Andy Ceausu alla collettiva “Human Nature” in Israele dove racconta la Natura e l’uomo

L’arte racconta la vita e la vita si lascia riconoscere attraverso l’arte.

Questa frase per sottolineare come il lavoro di Andy Ceausu, artista internazionale di origine israeliana, abbia scelto di descrivere quanto accaduto e accade intorno a lui, sia sul piano umano e sociale, sia su quello più strettamente inerente l’ambiente ed i cambiamenti legati al nostro Pianeta costantemente sfruttato dall’uomo volto al raggiungimento del potere e del successo.

A. Ceausu, Ricamo

Nella sperimentazione di nuove tecniche e possibilità espressive utilizzando diversi materiali, compresi quelli riciclati, ma anche elementi appartenenti alla natura quali radici di piante, bacche e fiori, Andy Ceausu ha restituito rappresentazioni di grande spessore evocativo che tra installazioni, sculture e dipinti, parlano all’uomo invitandolo a recuperare quell’autenticità di sentimenti ed emozioni da cui lasciarsi attraversare per tornare a guardare con gioia anche una giornata di sole, o semplicemente apprezzare la poesia di luce e colore di un tramonto. Questo a partire da un nuovo ascolto di sé e di quanto è intorno.

Vignettista Israeliano, Andy Ceausu, nato e cresciuto in Romania, laureato in ingegneria elettrica e protagonista di importanti mostre internazionali, a proposito di bellezza della natura ha restituito lavori di alto profilo come quelli per la sua esposizione “Ricamo in pietra” nell’ambito di “Scenari” progetto ideato dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza presentato nel luglio 2020 a Firenze al Plus Florence. Le fotografie digitalizzate presentate in questa sua esposizione hanno dato nuovo risalto alla bellezza e al fascino di un paesaggio dell’Islanda nella sua fierezza e forza, eleganza e armonia. Questo attraverso la definizione di un ricamo con cui ha saputo raccontare l’incanto suggestivo e silenzioso del paesaggio roccioso situato nell’Islanda Nord-Orientale, esattamente a Borgarvirky, dando voce alla forza e al cambiamento mediante  la sinergia degli elementi quali acqua, aria e fuoco.

Essendo Borgavirki una colonna rocciosa con un cratere nel mezzo circondato da mura alte sei metri, Andy Ceausu ha restituito nuova vibrazione visiva ed emotiva a queste formazioni rocciose sorta di fortificazione artificiale. Se il motivo della natura attraverso riferimenti a terre dove la roccia manifesta la sua forza e dove ogni elemento dall’aria all’acqua al fuoco concorre a restituire nuovi volti alla stessa pietra, è al centro dell’esposizione appena citata, l’aspetto sociale legato all’esistenza dell’uomo e al suo sentirsi limitato nella quotidianità in seguito alla diffusione del Coronvirus è stato affrontato dall’artista nella mostra collettiva cui ha preso parte lo scorso anno (2020) alla Galleria d’arte di Herzelia in Israele.

In “CoronaARt” infatti nel raccontare attraverso forme, colori e immagini, le emozioni scaturite da tutto quanto vissuto in piena pandemia, Andy Cesausu ha utilizzato materiali riciclati proprio per sottolineare come sia importante non sprecare ciò che può essere riutilizzato poiché diversi materiali destinati allo scarto possono suggerire nuove soluzioni d’uso dando forma ad altro. L’arte attraverso il riciclo diventa strumento per portare l’attenzione su come ciò che spesso si pensa inutile in realtà nasconda in sé un’altra opportunità.

Di recente Andy Ceausu ha preso parte con diverse sue sculture e dipinti alla collettiva “Human Nature” svoltasi in Israele presso la House of Artists a Rishon le Zion dove ha riscontrato gande successo e apprezzamento d parte di un pubblico molto attento e interessato a questi suoi lavori originali e innovativi che includono elementi della natura.

Il suo sguardo si sofferma sui comportamenti dell’uomo nel suo rapportarsi allo scorrere del tempo, nel suo mostrarsi sospeso tra essere e apparire dovendo spesso indossare una maschera per i ruoli che derivano da condizionamenti limitanti. Nella sua sete di conoscenza anche rispetto a verità che questo piano di vita lascia nel mistero, l’uomo avverte smarrimento, impotenza constatando la sua finitezza.

E ancora attraverso la sua opera Andy Ceausu scava nel desiderio dell’uomo facendo riferimento al suo bisogno di ritrovare quell’antico e autentico legame con la Natura che ha smarrito per via della propria superbia. Tutto questo è impresso nelle sue sette opere tra sculture e dipinti – presenti in questa collettiva chiusa da poco-  che procedono dalla serie “Danzatrici” per le quali ha utilizzato i frutti della “cassia Fistula” albero originario del subcontinente indiano e delle regioni adiacenti del sud-est asiatico, alle sculture “Duchessa”  realizzata con pietra, gesso e lamina di bronzo, e “Guardando la vecchiaia” dove l’assemblaggio creato dalla carruba essiccata  restituisce l’immagine di un viso rugoso che allude alla vecchiaia. Molto suggestivo il dipinto “Ascolto e comprensione” dove è rappresentato il cervello umano come composto da “orecchie” a seguito delle molteplici informazioni che si assorbono giornalmente.

L’altro dipinto “Maschera” in cui unisce la pittura alla radice ramificata di un abete, rappresenta una maschera umana nascosta tra le radici di un abete. Affiora il concetto di finzione e nascondimento: l’idea di non mostrarsi come veramente si è o si vorrebbe essere e ancora il non manifestare le proprie origini e radici per diverse motivazioni. Come lui afferma quest’opera rappresenta “l’espressione dell’uomo che si nasconde dietro la propria radice dell’albero genealogico, dell’uomo che vuole nascondere il proprio passato, forse la storia”. La natura, è protagonista di un racconto sull’uomo e le sue emozioni che portano a scegliere nel bene o nel male. “La natura, con le sue forme e trame” come sottolinea Andy Ceausu  “è una fonte infinita di ispirazione, passata ovviamente attraverso il filtro creativo dell’anima”.

Membro dell’Associazione Israeliana Vignettisti dal 1994 Andy Ceausu oltre a pubblicare saggi umoristici e satirici, ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali: First Prize at the 16th International Cartoon Contest, Haifa 2010, Israel; Special prize – Festivalul Internacional de satiri umor 2012, VAMA, Romania; Awards of excellence by Israeli Anti-Drug Authority 2006, Haifa, Israel; Awards of excellence by National Road Safety Authority 2005, Haifa, Israel; Favorite public cartoon, International Cartoon Contest 2004, Haifa. Tra le mostre e i concorsi internazionali accanto a The best cartoons of Nippon 2005, 2006, 2011-2017,  Japan; Humorest Hradec KRÁLOVÉ 2014, Czech Republic; 4th International Cartoon Competition 2013, Berlin, Germany; sono il THE GOLDEN SMILE 5th International Biennial Cartoon Exhibition 2006, Belgrade, Serbia; Salon International du Dessin de Presse et Humor–St Just Le Martel 1998, 2004 , France ed  il World Press Cartoon 2005, Lisbon, Portugal. Da sottolineare anche il Festival Internazionale di humor Grafico, Genzano di Roma, 1999,2000,2001,2002, 2003, 2004 in Italia; la 21 International Biennial of Humour and Satire in the Arts – Gabrovo, Bulgaria e The 4th International Cartoon Competition Berlin – 2013 Germany.

Tra le mostre più recenti: la personale, Università di Tel-Aviv, Biblioteca Centrale Sourasky, Israele, 2014; Illustrazione delle canzoni d’amore più amate, Mostra dell’Associazione Israeliana Illustratori, Galleria Raanana, Israele, 2015; Wonder woman, Mostra dell’associazione Israeliana Vignettisti, Museo di Arte del Negev, Beer Sheva, Israele, 2016.; Duello di Umoristi, Mostra di gruppo di Fumettisti Rumeni e Israeliani, Istituto Culturale Rumeno, Tel Aviv, 2016, E ancora Maschere e Facce – Festival della Commedia e dell’Umorismo, la mostra personale, Rishon Le Zion, Israele, 2017; Exodus, Galleria Orly Dvir, la Mostra di gruppo, Tel Aviv – Jaffa, 2017 e   BOOK * FACEBOOK, mostra personale Festival della Commedia Rumena, Teatrul de Comedie Bucharest, Romania, 2018.

 Da ricordare l’invito ricevuto da parte del Professor Carlo Franza illustre storico e critico dell’arte contemporanea nella primavera del 2019 a partecipare al progetto “Scenari” con una mostra personale dal titolo “La danza della vita” al Plus Florence di Firenze, e ancora il Premio della Critica che Andy Ceausu ha ricevuto a nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars 2019.

Silvana LAZZARINO-  Roma 19 settembre 2021

Andy Ceausu

ha esposto alla collettiva

“Human Nature

 House of Artists a Rishon le Zion , Israele

Agosto-   settembre 2021