Alex Caminiti e il Collettivo d’Arte Indipendente GAS protagonisti della mostra “Ri-creazione”

di Silvana LAZZARINO

Alex Caminiti e il Collettivo d’Arte Indipendente GAS protagonisti della mostra “Ri-creazione” a cura di Andrea Guastella in corso a Roma alla Galleria OZ fino a dicembre

Oltre l’ordinario, oltre una visione standardizzata a partire dalla tradizione, conducono le opere degli artisti del Collettivo d’Arte Indipendente GAS di cui è front-man l’artista internazionale Alex Caminiti, i quali propongono rappresentazioni in cui emerge una visione talora ironica dell’esistenza dove recuperare quella libertà e spontaneità che anima il pensiero dei bambini per i quali in particolare il gioco si rivela momento di svago e ricreazione in cui è dato spazio all’immaginazione. Proprio al termine ricreazione fa riferimento il titolo della mostra del Collettivo di Alex Caminiti in corso a Roma presso la Galleria OZ aperta fino alla fine di dicembre 2023.

Curata da Andrea Guastella la mostra “Ri-creazione” mette in luce le nuove possibilità espressive adottate dal Collettivo d’Arte Indipendente GAS in riferimento ad opere della tradizione classica riproposte entro una visione più leggera e ironica, seppur a volte può sembrare quasi irriverente.

Attraverso dipinti, sculture, performance e video, Alex Camiti (nato a Messina nel 1977) guarda ad un’azione sperimentale che prende forma da un’idea pronta a rivelare aspetti della vita ordinari e straordinari mediante una iconografia che si centra sull’uso del colore ad attraversare immagini che proiettano entro un nuovo modo di osservare  la realtà con quella leggerezza che talora si rischia di dimenticare per via del prevalere di un pensiero logico, strutturato, poco avvezzo ad una funzione esplorativa e creativa.

 A proposito di creatività, in questo percorso espositivo si parla di “azione creativacon cui Alex Caminiti e il suo Collettivo di Arte Indipendente GAS (costituito assieme all’egiziana Sadif, alla senegalese Gimaka e agli italiani Sabrina Di Felice e Alessandro Follo) hanno restituito nuovo respiro ad alcune delle opere più conosciute e famose del Caravaggio– e non solo- strappandole da quella visione noiosa di cataloghi e musei.

La lettura che viene proposta a partire dalle opere di Caravaggio da parte di questi artisti che si presenta di grande forza comunicativa, si lascia guidare dalla capacità di immaginare e ricreare nuove suggestioni propria dei bambini nel loro osservare la realtà. Così in queste rappresentazioni- realizzate a partire da diversi modelli, emerge una commistione di gioia e dissacrazione anche in virtù del fatto che lo stesso Caravaggio avesse raffigurato i Santi come ragazzi di strada e le Madone come popolane e prostitute. Così felicità e dissacrazione, leggerezza e demitizzazione unitamente all’ironia, accompagnano questi lavori in cui il dolore viene quasi spettacolarizzato. Sono lavori frutto di un’attenta ricerca e studio, coadiuvati da una profonda cultura.

Cos si legge dal Comunicato stampa della mostra:

I loro modelli, scelti da un campionario vastissimo di forme, sono riletti con gli occhi dei bambini, in una commistione di gioia e dissacrazione che non risultava estranea allo stesso Caravaggio: non erano forse, le sue splendide Madonne, popolane e prostitute, e i suoi santi, ragazzi di strada? Non sorprende perciò che il Collettivo usi pannelli con griffe di case di moda come sfondo per la ‘Deposizione’ , il ‘San Gerolamo nello studio ‘  e il’ Seppellimento’ del Merisi o faccia dialogare i protagonisti della Madonna dei Palafrenieri con minuti personaggi dei cartoni.

Accanto all’opera che rappresenta il centro dell’esposizione: Testa di Medusa in riferimento al dipinto “Davide con la testa di Golia” di Caravaggio, sono la Deposizione, il San Girolamo nello studio e la Madonna dei Palafrenieri sempre con riguardo al Merisi; mentre attinente a Leonardo nello specifico alla sua “Belle Ferronière” viene proposta La dama dello Stretto.

Se ci si sofferma sulla Testa di Medusa, si nota come essa giaccia troncata da una spada su cui campeggia la scritta “Humilitas occidit Superbiam” che si trova sotto forma di sigla (H-AS OS, acronimo del motto di Sant’Agostino “ Humilitas occidit superbiam”)  sulla lama di quel doppio autoritratto “Davide con la testa di Golia” tra gli ultimi dipinti del Caravaggio, in cui il giovane forte e puro uccide il vecchio a cancellare quella colpa che aveva costretto Caravaggio (non più giovane) a fuggire da Roma. Il giovane simboleggia l’umiltà in riferimento al Caravaggio ancora giovane e non macchiato dalla condanna, mentre il vecchio è simbolo della superbia quale riferimento all’omicidio commesso.

Il richiamo ad elementi delle case di moda per una lettura originale dell’opera di Caravaggio restituisce ai loro lavoro un’atmosfera surreale come anche la presenza di personaggi dei cartoni. Se ad esempio per la Deposizione ed il San Gerolamo nello studio, il Collettivo d’Arte Indipendente GAS utilizza pannelli con etichette di case di moda quali sfondo, per la Madonna dei Palafrenieri fa entrare in scena minuti personaggi dei cartoni a dialogare con i protagonisti dell’opera. La presenza del marchio delle scarpe sportive della Nike ispirato alla forma delle ali della “Nike di Samotracia” viste lateralmente, è visibile nell’opera Minnie di Samotracia, dove una donna seminuda innalza, come fosse una coppa il piede di una statua “nobilitato” da una sigla, mentre la Nike originale rimpicciolita, arretra sullo sfondo tra le colonne di un tempio greco vandalizzato e cadente. Persino Minnie strizzando l’occhiolino, manifesta il proprio stupore di fronte a tanto scempio. Da questo lavoro del Collettivo affiora grande originalità nel creare confronti seppur talora provocando indignazione.

Il riferimento al cibo e alla natura quali realtà da tutelare si trovano in La dama dello Strettoin omaggio alla “Belle Ferronière” di Leonardo, dove la Birra Messina (che della città siciliana conserva forse solo il nome) viene apprezzata dalla dama unitamente ai cannoli e al melograno. Un nudo di donna visto di spalle e i loghi dei principali social network sono presenti in Donna vs Social a suggerire una sorta di gara o competizione in cui nessuno è vincitore.

Il Collettivo d’Arte Indipendente GAS e il suo leader Alex Caminiti attraverso questa sperimentazione dove entro contesti classici si individuano elementi ed oggetti della realtà di oggi -tra giochi, marchi ed etichette di moda e di diverso genere-  oltre a portare novità e sorpresa, offrono un nuovo modo di pensare l’arte e le sue potenzialità espresse dalle infinite combinazioni tra elementi e ambienti di diversa provenienza, in cui si  collocano  anche soggetti vissuti e appartenenti a differenti epoche e culture.

Che effetto fa dunque, vedere i protagonisti della Madonna dei Palafrenieri dialogare con minuti personaggi dei cartoni animati? Come risuona questa interazione tra ciò che appartiene al quotidiano e si conosce direttamente e quanto invece fa parte del passato?

Tornando ad Alex Caminiti entro una dimensione dove il tempo sembra sospeso, i suoi segni e le stesure di colore, ma anche i tagli e gli squarci sulla materia restituiscono una visione dinamica e ironica dell’esistenza dove l’uomo possa recuperare un nuovo modo di ritrovare quell’armonia con la natura compreso l’ambiente portando una ventata di fiducia in questo tempo di cambiamenti e possibilità. Emerge anche nelle sue opere, quel bisogno dell’uomo di ritrovare sé stesso nella propria unicità e complessità, accogliendo non solo gioie e entusiasmi, ma anche dolori e preoccupazioni, abbracciando ogni aspetto di sé per arrivare a sentire a pieno la propria autenticità nel respiro infinito di quell’armonia dei contrari che appartiene ad ogni aspetto dell’universo.

Alex Caminiti ha esposto in numerose collettive e personali in Italia e all’estero, riscuotendo sempre riconoscimenti dalla critica. Tra le varie partecipazioni ricordiamo quella alla Biennale del Fin del Mundo (Valparaiso – Cile 2015); Biennale di Curitiba (Brasile 2019) Percorsi dell’arte-arte contemporanea italiana verso il nuovo millennio ( Hanoi – Vietnam 2019). Selezionato dal Ministero degli Esteri per eventi espositivi negli Istituti Italiani di Cultura a Lima, Bogotà, Pechino, Tokyo, Copenaghen, Budapest, Losanna, Estoril, San Pietroburgo, Parigi e Toronto. Nel 2015 crea la ‘Porta del Mare’ al Castello di Lipari ingresso del Museo Arte Contemporanea, con i maggiori artisti internazionali contemporanei Alberto Burri, Igor Mitoraj, Fabrizio Plessi, Mimmo Paladino, Renato Guttuso per citarne alcuni.

Il Maschio Angioino di Napoli ed il Castel dell’Ovo hanno fatto da cornice alle sue performance italiane. Nel 2019 è nominato Esperto per l’Arte Contemporanea del Comune di Messina. Alcune aziende come Ducati, Mercedes Smart creano alcune auto e moto attraverso dei lavori di Caminiti.

Sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private in Italia, Dubai, Estoril, Parigi, Oslo, Ginevra, New York, Miami, Shenzhen, Curitiba. Nell’ambito degli eventi artistici della 6° edizione di RAW Rome Art Week, presso i raffinati spazi espositivi di Sala da Feltre-Open ART a Roma (Via degli Orti di Trastevere, 6) è stata allestita l’interessante mostra a lui dedicata dal titolo suggestivo ed emblematico “Atropogea Salvation” curata da Sabrina Consolini e Massimo Scaringella, dove sono stati esposti lavori pittorici e video dell’ultimo ciclo (interpretati dall’attrice Marina La Rosa) e opere scultoree realizzate a quattro mani con lo scrittore romano Federico Moccia.

Silvana LAZZARINO  Roma 3 Dicembre 2023

“Ri-creazione”

Esposizione del Collettivo d’Arte Indipendente GAS di Alex Caminiti

a cura di Andrea Guastella

“Galleria OZ”, Via Germanico, 84 – Roma

dal 28 novembre a fine dicembre 2023

ingresso libero

per informazioni: tel. 351 604 9561,

 sito web: www.micheloz.com