Il fascino di Roma, dell’Antico e dell’arte italiana nella vita scientifica e collezionistica degli ultimi conti Lanckoroński.

di Jerzy MIZIOLEK

Il mio cuore appartiene a quella striscia di terra che va dall’Adriatico al Tirreno. Posso far mie le parole di Robert Browning: `Open my heart and you will see/Engraved inside Italy’.

Karol Lanckoroński

Per l’inaugurazione delle attività del nuovo Istituto/Centro Interdisciplinare dell’Università di Varsavia a Roma, si è tenuto nei giorni 5-7 di dicembre del 2022 un convegno internazionale dedicato agli ultimi rappresentanti della famiglia aristocratica polacca dei Lanckoroński, che ebbero numerossimi legami con l’Italia.

Il convegno si è incentrato sull’attività scientifica e culturale di Karol Lanckoroński (1848-1933) e della figlia Karolina (1898-2002), ben ambientata a Vienna, Leopoli e Roma, che si distinsero per la loro profonda passione per la Città Eterna e la cultura italiana.

Gli scritti del conte Lanckoroński sono il risultato della sua attività di archeologo, collezionista, viaggiatore e storico dell’arte.

Particolarmente importanti sono le sue pubblicazioni sulle antiche città di Panfilia e Pisidia (odierna Turchia), sulla cattedrale di Aquileia, e sulla pittura italiana del Rinascimento, in particolare quella degli arredi domestici, cioè i cassoni nuziali e le spalliere. Inoltre spiccano i suoi diari dei numerosi viaggi, compreso il giro intorno al mondo.

Karol Lanckoronski

Il Conte descrisse in alcuni suoi scritti, particolarmente nel Diaro del 1875, Roma e i suoi monumenti, le collezioni  d’arte, gli scavi archeologici, ecc. In più nell’ultimo quarto dell’Ottocento il Lanckoroński raccolse una delle più grandi collezioni d’arte a Vienna. Fece inoltre  una grandiosa fototeca composta da circa 70 mila fotografie delle opere d’arte.

La figlia Karolina Lanckorońska, docente dell’Universita’ di Leopoli, illustre storica dell’arte e mecenate, che visse a Roma gran parte della sua vita ed è sepolta nel cimitero del Verano, dedicò tra l’altro importanti studi ai capolavori di Michelangelo (tra cui il Bacco, il Davide, il Giudizio Universale, gli affreschi nella Cappella Paolina). Grande importanza ebbero i suoi scritti sui capolavori di Tintoretto a Venezia (Il Giudizio Universale e Il Paradiso), sulla decorazione pittorica delle Logge di Raffaello e della chiesa del Gesù di Giovanni Battista Gauli, detto il Baciccio. Le sue opere principali – il dottorato sul Giudizio Universale nella Cappella Sistina (1926) e un grosso lavoro sulle opere tarde di Michelangelo (1939) – rimangono inedite. Al tramonto della sua lunga vita fece il generoso dono alla Polonia della preziosa collezione viennese del suo padre, dal 1994 esposta nei castelli reali di Cracovia e Varsavia.

Il Convegno promosso dall’Università di Varsavia si è tenuto nella Curia Iulia e la Sala Pietro da Cortona, grazie alla generosa collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo, i Musei Capitolini, la Fondazione Caetani, e l’Istituto Nazionale degli Studi Romani.

Tra i partecipanti : dott. Alfonsina Russo e Francesca Ceci (I monumenti del Parco di Colosseo nelle relazioni dei polacchi); prof. Mariusz Mielczarek (Il Conte Lanckoronski sull’isola di Rodos); prof. Dagmara Wielgosz-Rondolino, Jerzy Żelazowski (Le città di Panfilia e Pisidia); dott.ssa Marta Novello, “Karol Lanckoroński e i mosaici della basilica di Aquileia”; dott. Paolo Vedovetto (Gli scavi del Conte Lanckoroński in Aquileia); prof. Jacquiline Musacchio (il collezionismo in Europa e l’America nella fine dell’800), prof. Arnold Nesselrath (Le Logge di Raffaello nelle ricerche di Karolina Lanckorońska), Cristina Acidini (Studi su Michelangelo negli anni Venti e Trenta del ‘900), prof. Marco Bussagli (La Cappella Sistina e la teoria di predestinazione); prof. Alessandro Zuccari (Michelangelo Buonarroti e Caravaggio); dott. Francesco Petrucci (Gli affreschi della chiesa del Gesù nell’interpretazione di Karolina Lanckorońska); prof. Claudio Strinati (Le pitture italiane della collezione Lanckoroński); prof. Mattia Vinco (Il Conte Lanckoroński e la pittura domestica italiana), prof. Gabrielle Fattorini (Il Conte Lanckoroński e Siena); dott. Marco Paoli, “’Giove che dipinge farfalle’ il mistero di un capolavoro della Collezione Lanckoroński”, Giovanna Capitelli (Il Conte Lanckoroński e l’arte dell’Ottocento); dott. Caterina Fiorani (Il Fondo Rzewuski nella Fondazione Caetani); Gaetano Platania (Roma polonica a cavallo del ‘800 e ‘900); prof. Józef Grabski (Istituto Storico Polacco a Roma e le origini dell’ “Artibus et Historiae”), prof. Tomasz Pudłocki (il tema da precisare), dr Ewa Skotniczna e dr Adam Korczyński  (Una raccolta di fotografie del conte Karol Lanckoroński come manifestazione del fascino scientifico  e collezinistico per l’arte e la cultura d’Italia), prof. Krystyna Jaworska (il tema da precisare, ma riguardo le attivita della prof. Lanckorońska dopo la seconda guerra mondiale). Il sottoscritto è intervenuto sui testi inediti della prof.ssa Lanckoroński riguardanti Il Giudizio Universale e le opere tarde di Michelangelo.

Il Convegno ha avuto il patrocinio e patronato del Prof. Przemysław Czarnek, Ministro dell’Istruzione e della Scienza, del Prof. Alojzy Z. Nowak, Rettore dell’Università di Varsavia, e della dott.ssa Anna M. Anders, Ambasciatrice della Polonia in Italia,

Prof. Jerzy Miziołek. Università di Varsavia

In collaborazione con dott.ssa Frrancesca Ceci, Musei Capitolini