Fabio Agliardi e “La Fantasia della Carità”; le opere e la memoria di un artista sconfitto dal virus

di Eleonora PERSICHETTI

La fantasia della carità: le Opere di Fabio Agliardi

È stata inaugurata il 12 giugno, in collaborazione con il M.A.C.S. di Romano di Lombardia, l’esposizione “La fantasia della Carità. Opere di Fabio Agliardi”. Si tratta di un percorso espositivo virtuale dedicato ad un artista che ha combattuto la battaglia contro la pandemia finita in maniera tragica. Il 13 aprile 2020, Lunedì dell’Angelo, Fabio Agliardi ci ha lasciato, non superando gravi complicazioni derivanti da infezione da virus Covid 19; rappresenta dunque una delle numerose vittime della terribile epidemia che così duramente ha colpito in particolare Bergamo e molte altre parti del paese.

Come spiega Angelo Piazzoli, Segretario Generale della Fondazione Credito Bergamasco e Curatore della mostra:

«Fabio Agliardi rimase sbigottito quando, circa due anni fa, gli prospettammo il tema che avevamo scelto per la mostra itinerante del 2020, quale seguito alla disamina della enciclica “Laudato si”’, affrontata con una esposizione pensata per l’anno 2019 e dedicata alla salvaguardia del Creato; nell’ambito del nostro percorso volto ad approfondire importanti tematiche esistenziali tramite eventi artistici di elevato livello qualitativo, ci sembrava interessante soffermarci nel 2020 sull’importante argomento della misericordia rivisitata alla luce della splendida intuizione del Papa, ben sintetizzata nell’incipit del documento pontificio (“Usiamo misericordia verso la nostra casa comune”). La sua esitazione nasceva dalla sensazione di sentirsi inadeguato di fronte a un tema così vasto, profondo e impegnativo; dopo alcuni incontri di approfondimento, caratterizzati da una encomiabile disponibilità̀ all’ascolto e al confronto, Fabio Agliardi accettò e si mise subito al lavoro preparando, in pochi mesi, quindici bozzetti di grande suggestione e profondità̀. Da lì nacque, con lui e con mons. Tironi, un percorso comune di progressiva scoperta e di profonda analisi dei temi della misericordia che molto lo colpirono nell’animo – per molti versi entusiasmandolo – al punto da farlo operare, con grande qualità̀ e con la consueta dedizione, alla elaborazione di un’opera plurima, significativa e imponente, con grande scioltezza e con assoluta libertà, artistica e spirituale.»

L’artista ha realizzato ad hoc quindici pannelli (150 x 150 cm) che illustrano le sette opere di misericordia corporale, le sette opere di misericordia spirituale e l’ultimo dipinto raffigura la sorprendente novità, la quindicesima opera di misericordia (la Cura della Casa Comune), indicata da Papa Francesco nel suo messaggio del 1° settembre 2016 per la giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato. In ogni tela, accanto alla simbologia astratta dei singoli gesti delle opere di Misericordia, è presente un dettaglio relativo a luoghi o monumenti cari all’artista ed espressivi per la miglior comprensione del dipinto stesso e della relativa opera.

Fabio Agliardi nel suo studio

La mostra è disponibile, attraverso la newsletter, il sito internet e i canali social (Youtube, Facebook e Instagram) della Fondazione. La visita virtuale alla mostra è accompagnata da musiche composte ed eseguite dal musicista Alessandro Fabiani.

Il giorno 5 settembre data in cui si sarebbe inaugurata la seconda tappa della mostra  presso il M.A.C.S. di Romano di Lombardia verrà pubblicato sul sito della Fondazione Credito Bergamasco il catalogo dell’esposizione in versione web; le pubblicazioni cartacee saranno poi distribuite secondo modalità che saranno comunicate a tempo debito.

Come spiega Mons. Tarcisio Tironi, Direttore del M.A.C.S. di Romano di Lombardia e Curatore della mostra

«nella esposizione preparata con faticosa cura e alla fine con intensa soddisfazione, l’artista ci lascia un’attualizzazione dei temi della misericordia in quadri intensi e piacevoli, di facile lettura e con un chiaro messaggio, realizzati con rigore e dedizione, attraverso una ricerca accurata e continua. Sono come quindici gradini di un percorso artistico e nel contempo interiore che egli regala affinché abbiamo ancora di più cura del creato, trasformando i nostri comportamenti e i nostri stili di vita, anche attraverso piccole iniziative fattibili in ogni momento e in ogni luogo. È una forma creativa di ripristino per contribuire alla guarigione del mondo. Dal momento che la bellezza della terra va preservata in tutti i suoi aspetti, ogni tela presenta un’opera di misericordia in un contesto a noi facilmente riconoscibile dal monumento raffigurato. Non possiamo infatti dimenticare che ogni agire umano è nel e sul territorio e che il prendersi cura, comunque, è ben più che amministrare un bene. Questo vale per l’esercizio sia delle opere di misericordia corporali sia delle spirituali.»

Il 13 aprile 2020, Lunedì dell’Angelo, Fabio Agliardi ci ha lasciato, non superando gravi complicazioni derivanti da infezione da virus Covid 19; rappresenta dunque una delle vittime della terribile epidemia che così duramente ha colpito Bergamo e i nostri territori.

«Vedendo l’armonia delle opere che l’artista ci ha lasciato – conclude Angelo Piazzoli –  penso che in questo suo grande cimento finale Fabio Agliardi sia riuscito a realizzare compiutamente la funzione che Papa Giovanni Paolo II assegna all’arte e agli artisti, il rendere percepibile all’uomo il mondo dello spirito, trasferendo in formule significative ciò che è in se stesso ineffabile. La mostra “La fantasia della Carità” intende ricordare l’attività di Fabio Agliardi attraverso quindici opere, monumentali e intense, che mai avremmo pensato avrebbero costituito un mirabile testamento spirituale e artistico

Eleonora PERSICHETTI  21 giugno 2020