al servizio della società, per raccontare il suo processo di evoluzione e involuzione, le sue luci e le sue ombre, le sue verità e bugie.

Paolo Canevari, J.M.B, 2007, Enamel paint on aluminum, each element 310 x 75 cm, 122 1/8 x 29 1/2 in

Egli afferma come l’arte sia “una forza democratica e progressista, idealmente al servizio della società, non dei poteri forti”. E ancora come essa possa diventare “uno strumento per instaurare un dialogo con lo spettatore e stimolare la sua reazione”, Se da un alto vi è l’idea di denunciare la società globale e consumistica, dall’altra emerge l’intento di “elevale il livello di percezione morale ed etica del mondo”, con il fine di creare nuova consapevolezza denunciando situazioni legate ad aspetti e questioni religiose, sociali e inerenti all’ecologia.

Canevari ha preso parte ad importanti mostre presso istituzioni in tutto il mondo come la National Gallery; il MACRO, Roma; il MART, Rovereto; il Museion, Bolzano; The Drawing Center, PS1 Contemporary Art Center e il MoMA, New York; e poi IMMA, Dublino; KW, Berlino e Parkview Green Contemporary Art Museum, Pechino. Inoltre è stato invitato a partecipare a diverse biennali internazionali tra cui citiamo: la Biennale di Liverpool 2004, la Whitney Biennale (2006), la 52a Esposizione Internazionale alla Biennale di Venezia (2007). Le sue opere sono presenti presso prestigiose collezioni museali internazionali come quelle del MoMA di New York, della Fondation Louis Vuitton pour la Creation di Parigi, del MACRO di Roma e del MART di Rovereto.

Ad accompagnare la mostra è il catalogo contenente un omaggio a Canevari scritto da Andrea Camilleri, un testo critico di Robert Storr; un’intervista all’artista iraniana Shirin Neshat specializzata in fotografia e videoarte la cui attenzione è rivolta in modo particolare alla condizione della donna nel suo paese. Alla riapertura della mostra si prevedono una serie di conferenze con gli artisti e visite guidate.

Promotore del lavoro di artisti italiani contemporanei Renato Cardi fondatore a Milano della Galleria Cardi nel 1972, oltre a creare una prestigiosa collezione con opere che procedono dall’Arte Povera allo Spazialismo, è stato promotore e sostenitore dello sviluppo critico di diversi artisti, molti dei quali devono proprio a lui l’avvio della loro carriera. A seguire le sue orme è il figlio Nicolò Cardi che ha portato la Galleria a diventare un punto di riferimento importante nella formazione del panorama culturale a Milano e all’estero. Essa  è specializzata in particolare nell’Arte Moderna italiana, del Dopoguerra e Contemporanea con specifica attenzione all’ Arte Povera, Minimalismo e Zero Group.

A Londra nel 2015 è stata fondata la prima sede estera della Galleria nel quartiere Mayfair, situata in una magnifica residenza georgiana del XVII secolo su Grafton Street. In entrambe le sedi vengono ospitate mostre di qualità museale corredate da un catalogo accademico o una monografia dell’artista spesso con testi dei più autorevoli critici attuali tra cui: Germano Celant, Francesco Bonami e Achille Bonito Oliva.

Queste le parole del direttore Nicolò Cardi:

“Cardi Gallery crede che l’arte e la cultura siano fondamentali per una società sana e un raggio di speranza in questi tempi tragici. Sono più che lieto di portare a Londra queste incredibili opere di Paolo Canevari, aprendo un appassionante stagione espositiva per la galleria“.

Silvana LAZZARINO   Roma 14 marzo 2021

Qui il Video Tour della mostra per il quale si ringrazia la Cardi Gallery di Londra

http://VIDEO TOUR

 Paolo Canevari

“Self- Portrait/ Autoritratto”

Cardi Gallery; 22 Grafton Street | London W1S 4EX

Orari: dal lunedì al venerdì 10,00-18,00; sabato dalle 11,00 alle 17,00; fino al 17 aprile 2021