Artisti italiani del Settecento in Dalmazia, la conferenza di Enrico Lucchese

di Enrico LUCCHESE

Storie di artisti del Settecento in Dalmazia

Giambattista Piranesi, Arena di Pola, incisione
Antonio Bellucci, Autoritratto, Oxford Ashmolean Museum

Ultima sponda dell’idea di Occidente nell’età moderna, la Dalmazia ha ospitato due importanti artisti veneti agli sordi della loro carriera cosmopolita: alla fine del Seicento, il giovane Antonio Bellucci, che oggi conosciamo per i cicli decorativi in Austria, Germania e Inghilterra, fu militare a Sebenico, scoprendo lì la sua vocazione d’artista; le fonti raccontano poi che a inizio Settecento Marco Ricci, rifugiatosi a Spalato dopo aver ucciso in una rissa un gondoliere, avesse imparato molto da un pittore di paesaggi, genere di cui il bellunese diverrà specialista e innovatore.

 

Antonio Zucchi, Ritratto di James Adam. collezione privata
Diocletians-palace-Pl-VII-from-Ruins

Sarà il viaggio in Dalmazia dei fratelli Adam, architetti scozzesi, accompagnati dal collega francese Clérisseau, a far conoscere all’Europa la magnificenza dell’antico Palazzo di Diocleziano, risorta come Pompei grazie alle incisioni del volume del 1763 e rinata nel gusto Adam delle residenze inglesi di Kenwood, Osterley Park, Harewood.