Il Duomo di Siena sotto l’effetto – luce; storia cultura creatività in uno spettacolo unico al mondo

redazione

IN LUCEM VENIET. IL PAVIMENTO DEL DUOMO SPLENDE DI NUOVA LUCE

Scopertura straordinaria 2018 27 giugno – 31 luglio; 18 agosto – 28 ottobre

“In lucem veniet”, segnala l’evento che, a partire dalla fine di giugno grazie ad un’ “opera luminosa” creata dall’artista Marco Nereo Revelli, illuminerà la facciata e l’interno della cattedrale dentro un percorso grazie al quale la luce potrà offrire una motivazione nuova al visitatore.

In lucem veniet”, verrà alla luce, sono le parole con cui la Sibilla Cumea, preannunciava l’apparizione del Figlio di Dio come Redentore e portatore della salvezza al genere umano, tornando alla luce della Resurrezione. Esse assumono sensi estesi e mettono in reale relazione l’interno con l’esterno.

La raffigurazione della Cumea, in una delle tarsie del Pavimento del Duomo di Siena – una delle creazioni artistiche capace di attrarre visitatori da tutto il mondo- venne assegnata a Giovanni di Stefano, ma nel Duomo anche altre parole si compongono come un mosaico sia nella facciata che nel prospetto. Nella facciata, le statue, raffiguranti Sibille, Profeti, simboli degli Evangelisti, concepite in origine da Giovanni Pisano, dialogheranno fra loro per annunciare la venuta del Cristo grazie a una vergine ebrea.

A partire dalla fin di giungo, il Pavimento resterà scoperto per la visita al pubblico nei periodi di tempo sopra indicati, ma con una nuova modalità di lettura che illumina le tarsie del tappeto marmoreo con inediti effetti cromatici.

Non è tuttavia un’impressione soltanto estetica a rendere il Pavimento un unicum, ma anche i motivi filosofici e spirituali che sottendono alle immagini rappresentate che appaiono quasi come una ininterrotta catena,  i cui anelli legano insieme, nonostante lunghi intervalli, più di cinque secoli di artefici senesi.

Il “percorso del sapiente”, che si diparte da Ermete Trismegisto, il fondatore della sapienza umana, si snoderà attraverso le tarsie raffiguranti i filosofi e le Sibille fino agli episodi biblici sotto la cupola in un gioco di luci e di ombre che mettono in evidenza figure e iscrizioni, segni e parole, immagini e testi poetici, in lucem veniet”.

La sapienza degli antichi sarà così ora resa ancora più luminosa e, procedendo tarsia dopo tarsia, la meraviglia del Duomo di Siena si animerà come una metafora viva, una pagina magica di poesia che induce alla bellezza.

giugno 2018