A Milano il futuro guarda all’arte. Un’area industriale dismessa per “Inside Out”, un progetto visionario.

di Eleonora PERSICHETTI

INSIDE OUT: un cantiere in trasformazione per una grande opera d’arte collettiva

Un cantiere in trasformazione, quello di BASE, e il progetto di un artista francese, JR, creano la scena per una grande opera d’arte collettiva.

Da storico stabilimento di produzione industriale a nuovo fulcro delle industrie creative in trasformazione.  Dal prossimo 14 novembre il cantiere dell’ex Ansaldo – che vedrà il progetto BASE raddoppiare fino a 12.000 mq nel 2018 – diventa la scena di una gigantesca opera d’arte collettiva, nata dall’incontro con il progetto di arte partecipativa più vasto al mondo, INSIDE OUT, promosso dall’artivista francese JR con TED.

Saranno circa 150 le gigantografie che andranno a invadere il cantiere in divenire di BASE, con i ritratti di ex-operaie, operai e impiegati che lavoravano in fabbrica affiancati ai volti dei professionisti delle industrie culturali e creative che caratterizzano la nuova vita degli spazi di via Bergognone. Altre gigantografie saranno affisse all’esterno dell’edificio, sulla facciata che dà sul cortile, in un’installazione che rimarrà esposta fino al prossimo marzo.

Un progetto, quello di INSIDE OUT, vincitore del TED Prize nel 2011, che per BASE si fa portatore di un duplice messaggio: da un lato, il racconto di una straordinaria trasformazione avvenuta in questi anni, che riflette una Milano in grande fermento e cambiamento, e, dall’altro, una chiamata a raccolta verso chi, di questa Milano, si sente parte, per partecipare al futuro di BASE, luogo per vocazione aperto alla città, anche attraverso le possibilità offerte dall’art bonus.

“Molti uomini e donne cresciuti nella Milano manifatturiera del passato sono lontani dalle nuove industrie dematerializzate del terziario avanzato, del design, delle imprese culturali e creative, dalla Milano degli showroom, dei freelance e delle nuove forme di lavoro e di manifattura. Allo stesso tempo, le nuove generazioni spesso non hanno avuto la possibilità di conoscere il valore del passato manifatturiero di Milano e il patrimonio diffuso di know how accumulato sotto forma di cultura diffusa del fabbricare, montare, costruire, progettare oggetti e macchine. Con questo progetto vogliamo facilitare il dialogo tra generazioni, invitare i milanesi ad abbracciare il cambiamento e le trasformazioni produttive della città, richiamare la collettività a sostenere il nostro progetto e a partecipare in prima persona”, questo il messaggio di BASE.

L’installazione vuole raccontare il processo di rigenerazione urbana e delle persone che ci sono dietro; esaltare la memoria industriale di questo polo industriale dove un tempo si costruivano treni, tram, motori, meccanica pesante e ora si producono manufatti culturali, immagini, suoni, eventi, contenuti, parole, concetti. Con i ritratti degli ex-operai affiancati ai nuovi professionisti delle industrie creative vogliamo dare un volto a questo cambiamento.

Come nasce INSIDE OUT.

JR

Ispirato alle grandi affissioni e all’arte “glue and paper” che caratterizza tutta l’opera di JR, il progetto INSIDE OUT, lanciato alla TED Conference del 2011 a Long Beach – California, vuole offrire a chiunque l’opportunità di mostrare al mondo dei ritratti che comunichino dei messaggi e raccontino delle storie. Con più di 260mila partecipanti in 129 paesi, dal 2011, il progetto ha viaggiato dall’Ecuador al Nepal, dal Messico alla Palestina e ha visto attivi gruppi di azione locale su temi come la diversità, la violenza di genere, i cambiamenti climatici.

Tra i grandi progetti di rigenerazione urbana simbolo della nuova Milano, BASE è un catalizzatore culturale dove si sperimentano nuove forme di produzione culturale e nuovi sistemi di manifattura urbana, all’interno dell’area ex-industriale Ansaldo. Costruito tra 1904 e 1923, il complesso ex-Ansaldo si trova nel cuore di zona Tortona, uno dei primi distretti urbani a configurarsi fin dagli anni ‘90 come “design district”. L’alta densità di showroom e terziario avanzato legato al design d’arredi e alle arti tessili convive fianco a fianco con un quartiere che ha ancora viva la memoria del passato operaio, con una notevole porzione di edilizia convenzionata. La struttura originale del complesso ex-Ansaldo copre 70.000 metri quadrati. Nel 1989 il Comune di Milano acquistò l’area per farne un polo culturale. Oggi il complesso ospita i laboratori del Teatro alla Scala – dove si producono le scenografie e i costumi di scena –  il Museo delle Culture (MUDEC) disegnato da David Chipperfield e BASE Milano, attualmente uno spazio di 6.000 mq dedicato all’innovazione e alla contaminazione culturale tra le arti applicate e performative, la cultura, l’impresa, la tecnologia, il welfare.

Da mercoledì 15 novembre le visite sono aperte al pubblico, in cantiere aperto, con caschetto e torce.

di Eleonora PERSICHETTI    Milano novembre 2017