“Facciamo finta che non ci sei” ? Gli scatti di Eleonora Scoti Pecora nello spazio Libera+Soon fino al 7 Maggio.

di Lori FALCOLINI

Eleonora Scoti Pecora, fotografa e curatrice di mostre, espone nello spazio Libera+Soon trenta opere fotografiche.

Il suo testo insieme a quello di Sarah Di Nella introduce Facciamo finta che non ci sei? una serie di immagini – a cura di Lina Pallotta – che parlano di vita e di morte con leggerezza poetica. Le fotografie di Eleonora Scoti Pecora costruiscono un dialogo interiore con Elena Scoti, femminista, poeta e giornalista. Madre e figlia legate dalla in-visibilità.

Dice Eleonora Scoti Pecora:

“Questo lavoro è la scomposizione, l’anatomia dell’andamento della mia memoria mentre svuotavo le case di mia madre. L’ho scandagliata e ricostruita attraverso l’alternarsi di visioni frammentate, come fermo immagini; alcune sono più ariose, altre semplici e anche banali. Tuttavia, nonostante la luce sia lieve, qualcosa sempre stride; l’immagine perturba. Uno squilibrio del dettaglio che si insinua e ti fa intuire che qualcosa è successo”.

Nel ribaltamento del tempo e di una assenza/presenza che continuamente si volge nel suo opposto, gli oggetti e gli spazi diventano porti del quotidiano dove ancorare emozioni e memorie.  Nei cassetti pieni di oggetti, l’ordine immutabile presagisce l’assenza; così tra le traverse impilate in un armadio o nel vassoio dimezzato con le scodelle vuote. L’ombra ricopre di presagio le pareti di un bagno; un merletto tessuto di assenza illumina un muro di calce.

“Siamo una narrazione che finisce/e tu mi cogli/ – impreparata- / mentre ancora dipano il tuo passato/ e te lo narro come storia/che ti custodisca nel presente…”

così scrive Chandra Livia Candiani, poeta degli “andati via” che continuano ad affiancarci nel quotidiano.

In una fotografia in mostra, le porte si aprono e sembrano scandire un vuoto ma forse è soltanto un gioco: facciamo finta che non ci sei?  In un’altra immagine, l’ombra imprigiona l’ultima luce e rende sinistra la pala accanto al ritratto famoso.

“I ricordi – continua Eleonora Scoti Pecora –  possono essere a volte deliberatamente tragici. Li vai a cercare e li ripercorri, li scegli, dedichi loro uno spazio e un tempo. Ti introduci in un ricordo, ti sistemi, e stai a guardare quello che succede. Come Hofmann con l’LSD, il suo bambino difficile. Altre volte invece sono disarmanti, perché arrivano a gamba tesa. Mi sono focalizzata sui dettagli perché il dettaglio è tutti i momenti, è tutto il tempo e tutta la vita, è la ripetitiva, noiosa quotidianità, la cristallizzazione dei gesti sempre uguali, dell’intimità di un odore o di un rotolo di carta igienica finito che non vorresti mai cambiare per passare a quello successivo che lei non userà. È il biglietto dell’autobus timbrato anni prima che trovi nella tasca di un cappotto prima di regalarlo; è incontrare l’accappatoio che non hai mai pensato di togliere dal bagno prima di svuotare la casa, sono le pezze usate stese su un termosifone. ”

Le fotografie di Eleonora Scoti Pecora Facciamo finta che non ci sei? sono in esposizione dal 25. 03.2023 al 7 maggio 2023, h11-21, nell’interessante e godibile spazio multifunzionale Libera +Soon, via del Teatro Pace 41 Roma.

Lori FALCOLINI  Roma 2 Aprile 2023