Biblioteca Naz.le Centrale. Convegno internazionale “E poi c’è chi ha le ali per volare”. Renato Poggioli (1907-1963)

redazione

Il convegno è organizzato da Bianca Sulpasso, docente di Letteratura russa all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, e riunisce oltre 18 relatori da tutto il mondo.

I contributi si concentreranno sui vari aspetti della produzione scientifica e culturale di Poggioli, dalla slavistica alle letterature europee, dalla critica letteraria alla mediazione culturale.

Renato Poggioli nasce a Firenze nel 1907. Dopo la laurea in Lettere, si dedica allo studio della letteratura russa, diventando uno dei massimi esperti di poesia russa del Novecento. Nel 1939, a causa delle persecuzioni fasciste, Poggioli è costretto a lasciare l’Italia e a rifugiarsi negli Stati Uniti. Qui, si afferma come uno dei più importanti studiosi di letterature comparate.

La figura di Poggioli è quella di un intellettuale europeo, profondamente radicato nella cultura italiana e russa, ma anche aperto al mondo. La sua opera è caratterizzata da un costante dialogo tra le diverse culture, da una visione della cultura come strumento di dialogo e di pace.

Una visione attuale oggi più che mai.

Il convegno “E poi c’è chi ha le ali per volare” è un’occasione importante per riscoprire l’opera di Renato Poggioli. I contributi dei relatori offriranno una panoramica completa della sua produzione scientifica, mettendo in luce la sua originalità e la sua attualità.

Il convegno si aprirà il 4 dicembre alle ore 15.30 con i saluti istituzionali e con Sylvia Poggioli, figlia dello studioso. A seguire, si terranno i primi interventi dei relatori, dedicati al ruolo di Poggioli nella slavistica italiana, agli studi sulla poesia russa, alle ricerche sulla letteratura russo-antica, alla ricca e preziosa eredità archivistica nonché alle indagini sulla versificazione.

La mattina del 5 dicembre, a partire dalle ore 9, si proseguirà con interventi dedicati alla letteratura russa e polacca fra Otto e Novecento, in particolare su scrittori come Tolstoj e Turgenev, ma anche sul premio Nobel Ivan Bunin e sugli studi di Poggioli relativi al dramma polacco. La seconda sessione mattutina e le due sessioni pomeridiane offriranno un ricco ventaglio di intersezioni culturali, poiché il focus è rivolto alle letterature europee fra XIX e XX secolo, soprattutto tedesca, francese, spagnola, italiana. Gli interventi in programma prevedono l’approfondimento sui rapporti di Poggioli con la rivista “Inventario” e la casa editrice Einaudi, la corrispondenza di Poggioli con Carlo Bo, i suoi diari del periodo bellico, nonché sulla pastorale, genere privilegiato dallo studioso nel suo celebre volume The Oaten Flute.

La chiusura dei lavori è affidata a una tavola rotonda in cui si discuteranno le prospettive future di ricerca.

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Roma 3 Dicembre 2023