Il “Festival delle Crete Senesi”, grande musica tra l’incanto dell’architettura e dei paesaggi delle Terre di Siena (28 luglio-2 agosto)

di Claudio LISTANTI

Il 28 luglio parte la rassegna guidata da Philippe Herreweghe. Fino al 2 agosto attraenti appuntamenti musicali da Bach ai giorni nostri.

Le Crete Senesi sono tra i posti più incantevoli d’Italia.  Situate nella parte meridionale della provincia di Siena, sono caratteristiche per il loro inusuale paesaggio che vede l’insinuarsi di strade bordate di cipressi tra l’alternanza di calanchi e biancane, gruppi di querce, floride campagne, colline brulle e ondulate, che ospitano borghi e cittadine di grande fascino e architetture raffinate, tra le quali troneggiano le mura dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.

Fig 1 Il direttore Philippe Herreweghe responsabile artistico del Festival delle Crete Senesi

In questa sorta di piccolo paradiso, dove bellezze naturali ed artistiche si fondono alla perfezione, nel 2001, il musicista e direttore d’orchestra, Philippe Herreweghe (fig 1) insieme ad alcuni musicisti del Collegium Vocale Gent ed amici mecenati fra cui il presidente onorario Carol van Wonterghem, ha fondato l’Accademia delle Crete Senesi, con lo scopo di organizzare una stagione musicale breve ma intensa, per offrire ai musicisti  partecipanti ed al pubblico uno spazio che riesce a fondere creatività, ispirazione e convivialità.   Dal 2007 il festival è organizzato dal Collegium Vocale Gent ed Herreweghe ricopre la carica di direttore artistico.

La peculiarità del Festival delle Crete Senesi è quella di utilizzare luoghi ‘magici’ che riescono ad ottenere la giusta concentrazione per la completa e profonda fruizione delle musiche proposte. Anche quest’anno tre sono le ‘spettacolari’ cornici individuate nella zona.

Fig 2 Veduta esterna della parte absidale della Pieve di Santo Stefano a Castelmuzio

Si parte con la Pieve romanica di Castelmuzio dedicata a Santo Stefano, patrono della cittadina, costruita nel Medioevo, intorno al 1285, ed alla quale nel XVI secolo fu aggiunto il campaniletto a vela e nel ‘700 l’altare maggiore di stile barocco. (Fig. 2)

Poi la chiesa di San Francesco ad Asciano, dalle origini individuate nel XIII secolo, elemento comprovato dalla presenza, sulle pareti della navata e della cappella centrale, di affreschi della seconda metà del Duecento, che narrano episodi della vita di Cristo e di San Francesco (Fig 3).

Fig 3 Interno della Chiesa di San Francesco ad Asciano

La chiesa subì notevoli ristrutturazioni risalenti al XVII ed al XVIII secolo quando furono eretti gli altari barocchi, chiuse le nicchie affrescate all’inizio del Quattrocento e imbiancate buona parte delle pitture murali, quasi tutte risalenti al XIV secolo. Fortunatamente verso la fine dello scorso secolo un restauro appropriato ci ha restituito le tele delle pitture parietali.

Il terzo luogo ‘magico’ è il Monastero di Sant’Anna in Camprena, ex complesso monastico olivetano situato sul territorio del comune di Pienza. Il complesso monastico di Sant’Anna in Camprena, la cui costruzione iniziò nel XV secolo è formato dalla chiesa abbaziale, dal monastero ad essa adiacente e dal piccolo cimitero, posto alle spalle della chiesa. Di grande rilievo artistico ciò che è conservato nel Refettorio, uno splendido il ciclo di affreschi, datati 1503, dipinti da Antonio Bazzi detto Il Sodoma (Figg 4, 5). Il luogo è giunto ad avere risonanza internazionale in quanto proprio qui furono girate alcune tra le più celebri scene del film “Il Paziente Inglese“ che nel 1997 fu vincitore di ben 9 Premi Oscar, opera del regista italo-americano Anthony Minghella.

Fig 4 Il ciclo di affreschi del Sodoma presso il Refettorio dell’Abbazia di Sant’Anna in Camprena (parete d’ingresso)
Fig 5 Il ciclo di affreschi del Sodoma presso il Refettorio dell’Abbazia di Sant’Anna in Camprena (parete di fondo)

Il Festival delle Crete Senesi, tradizionalmente, ha una durata di una settimana e si svolge nel periodo estivo tra la fine luglio l’inizio di agosto. L’edizione di quest’anno è compresa tra i giorni di domenica 28 luglio e di venerdì 2 agosto e presenta una serie di proposte musicali di grande interesse con opere che spaziano da Bach ai giorni nostri.

Fig 6 Interno della Chiesa di Sant’Anna in Camprena

Ogni giorno è previsto più di un concerto, fatto che rende il programma di notevole ricchezza. Tra tutti gli appuntamenti da segnalare particolarmente sono i due concerti diretti dal direttore artistico Philippe Herreweghe ed entrambi previsti presso la Chiesa di Sant’Anna in Camprena (Fig. 6) nei giorni di martedì 30 luglio alle 22,30 e di venerdì 2 agosto alle ore 20,00 come gran finale del Festival.

L’estremo interesse per questi due concerti risiede nel fatto che sono entrambi dedicati Heinrich Schütz, (Fig. 7) musicista la cui poetica musicale stimola la sensibilità artistica ed esecutiva di Herreweghe. Le composizioni di Schütz sono di raro ascolto per il pubblico italiano; nella loro struttura emerge con una certa forza l’influenza che ebbe in lui Giovanni Gabrieli, suo fondamentale maestro, come evidenti sono le influenze della grandiosità delle architetture corali della Scuola veneziana e di Claudio Monteverdi.

Fig 7 Il musicista Heinrich Schütz in una immagine d’epoca

Ad esse si uniscono le esperienze musicali della musica fiamminga per un incontro di stili che contribuirono alla formazione della sua poetica, dove austerità e semplicità ne sono le caratteristiche fondamentali che influenzarono anche la scuola musicale tedesca.  Insieme al Collegium Vocale Gent, Herreweghe (Fig. 8) eseguirà, qui al Festival delle Crete Senesi 2019, la prima opera musicale di Schütz, Il primo libro de madrigali scritto a Venezia nel 1611 (30 luglio) ed un estratto dai Psalmen Davids, opera concepita a Dresda nel 1619, per il concerto di chiusura del 2 agosto.

Fig 8 Il Collegium Vocale Gent assieme al direttore Philippe Herreweghe

Il Festival partirà il 28 luglio ad Asciano con una Opening Night che inizierà alle 18 e terminerà dopo la mezzanotte con un programma poliedrico che prevede le Suites di Telemann (Ensemble Masques – Olivier Fortin), Songs di Rachmaninov e contemporanei (Eleanor Lyons, soprano e S.Solovev, piano), opere di J.Ciconia (Mala Punica – Pedro Memelsdorff) e opere di Rota (Philippe Thuriot, accordion)

Nel resto del programma (per conoscerne a fondo il dettaglio è indispensabile connettersi al sito http://www.collegiumvocalecretesenesi.com, ) ci sono straordinarie proposte musicali delle quali segnaliamo, ma a solo a titolo di esempio per la poliedricità dei contenuti ed per la impossibilità di evidenziarle tutte, i due concerti dedicati alle improvvisazioni di Philippe Thuriot (Lunedì 29/7 e giovedì 1 agosto-Asciano ore 23,30), il Sestetto per Archi di Brahms No. 1 op.18 (Membri del Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam-Asciano 2 agosto ore 12), il Quartetto d’archi n. 12 in mi bemolle maggiore, op. 127 di Beethoven (Edding Quartet-Castelmuzio martedì 30/7 ore 12) e il Quartetto per archi n. 16 in mi bemolle maggiore, K 428 di Mozart (Edding Quartet-Asciano mercoledì 31/7 ore 23.30).

Claudio LISTANTI     Roma   luglio 2019

Festival delle Crete Senesi

Edizione 2019

28 luglio – 2 agosto 2019. Asciano, Castelmuzio, Sant’Anna in Camprena (Pienza)

www.collegiumvocalecretesenesi.com