Il Museo Ottocento Bologna presenta al pubblico l’opera Giovinezza (1922) di Emma Bonazzi e tre nuove acquisizioni dell’artista

redazione

Mercoledì 6 settembre il Museo Ottocento Bologna esporrà al pubblico il dipinto Giovinezza (1922) di Emma Bonazzi, prestato i mesi scorsi al Mart di Rovereto in occasione della mostra Klimt e l’arte italiana (6 marzo – 27 agosto 2023, da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Beatrice Avanzi). Insieme all’opera verranno presentate tre nuove acquisizioni dell’artista, che saranno raccontate attraverso una serie di visite guidate su prenotazione. Si tratta di tre raffinate scatoline che Bonazzi realizzò per la ditta per la produzione di cioccolata “Perugina” negli anni ’30, di cui fu direttrice artistica per trent’anni. Da settembre le opere andranno quindi ad arricchire le Collezioni del Museo e saranno visibili in maniera permanente all’interno del percorso espositivo.

Dichiara la direttrice e conservatrice del Museo Ottocento Bologna Francesca Sinigaglia

L’artista unica donna in un panorama di uomini, è influenzata dallo stile europeo di Gustav Klimt e di Egon Schiele ed è rappresentata a Museo Ottocento Bologna dall’opera ‘Giovinezza’, esposta alla Fiorentina Primaverile del 1922. La sensuale figura di schiena è immersa in un mosaico di tendaggi e tessuti che ricordano i vetri di murano o i decori di Galileo Chini. Sono felice di poter presentare al pubblico quest’opera insieme a tre nuove acquisizioni dell’artista – prosegue Sinigaglia – e al tempo stesso stupita per il grande numero di persone che in questi mesi ha visitato il Museo Ottocento Bologna, dimostrando amore per l’arte e curiosità sincera nei confronti di un secolo che è ancora tutto da scoprire. I visitatori sono entusiasti sia per la proposta culturale che per le modalità di fruizione, con eventi esclusivi e visite guidate condotte dai tirocinanti dell’Università di Bologna. Il comitato tecnico-scientifico del Museo presto si occuperà di stilare le Regole per le Borse di Studio che verranno conferite a studiosi del periodo. Stiamo inoltre definendo le prossime offerte espositive, che saranno ricche e appassionanti e verranno presentate in occasione della conferenza stampa della mostra “Carlotta Gargalli (1788-1840) e l’eredità di Canova”, che godrà di prestiti di eccellenza, prevista per il 31 ottobre in Confcommercio Ascom”.

Emma Bonazzi (1881-1959) fu attiva come pittrice, illustratrice e disegnatrice di cartelloni pubblicitari. Esponente di spicco del movimento secessionista e in particolare del Decò bolognese, fin dagli esordi fu sensibilmente influenzata dallo stile di Klimt e di Schiele, ma anche dalla maniera del pittore e ceramista Liberty Galileo Chini. Tra le poche donne attive nell’arte, Bonazzi si formò all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove conseguì il diploma nel 1913. Prese parte alla prima Secessione Romana diventandone una figura di spicco, ma sviluppò altresì una sua personale cifra stilistica, caratterizzata da accenti onirico-fiabeschi, che distinsero in modo originale e unico il suo segno all’interno del movimento Liberty e Art Decò. Nel 1916 entrò in contatto con la tipografia Chappuis di Bologna e pubblicò i suoi primi manifesti. Tra il 1925 e il 1940 collaborò come consulente artistica con la storica ditta Perugina (fondata nel 1907), intuendo le esigenze commerciali della committenza e creando e producendo scatole raffinate e confezioni di lusso. Tre di questi esemplari fanno oggi parte delle Collezioni del Museo Ottocento Bologna.

Emma Bonazzi, Scatola in argento con decoro di gentildonna di farfalle, s.d., Museo Ottocento Bologna

Roma  3 Settembre 2023

Museo Ottocento Bologna, via San Michele 4/C Bologna

Orari di apertura: martedì-domenica, 10-19

Ingressi: biglietto intero 10 €, ridotto 7 €

Informazioni e prenotazioni: tel. 051 498 9511 | info@mobologna.it | mobologna.it

Ufficio stampa: Sara Zolla | tel. 346 8457982  press@sarazolla.com