Lisa Bernardini e Marina Rossi insieme a Catania nella cornice del Med PhotoFest ed. 2021 con la mostra “Tempus Fugit”

di Silvana LAZZARINO

Allieve del Maestro di fama internazionale Franco Fontana con il quale hanno esposto in giro per l’Italia nelle collettiveQuelli di Franco Fontana“, Lisa Bernardini e Marina Rossi attraverso i loro scatti che si legano a diversi aspetti del vivere quotidiano in cui ritrovare un nuovo ascolto di sé e di quanto intorno, restituiscono una profonda riflessione sul passare del tempo nella sua continuità e ciclicità, sul desiderio di liberà e rinascita impressi nella storia dell’uomo attraverso i secoli e negli spazi e luoghi della natura.

Marina Rossi e Vittorio Graziano

Le due fotografe affermate a livello nazionale e dalla grande capacità comunicativa che devono molto al percorso con la Scuola di Franco Fontana, pur procedendo ciascuna con un proprio tratto identificativo, sono protagoniste della mostra a quattro mani dal titolo “Tempus Fugit che è stata inaugurata a Catania lo scorso 19 novembre 2021 presso la Galleria di Arte Moderna all’interno della cornice del Med Photo Fest ed. 2021 di cui è Direttore artistico Vittorio Graziano presente per l’occasione.

Pippo Pappalardo e Lisa Bernardini

Per la prima volta le due fotografe Lisa Bernardini (anche giornalista e Presidente dell’Occhio dell’Arte APS) e  Marina Rossi si sono unite per far sposare i propri stili con una importante riflessione allargata e condivisa: il senso filosofico e storico del tempo delle fontane romane (l’oggetto di indagine della Bernardini) ha dialogato con la claustrofobia metropolitana di Marina Rossi. L’umanità vive l’inevitabile scorrere del tempo: le stagioni, gli anni, i decenni i secoli scandiscono il passare dell’esistenza su questo piano dove al giorno segue la notte, alla nascita la morte in una ciclicità che rigenera e trasforma e di questo l’uomo è protagonista nella costante ricerca di senso da ritrovare nel dare voce alla propria autenticità offuscata dalle nubi dei condizionamenti mentali limitanti.

Lisa Bernardini ha ribadito, parlando anche a nome di Marina Rossi, le dichiarazioni rilasciate ad Adnkronos/Labitalia prima dell’apertura della mostra:

Per l’occasione, nelle opere a mia firma dal titolo ‘Pánta rheî’ e nelle opere di Marina Rossi dal titolo ‘Claustrofobico metropolitano’, siamo state ispirate dal movimento perpetuo e incessante delle forze della natura, e con questo lavoro abbiamo voluto spingerci a ricordare che nulla potrà mai interrompere l’ineluttabile avanzare del tempo. Nel mio progetto ‘Pánta rheî’ il divenire, inteso come mutamento, perenne nascere e morire delle cose, è rappresentato in maniera simbolica dall’acqua che scorre nelle pieghe della storia (di Roma e nelle sue fontane, nello specifico), mentre in ‘Claustrofobico metropolitano’ il susseguirsi continuo delle nubi verso mete lontane, ma non identificabili, mette in scena il desiderio illusorio di raggiungere il proprio appagamento interiore“.

Un invito a guardare ad ogni espressione del manifestarsi delle forze della natura da quelle più piccole a quelle più evidenti: l’energia dell’acqua e del vento restituiscono vita e nutrimento, ma talora possono creare distanze. Accanto al movimento dell’acqua che scorre nelle fontane è quello delle nubi spinte dal vento, il cui percorso si perde lungo quella linea dell’orizzonte che trascina con sé il sogno illusorio di raggiungere uno stato di felicità autentica.

La mostra, accompagnata da una pregevole recensione del critico fotografico Enzo Carli, ha visto risuonare nell’aria una melodia composta da Stefano Mainetti, noto compositore e direttore d’orchestra internazionale, che ha gentilmente prestato per l’occasione la sua partitura. La musica impreziosisce il tentativo di ricerca di queste autrici, unendolo con il senso di un tempo musicale: le note sono tratte dal progetto di Mainetti intitolato “Rendering revolution” ; il tutto in un’ottica di contaminazione tra linguaggi diversi che rappresentano una divagazione moderna e avanguardistica che si rivolge al mondo attraverso la lente dell’arte.

Una veduta parziale della mostra Tempus Fugit

Questo festival siciliano incentrato sulla Fotografia d’autore è visto quale appuntamento immancabile sull’Immagine contemporanea, ed è ormai diventato cult nel nostro Paese, con risonanze anche all’estero.

Iniziata il 15 ottobre, la kermesse del Med Photo Fest proseguirà fino al 12 dicembre 2021 a Catania e in altre località della Sicilia orientale, che divengono così protagoniste per amatori ed esperti fotografi da tutta l’Italia, e non solo.  Il tema prescelto nel 2021: Storie di Donne e varia Umanità. In calendario l’eccellenza della fotografia nazionale e internazionale.

Tra inaugurazioni di mostre e visite guidate ancora una volta, nel corso di ben 13 anni, la Sicilia è tornata ad essere centro di Cultura dell’Immagine attraverso proprio il Med Photo Fest di Vittorio Graziano.

Silvana LAZZARINO  Roma 28 novembre 2021

Lisa Bernardini e Marina Rossi

al Med Photo Fest ed. 2021

 con la mostra “Tempus Fugit”

sito di Lisa Bernardini https://lisabernardini.it/; sito di Marina Rossi www.marinarossiphoto.it

Associazione l’Occhio dell’Arte APS di cui è Presidente Lisa Bernardini  www.occhiodellarte.org