“Deposito Materiale di Senso”, Lello Lopez alla Shazar Gallery di Napoli alla ricerca del senso nascosto delle cose

di Giusy ERCOLE

Al via l’exhibition visitabile fino al 31 ottobre alla Shazar Gallery di Giuseppe Compare situata nel pieno centro storico partenopeo.

© Danilo Donzelli Photography

Il progetto “Deposito Materiale di Senso” è un’installazione concepita come un ‘insieme aperto’. Tutti gli elementi che ne fanno parte, attraverso contaminazioni ed equivoci, sono messi in relazione tra loro aprendosi così a continue interpretazioni nella ricerca di un senso primario, originario.

Materialmente è costituita da una scultura di terracotta: due mani parzialmente sovrapposte su cui è poggiato un piccolo registratore – che suggerisce di lasciare una traccia vocale-, tre megafoni di media dimensione recanti su apposite etichette i nomi di J.Kosuth, R. Barry, L. Weiner artisti che notoriamente usano la sintesi verbale, un computer che ripete la “Apologia di Socrate” di Platone recitata dal padre dell’artista.

Questi elementi sono poggiati su una scrivania insieme al disegno di un elemento vegetale. Altre opere anche di grande dimensione dipinte in acrilico e raffiguranti elementi naturalistici contribuiscono alla sintesi associativa che caratterizza il progetto. Stampa su tela e una fotografia, che insieme a vasi di terracotta e due piccole tele costituiscono un’altra installazione, danno forma al contesto iconologico. “Deposito materiale di senso” si svincola da una lettura di significato mostrandosi in un puro significante destinato di volta in volta a rinnovarsi in un continuo gioco di senso.

Il maestro Lello Lopez ha rilasciato ad Abourt Art un’intervista esclusiva su come è nato il progetto “Deposito Materiale di Senso”.

1)Com’è nata l’idea della mostra “Depositi materiali di senso” nel cuore di Napoli alla Gallery Shazar?

R- Deposito Materiale di Senso vuole suggerire una riflessione sul senso nascosto delle cose, sul valore dei ricordi e sul concetto di presenza. Così come nei precedenti progetti “Assioma della Memoria” e “Home Sweet Home”, la relazione tra gli elementi del reale, attraverso delle sintesi associative, svela aspetti iconologici, narrazioni e relazioni nascoste. Anche l’equivoco appartiene al ‘gioco’ delle apparenze. Si lavora quasi sempre sulle stesse idee soprattutto quando il metodo è legato al modello di progetto. I contenuti si rinnovano, ma hanno una origine spesso comune legati a esperienze e ricerca della realtà, di un vissuto fatto di incontri. Si stabiliscono così relazioni che sono esperienza diretta di un mondo concreto.

2) Sei un artista consolidato, quotato a livello internazionale, c’è qualche sogno che vorresti realizzare?

R- Non ho più particolari sogni ma sono sempre alla ricerca di luoghi e spazi dove poter mettere in pratica le esperienze espressive maturate negli anni. Gli stimoli arrivano dai viaggi, dall’osservazione dei luoghi e soprattutto dalle letture.

3) C’è qualche artista con cui ti piacerebbe esporre e che ammiri, e con il quale in un certo senso fate lo stesso discorso artistico? Oppure magari non avete lo stesso modo di fare arte, ma con cui ti piacerebbe fare una “narrazione”.

R- Sono molti gli artisti con i quali vorrei condividere analisi e riflessioni e rinnovare i vari strumenti espressivi scelti di volta in volta a seconda delle necessità comunicative.

4) Ci sono altri progetti in vista che intendi coltivare dopo “Depositi materiali di senso” ?

R- Tra i nuovi progetti a cui sto lavorando c’è l’ipotesi di installazione in una Chiesa … che sto cercando … ma non ho ancora trovato: speriamo in Dio!

Giusy ERCOLE  Napoli  27 settembre 2020