FuturDome a Milano; installazioni, performance e video di Lea Porsager, Andrea Bocca, FOS (Thomas Poulsen)

di Silvana LAZZARINO

Inaugurazione 8 e 9 settembre 2020, Le esposizioni dei tre artisti saranno aperte fino al 15 dicembre 2020*

Nelle sue molteplici espressioni grazie all’uso di diversi materiali in continuo divenire e trasformazione, dove le tecniche permettono nuove sperimentazioni sul piano stilistico e formale, l’arte contemporanea, specie in questi ultimi anni si avvicina sempre più a tematiche di grande spessore che non solo si legano al sociale, ma anche ad aspetti inerenti all’ambiente e l’ecologia in termini di richiamo alla salvaguardia della natura e degli esseri viventi. Questo grazie alla sensibilità e alla capacità creativa degli artisti che si sentono partecipi dei cambiamenti e delle trasformazioni e pertanto nella possibilità di restituire aspetti del quotidiano con uno sguardo al futuro dove l’uomo è protagonista e osservatore anche di sé stesso. Il ruolo dell’arte in particolare in questi ultimi anni è stato quello di saper raccontare l’ordinario e lo straordinario, il visibile e quello che ancora non lo è, soffermandosi sul senso dell’esistenza, ancora da scoprire fino in fondo.

Toccando l’emozione tra nostalgie e attese, dubbi e speranze le rappresentazioni dell’arte di questi ultimi periodi si interrogano sull’uomo sul suo sempre più spietato egocentrismo e desiderio di potere e su come il continuo mirare al bisogno di dominio grazie al progresso e alle tecnologie abbia lasciato nell’ombra valori quali il rispetto, la tolleranza, l’accoglienza, princìpi senza i quali non si costruiscono legami autentici e duraturo.

Anche il rispetto per l’ambiente e quanto è intorno sembra essere venuto meno, e anche di questo molta arte oggi in particolare offre immagini forti e di dichiarata protesta al fine di invitare l’uomo a recuperare quella capacità di prendersi cura di quanto è attorno: dagli altri al paesaggio con i suoi spazi naturali la cui armonia dovrebbe essere sempre preservata. Arte come possibilità di denunciare, ma anche occasione per far riscoprire la bellezza negli aspetti più semplici della vita.

Di riscoperta di una nuova idea di spazio verso la definizione del senso del vuoto, di percorsi come passaggi tra un prima e un dopo, e ancora di elaborazione di un progetto musicale entro un ambiente architettonico insolito a creare contaminazioni tra percezione uditiva e visiva, parlano rispettivamente i tre artisti  Lea Porsager, Andrea Bocca e FOS (Thomas Poulsen) protagonisti del percorso di FuturDome attraverso installazioni e performance appositamente studiate per gli spazi di questo palazzo.

I tre interventi espositivi e performativi di Lea Porsager. Andrea Bocca e FOS (Thomas Poulsen) a FuturDome a Milano in via Giovanni Paisiello 6 e nella chiesa di San Celso in corso Italia 37, si svolgono tra l’8 e il 12 settembre 2020 per restituire un percorso con tre mostre aperte dal 10 settembre al 15 dicembre 2020 ad ingresso libero.

Lea Porsager Courtesy FuturDome, Milano

Lea Porsager (Danimarca 1981) -nei cui lavori si intrecciano fabulazione e speculazione facendo uso di linguaggi quali la scultura, la fotografia, il cinema, per trattare temi attuali tra sogni, esoterismo, politica, scienza- in questa occasione presenta i suoi campi di forza scultorei nella mostra ATU XIV ‘ART’ ’ (alchimia) a cura di Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria. Si tratta del più grande intervento installativo mai realizzato prima dall’artista a restituire in modo originale il senso del vuoto che ha segnato Milano, ma anche le città d’Italia costrette a interrompere ogni attività a causa della pandemia dovuta alla diffusione del Covid-19. L’opera monumentale di Lea Porsager, infatti sovverte i fenomeni fisici come effetti di gravità e parallasse, esaltando il rapporto tra spazio e vuoto, come campi di battaglia di forze invisibili.

Lea Porsager

Quest’opera sarà al centro della prossima pubblicazione retrospettiva della Porsager, pubblicata da Mousse Publishing (http://www.moussepublishing.com), in occasione dell’inaugurazione della sua mostra personale al Moderna Museet di Stoccolma a novembre 2020. Successivamente la mostra monografica si trasferirà in diversi musei scandinavi nel 2021.  Oltre a partecipare alla 14a Biennale dell’acqua salata di Istanbul: Una teoria delle forme di pensiero come “medium” di Annie Besant, ricreando trentasei acquerelli di Besant dal libro “Thought Forms” (1905) in cui l’autrice parla degli effetti del pensiero percepito quale  “vibrazione che irradia e forma che fluttua” nel suo manifestarsi in tre  forme legate al pensatore, all’oggetto e all’idea, Lea Porsager ha esposto a Documenta (13) con” l’Anatta Experiment” nel 2012 ed è stata selezionata per le menzioni d’onore del CERN per il Premio Internazionale Collide 2018.

Andrea Bocca Courtesy FuturDome, Milano

Con l’installazione Ukiyo, Andrea Bocca (Crema, 1996) espone per la prima volta una personale a Milano dove scultura e pittura si intrecciano. Curata da Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria, la mostra allestita negli attici dell’edificio, nella parte più alta e luminosa, attraverso una nuova serie di sculture, collocate come punti geografici e di orientamento nelle stanze, sottolinea il motivo del passaggio come spazio di attraversamento tra un prima e un dopo grazie all’idea dell’artista nell’ aver pensato alle possibilità offerte da aree e superfici suddivise in fasce architettoniche. Queste diventano aree di attraversamento, corridoi d’entrata come spazi per passare da una fase iniziale ad una successiva come fossero canalizzatori di spazio e tempo. Ispirandosi al grande maestro del paesaggio giapponese Hiroshige (1797-1828) Andrea Bocca mette in atto un processo scultoreo di pittura idealizzante facendo uso di colori sfumati dei rossi, dei blu così come dei toni di grigi, restituiti con diverse metodologie di stampa in rapporto agli ambienti e alla tridimensionalità dei volumi presenti.

Le due serie inedite di interventi scultorei, realizzati anche con la collaborazione artistica di Mida Fiore (Potenza 1996) attraverso l’uso di una prospettiva centrale a volo d’uccello, restituisce una geometria decorativa e piatta che utilizza le sfumature cromatiche per smaterializzare le sfaccettature delle superfici in un’ottica di richiamo all’illusione che appartiene all’esistenza. Andrea Bocca oltre alla personale del 2019   “Volvo”, ha preso parte a mostre collettive quali: “Fortezza” presso lo spazio Giacom di Bergamo, “Insonne” allo spazio Morel di Lugano, e poi ”Il paradigma di Khun” a cura di Ettore Favini e Jacopo Figura (2018), Galleria Fuoricampo di Siena e Studio 02 di Cremona;” The Great Learning” curata da Marco Scotini (2017), Triennale di Milano e al workshop Marcello Maloberti nel 2018.

FOS Courtesy FuturDome, Milano

Sempre a cura di Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria è la performance di Fos:Small White Man” che si presenta come preparazione di un progetto musicale in corso. FOS (Thomas Poulsen (Danimarca 1971) presenta per la prima volta in Italia. Martedì 8 settembre 2020, la sua performance”Small White Man” presso gli spazi di San Celso (Corso Italia, 37) a Milano e replicherà durante la notte bianca dell’arte sabato 12 settembre in FuturDome.

FOS (Thomas Poulsen)

Attraverso una serie di rituali legati all’improvvisazione, sviluppa un concerto all’interno del quale le frequenze immateriali della musica interagiranno con diversi oggetti, creando elegie simultanee permettendo ai visitatori di sperimentare un’eco emozionale di suoni e frequenze che produrrà una vera e propria sinfonia dei sentimenti.

Un intervento architettonico temporaneo che trasformerà parte di FuturDome e della Chiesa di San Celso (Corso Italia 37, Milano) in studi di registrazione. Utilizzando 190 metri di viola Divina, colore 692 e 984. L’artista darà vita ad una stanza temporanea, una sorta di grembo musicale dove, nel corso di quattro giorni, il suo progetto musicale in corso Small White Man registrerà il suo secondo album.

Silvana LAZZARINO     30 agosto 2020

*Si ringrazia per l’utilizzo delle  immagini FuturDome Milano.

Lea Porsager, Andrea Bocca e  FOS (Thomas Poulsen)

ATU XIV ‘ART’, UKIYO e SMALL WHITE MAN

FOS. ”Small White Man” Performance: martedì 8 settembre 2020 ore 19.00 -22.00. Chiesa di San Celso, Corso Italia 37 Milano e sabato 12 settembre 2020 ore 19,00-22,00 presso Futurdome via Paisiello 6, Milano

Lea Porsager. ”Atu XI Art (Alchimia)”, inaugurazione 9 settembre 2020 ore 18.30-21.00 Sede FturuDome, via Giovanni Paisiello 6 Milano

 Andrea Bocca. “Ukiyo” Inaugurazione 9 settembre 2020 ore 18-30-21.00 Sede FuturDome, via Giovanni Paisiello 6 Milano

Le esposizioni sono a cura di Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria

Sedi: FuturDome , (via Giovanni Paisiello 6 – 20131 Milano )e Chiesa di San Celso (Corso Italia 37 –  20121 Milano ) Orari: dal 10 al 12 settembre 2020: ore 15 – 19.30; dal 16 settembre: da mercoledì a sabato, ore 16 – 19.30; 10 settembre – 15 dicembre 2020

Ingresso gratuito

Per informazioni 02.87186745 e futurdome@futurdome.org, Sito: www.futurdome.org