Arte, cinema, teatro, musica: sabato 25 settembre ore 21:00, al Circolo Cittadino di Latina

redazione

La Leggenda del pianista sull’oceano”anno 1998

IL POLIEDRICO ARTISTA Pier Luigi Cantarano NTERPRETA  ‘NOVECENTO’ – monologo di A. Baricco – al piano Manuela Scognamiglio

PER L “OCCASIONE Milena Petrarca  PITTRICE INTERNAZIONALE presenterà una sua ‘INCANTO DI UN’ANIMA PURA’ – – UN SUO DIPINTO IN SIMILITUDINE ALLA BELLISSIMA BARBARA DEL FILM LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL’ OCEANO INSIEME AD DIPINTI SEMPRE ISPIRATI A QUESTA STORIA MERAVIGLIOSA

Novecento è il nome del neonato nascosto a bordo del Transatlantico Virginian che fa il percorso tra l ‘Europa e l America Lo prende con se un operaio fuochista e gli da il nome di NOVECENTO ,in omaggio al ventesimo secolo che sta cominciando , crescendo osserva i passeggeri che salgono a bordo : emigranti,ragazze molto belle ,ricchi signori e si signore; da adulto studia la musica e suona il pianoforte esibendosi tutte le sere nel salone delle feste del transatlantico incantando il pubblico con i suoi virtuosismi. Molti anni dopo, senza essere nel frattempo mai sceso dal transatlantico, conosce Max, con il quale suonerà per molti anni e stringerà una solida amicizia.

L’artista Barbara Petrarca

La notizia della sua bravura come improvvisatore ed esecutore si diffonde, al punto da spingere il jazzista Ferdinand “Jelly Roll” Morto a sfidarlo in un duello, che sarà vinto da Novecento. Novecento non cede alle ripetute richieste dell’amico a scendere dalla nave ed andare incontro a fama e successo: un impresario aveva anche approntato una sala di registrazione sulla nave per incidere la sua musica, arrivando a generare una lacca che lo stesso Novecento poi distrugge opponendosi con tenacia all’idea di immortalare la musica su un disco, gesto dettato anche da una delusione amorosa nei confronti di una passeggera BARBARA , alla quale aveva tentato invano di regalare l’unica copia.

Una sera, intento a mangiare con il suo amico al ristorante, Novecento gli rivela che l’indomani, allo sbarco per New York, sarebbe sceso dalla nave. Max a questa rivelazione rimane stupito. Novecento spiega che lì c’è una cosa che deve vedere. Il giorno dopo, con la valigia e soprabito, si appresta a scendere dopo avere salutato tutto l’equipaggio. Fermatosi a metà della passerella di sbarco rimane immobile per svariato tempo a fissare da lontano la città e la terra ferma. Lanciando infine il cappello si volta, ritornando sui propri passi e risalendo sulla nave. Per giorni Novecento non si fa vedere, rimanendo nascosto nella propria stanza a guardare il mare dagli oblò. L’equipaggio non riesce a comprendere il suo comportamento, tranne Max che ha percepito quale confusione sia dentro lui, sapendo quindi che è meglio lasciarlo solo, per il momento.

Passati i giorni, Novecento si ripresenta, tornando a suonare con allegria e serenità, come se niente fosse successo. Max decise di non parlargli di quanto accaduto. Novecento resta così a bordo, anche quando Max lo lascia, all’alba della seconda guerra mondiale, per andare a cercare fortuna altrove, benché riluttante ad allontanarsi dall’amico. Diversi anni dopo, quando il transatlantico è in disarmo e ormai prossimo ad essere distrutto con la dinamite, Max vi ritrova l’amico Novecento, nei meandri deserti della nave: gli anni prima era rimasto a fare compagnia ai soldati ospiti della nave trasformata in un ospedale militare. Dopo un ultimo tentativo per convincerlo a scendere, Max capisce che Novecento è intenzionato a morire, affondando insieme alla nave.

Roma 25 settembre 2021