Martedì 8 ottobre alla Accademia di San Luca, Nicola Grassi (1682-1748) un grande interprete della cultura figurativa veneziana nel volume di Enrico Lucchese (ZeL Edizioni, 2019)

redazione

Martedì 8 ottobre 2019 alle ore 17.30, presso Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, si terrà la presentazione del volume Nicola Grassi (1682-1748) di Enrico Lucchese (ZeL Edizioni, 2019). Introdotti e coordinati da Francesco Moschini, Segretario Generale dell’Accademia Nazionale di San Luca, interverranno Pierluigi Carofano, redattore responsabile della rivista di storia delle arti Valori Tattili, e Riccardo Lattuada, Professore Ordinario dell’ Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Sarà presente l’Autore.

Il volume è la prima sistematica catalogazione della produzione pittorica e grafica di Nicola Grassi,

uno dei maestri del Settecento veneziano, corredata da schede relative alle incisioni tratte da sue invenzioni e ai dipinti da considerare della sua cerchia, di imitatori, di attribuzione erronea.

Il testo si avvale di un denso apparato di tavole che mostra in modo completo il percorso creativo dell’artista. Nel saggio introduttivo, anch’esso riccamente illustrato e con un’appendice documentaria, si approfondiscono i legami con il maestro Nicolò Cassana e il suo ambito artistico e collezionistico, così come sono analizzati gli esordi nella ritrattistica e le prime importanti commissioni. Si chiariscono, inoltre, i rapporti e l’originale posizione di Nicola Grassi nei confronti di colleghi e concorrenti nella prima metà del XVIII secolo: da Rosalba Carriera, Giambattista Tiepolo e Giambattista Piazzetta, ad Antonio Balestra, Giambattista Pittoni, Antonio Pellegrini e Sebastiano Ricci, fino ad Antonio Guardi, Jacopo Amigoni, Jacopo Marieschi.

Un aspetto del pittore finora mai discusso è quello dell’utilizzo di precise fonti visive a stampa, con particolare attenzione alle incisioni degli splendidi disegni di Parmigianino, allora nella collezione veneziana di Anton Maria Zanetti di Girolamo. Affascinato pure dalla fortuna settecentesca di Paolo Veronese e del Secolo d’oro della pittura veneziana, Nicola visse e operò nella città di San Marco, realizzando dipinti per la natia Carnia e il Friuli, per gli altri territori della Serenissima (dalla Lombardia alla Dalmazia) e per l’estero (dalla Svezia alla Germania fino al feudo Odescalchi in Vojvodina).

La lettura del volume, agevolata dagli indici dei nomi, dei luoghi e delle opere di Nicola Grassi, restituisce il profilo di un osservatore e interprete dei principali fatti artistici della sua epoca, voce originale di quel concerto, magnifico, che fu la civiltà figurativa di Venezia.