Henri de Toulouse –Lautrec e “Les Arts Incohérents”; aperta la mostra a Palazzo Roverella (Rovigo, fino al 30 giugno).

di Silvana LAZZARINO

Lo scorso 23 febbraio si è aperta la mostra dedicata all’artista francese in cui viene evocata la vivacità della scena artistica parigina

Interprete raffinato e sensibile dello spaccato umano parigino di cui coglie abitudini, vizi, gioie e dolori, Toulouse Lautrec (Albi 1864- Château Malromé, Saint André du Bois 1901) non è soltanto il pittore della Belle Époque ambigua e contraddittoria, della vita fugace buona e inquieta, innocente e perversa, ma si fa interprete della vivacità della scena artistica parigina dove egli operava. Alla sua opera capace di restituire i ritmi dell’esistenza fra ambienti nobili, borghesi, atmosfere sfarzose ed effimere dei locali notturni, è dedicata la mostra che si è aperta a Rovigo presso gli spazi di Palazzo Roverella lo scorso 23 febbraio 2024.

Henri-de-Toulouse-Lautrec-Debauche-copertina-del-Catalogue-daffiches-artistiques-A.-Arnould-1896-litografia

Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi e prodotta da Dario Cimorelli Editore, l’esposizioneHenri de Toulouse –Lautrec, Parigi 1881-1901è a cura di Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi) con la collaborazione di Nicholas Zmelty (sezione Manifesti e Incisioni).

Nato in una delle più nobili e antiche famiglie francesi, le cui origini risalivano all’epoca di Carlo Magno, Toulouse Lautrec ben presto lascia il suo ambiente per trasferirsi a Parigi dove entra a contatto con l’atmosfera vivace e disincantata, ma anche triste e degradata della città. Le sue opere ritraggono con attenzione e veridicità la realtà umana e sociale che anima Parigi di fine Ottocento e dintorni; e riguardo le rappresentazioni dei postriboli e prostitute assume uno sguardo privo di giudizio restituendone la naturalezza delle scene con autenticità.

Henri-de-Toulouse-Lautrec-A-Grenelle-Lattente-1887-circa

Attraverso 60 sue opere – su un totale di 200 complessive tra cui rientrano anche quelle riferite al movimento artistico francese “Les Arts Incohérents”- viene messa in luce l’intera attività di questo straordinario artista francese tra i più rappresentativi della Parigi di fine secolo, con l’intento di evocare in maniera più vasta e organica la vivacità della scena artistica parigina, superando il riduttivo concetto di Belle Époque. Così oltre a lavori volti a sottolineare la sua attività di creatore di manifesti le celebri Affiches, sono esposti dipinti e pastelli, affiancati in un rapporto dialettico ai lavori con le medesime tematiche di numerosi artisti realisti, impressionisti, simbolisti attivi contemporaneamente negli stessi ambienti, e con i quali condivideva esperienze e momenti di vita quotidiana.

Provenienti da importanti musei americani ed europei oltre che francesi, le opere del percorso espositivo guardano alla vivacità della scena artistica parigina, toccando aspetti transitori della realtà intorno all’artista, soprattutto quella della gente comune descritta con oggettività e profondo realismo.

Henri de Toulouse-Lautrec, Divan Japonais, 189

Per meglio descrivere l’ambiente artistico parigino in cui operava l’artista, il percorso della mostra è arricchito da numerosi focus: “Parigi 1885-1900”; “Le Chat Noir”; “Toulouse-Lautrec e gli amici artisti”; “Il rinnovamento della grafica” con particolare attenzione ad una sezione inedita agli studi dedicata al movimento artistico francese “Les Arts Incohérents” (a cura di Johan Naldi) anticipatore di molte delle tecniche adottate dalle avanguardie del Novecento come il Dadaismo. Tutte le opere del gruppo date per disperse da oltre un secolo, sono state ritrovate nel 2018 ed alcune di queste recano, al verso, l’etichetta di una delle loro esposizioni corredata dal catalogo pubblicato dalle edizioni del celebre locale Chat Noir. Così questa esposizione di Palazzo Roverella rappresenta la prima occasione per poterle nuovamente ammirare.

Attraverso manifesti, litografie, disegni, illustrazioni, acquerelli, l’esposizione non solo mette in luce il realismo dell’artista, ma restituisce uno spaccato della Parigi bohémienne, gli artisti di Montmartre, il Moulin Rouge, i teatri, le riviste umoristiche, le prostitute, riportando i visitatori indietro nel tempo. Così emerge la descrizione dell’umanità più disparata compreso l’universo parigino borghese attraverso la vita notturna e artificiosa di Montmartre in cui vivono madri, amiche di famiglia, ballerine, chanteuses, attrici, prostitute, ma anche intellettuali e artisti.

Henri de Toulouse-Lautrec, Etude de nu. Femme assise sur un divan, 1882

Senza accenti disincantati, senza ipocrisia, Toulouse-Luatrec sottolinea volti, atteggiamenti e stati d’animo di questi protagonisti descrivendo i luoghi da loro frequentati dai cabaret ai varietà, dal circo alle case di piacere, senza dimenticare le sale da ballo come il Moulin Rouge, il Moulin de la Galette, le Folies Bergère. Con segno rapido e sicuro, talora ironico Toulouse Lautrec racconta l’effimero, l’audacia e la malinconia presente negli sguardi di attrici, stelle del cabaret e intellettuali.

Tra le opere esposte più celebri di Toulouse Lautrec accanto a Débauche, copertina del Catalogue d’affiches artistiques, A. Arnould, (1896), Divan japonais (1893) e Le Salon des Cent, Exposition internationale d’affiches (1895), sono Femme se frisant (1890), Frédéric Wenz (1886), A. Grenelle: L’attente (1887) e Etude de nu Femme assise sur un divan (1882). Emerge uno scenario che diventa emblema di un’epoca indissolubilmente legata alle immagini dell’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec.

Henri de Toulouse-Lautrec, Frédéric Wenz, 1886 circa,

Nel catalogo che accompagna la mostra oltre ai saggi dei curatori sono presenti gli studi di Nicholas Zmelty sulla Grafica, di Johan Naldi su Les Arts Incohérents, di Mario Finazzi sugli artisti spagnoli a Parigi tra Ottocento e Novecento e di Bertrand du Vignaud – storico dell’arte e pronipote di Toulouse-Lautrec, nonché amministratore del Museo Toulouse-Lautrec di Albi– sul rapporto tra Marcel Proust e l’artista.

Nell’ambito della mostra sono in programma eventi speciali che offrono ai visitatori l’opportunità di approfondire ogni aspetto della vita e dell’opera di Henri de Toulouse-Lautrec.

Silvana LAZZARINO  Roma 2 Marzo 2024

Henri de Toulouse-Lautrec:

la grande mostra sull’artista francese e la Parigi di fin de siècle

Palazzo Roverella; via Laurenti 8/10, Rovigo

Orari: dal lunedì al venerdì: 09.00 – 19.00. Sabato, domenica e festivi: 9.00 – 20.00

Ultimo accesso un’ora prima della chiusura

dal 23 febbraio al 30 giugno 2024

per informazioni: Contact center 0425 460093

info@palazzoroverella.com