Per l’Arena di Verona una estate nel segno delle grandi opere liriche e dei grandi interpreti

di Claudio LISTANTI

Presentato il cartellone del Verona Opera Festival, 98ma edizione della prestigiosa stagione lirica estiva. 

Grandi titoli e interpreti di rilievo per un cartellone concepito nel pieno rispetto delle misure anti-covid. Per l’inaugurazione del 19 giugno previsto il ritorno sul podio areniano di Riccardo Muti con Aida capolavoro del quale si celebrano quest’anno i 150 anni dalla prima rappresentazione.

Fig. 1 Un particolare dell’esterno dell’Arena di Verona © EnneviFoto

È una stagione lirica di grande interesse quella organizzata dall’Arena di Verona per la 98^ edizione del Verona Opera Festival, la rassegna estiva più famosa al mondo tra gli appassionati dell’opera lirica.

Guidata da Cecilia Gasdia che ricopre la doppia carica di sovrintendente e direttore artistico, anche per la prossima estate è riuscita a porre in essere un programma che abbina grandi capolavori a grandi voci della lirica di oggi. Un programma che tiene in considerazione le norme anti-covid per ottenere la massima sicurezza per tutti gli interpreti e per il pubblico che converrà sugli spalti del celebre anfiteatro di stile romano.

Fig. 2 Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico dell’Arena di Verona durante la presentazione della stagione 2021 © EnneviFoto

Per ottenere ciò il palco tornerà nella sua posizione originaria e saranno introdotte nuove tecnologie rappresentative che rinnoveranno la tradizione dello stile degli storici allestimenti che hanno reso famosi nel mondo gli spettacoli areniani.

La proposta di questo programma è da intendersi come un augurio per la pronta ripresa, non solo degli spettacoli lirici, ma di tutte le altre manifestazioni dal vivo ed in presenza che alimentano il motore che genera cultura e conoscenza per ognuno di noi.

Per spiegare meglio questo concetto citiamo le significative parole della stessa Gasdia:

Il primo pensiero di questi ultimi, difficilissimi 13 mesi è stata la tutela della cultura, della musica, dell’arte, del Teatro, dell’immagine dell’Arena nel mondo e del lavoro, sia dei dipendenti di Fondazione Arena che della grande comunità di artisti, liberi professionisti, che sono il più grande patrimonio di ogni teatro nel mondo. Ho sentito la responsabilità di dare vita a stagioni artistiche che conferissero altrettanto pregio al tocco e all’impronta areniana, nonostante le mille difficoltà, per traghettare verso il futuro un patrimonio di stima e prestigio integri. Poi, la responsabilità verso il tessuto economico cittadino, che da veronese non posso che avere sempre in cima ad ogni mia considerazione: la città ci guarda, ci aspetta e noi di Fondazione Arena lo sappiamo. Mai come quest’anno essere Sovrintendente ha significato per me essere “nocchiero” di una comunità locale e internazionale allo stesso tempo, includendo in questo pensiero anche i tanti spettatori che da tutto il mondo ci hanno dato fiducia continuando ad acquistare biglietti, nonostante le forti incertezze mondiali. Mai come quest’anno chi fa il mestiere bellissimo di operatore culturale è stato chiamato a ragionare prima in modo etico, poi strategico. Fondazione Arena di Verona ha ragionato in modo etico, con gioia e convinzione, perché le azioni a sostegno del nostro patrimonio culturale e del nostro ruolo internazionale quest’anno si misureranno sul palcoscenico della storia. E, per citare Chateaubriand, dobbiamo porci nella prospettiva di posteri di noi stessi.

Il programma in sintesi

Fig. 3 Il direttore Riccardo Muti © Todd Rosenberg Photography

L’inaugurazione della 98ma stagione estiva è prevista per il 19 giugno prossimo con un avvenimento musicale di notevole interesse. Torna sul podio dell’Arena, dopo 41 anni, Riccardo Muti, uno dei direttori più celebrati di oggi che dirigerà una esecuzione in forma oratoriale (con replica il 22 giugno) di Aida di Giuseppe Verdi, opera tra le più popolari al mondo che proprio quest’anno compie 150 anni di vita dopo la prima assoluta del Cairo avvenuta il 24 dicembre del 1871. Alla guida dell’Orchestra dell’Arena di Verona e del Coro diretto da Vito Lombardi, Muti avrà a disposizione una valida compagnia di canto formata da Michele Pertusi Il Re, Anita Rachvelishvili Amneris, Sonya Yoncheva Aida, Francesco Meli Radamès, Riccardo Zanellato Ramfis, Ambrogio Maestri Amonasro, Riccardo Rados Un messaggero e Benedetta Torre Sacerdotessa.

Fig. 4 Il progetto scenico per Aida. Verona Opera Festival 2021

A partire dal 25 giugno Aida, incontrastata regina delle rappresentazioni liriche all’aperto, sarà rappresentata anche in forma scenica con l’allestimento curato da Michele Olcese che quest’anno dirigerà metterà in scena tutti i titoli in cartellone. Per il capolavoro verdiano sono previste ulteriori 10 repliche (1,9,15,21 luglio – 4,8,12,21,27 agosto e 4 settembre come chiusura del festival).

Sul podio si alterneranno Diego Matheuz e Daniel Oren con una cospicua compagnia di canto che prevede almeno tre o quattro cantanti per ogni personaggio, impossibile da sintetizzare. A titolo di esempio citiamo che nelle varie recite ci saranno nomi come Anita Rachvelishvili Amneris, María José Siri Aida, Jorge de Leòn Radames, Luca Salsi Amonasro, e Michele Pertusi Ramfis.

Fig. 5 Il soprano Lisette Oropesa protagonista de La Traviata © EnneviFoto

Quello di Giuseppe Verdi è un nome ricorrente all’interno della 98^ stagione lirica estiva dell’Arena di Verona, per un omaggio al nostro grande musicista per ricordare i 120 anni dalla scomparsa.

I titoli verdiani previsti, oltre a Aida, sono Nabucco (3, 17, 24 luglio – 6, 13, 20, 26 agosto e 1 settembre) direttore Daniel Oren e tra gli interpreti la presenza di Anna Pirozzi nel ruolo di Abigaille. La traviata diretta da Francesco Ivan Ciampa (10, 16, 23 luglio – 7, 19 agosto e 2 settembre) nella quale in alcune recite si potrà ascoltare la Violetta di Lisette Oropesa.

Poi un’attesa Turandot di Giacomo Puccini (29 luglio – 1, 5, 28 agosto e 3 settembre) direttori Jader Bignamini e Francesco Ivan Ciampa ed una compagnia di canto che presenta, in alcune recite, Anna Netrebko come Turandot.

Fig. 6 Il progetto scenico per Turandot. Verona Opera Festival 2021

Ci sarà anche l’ormai inusuale binomio Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (25 giugno – 2, 22, 31 luglio – 14 agosto) diretto da Marco Armiliato. Tra i cantanti segnaliamo i nomi di Ekaterina Semenchuk Santuzza, Murat Karahan Turiddu, Marina Rebeka Nedda.

Le recite avranno inizio alle ore 21 nei mesi di giugno e luglio e alle 20,45 ad agosto e settembre.

Sono previsti anche una serie di Gala molto interessanti dei quali, però, non si conoscono ancora i dettagli.

Il 18 luglio alle ore 21.30 la Messa da Requiem di Verdi affidata alla bacchetta di Speranza Scappucci un evento che accresce l’importanza del ricordo del grande musicista a 120 anni dalla scomparsa.

Il 30 luglio alle ore 21.30 Domingo Opera Night. Il 3 agosto alle ore 21.15 Roberto Bolle and Friends. Il 17 agosto alle ore 21.30 Jonas Kaufmann- Gala Event con la direzione di Jochen Rieder ed il contributo di Martina Serafin. Infine il 22 agosto alle ore 21.30 una esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven.

Per tutte e le informazioni su interpreti, compagnie di canto, prenotazioni e biglietti è indispensabile connettersi con  http://www.arena.it

Claudio LISTANTI    Roma 14 marzo 2021