Al Vittoriano, sospesi tra cielo e terra con le “Visioni” di Marcella Mencherini

di Silvana LAZZARINO

Le opere dell’artista aretina tra geometrie e forme in evoluzione per recuperare la magia del volo, sono esposte fino al 23 settembre a Roma al Complesso del Vittoriano

Nuove realtà tra spazi architettonici e sospensioni nell’avvolgente percorso del volo si alternano nelle opere di Marcella Mencherini, figlia d’arte e affascinata fin dalla giovinezza dalle arti figurative cui si è accostata con molto interesse parallelamente ai suoi studi giuridici, politici e storici fulcro della sua formazione professionale. Dal 1975 anno della sua prima mostra, ha esposto con successo in Italia e all’estero con personali e collettive ottenendo diversi premi e riconoscimenti.

La sua arte che in modo personale ha guardato e si è ispirata alle correnti del Futurismo e del Divisionismo restituisce  espressioni di forme e colori di visioni legate a alle atmosfere del volo, ma anche alle città con le loro architetture dove cogliere l’armonia e la bellezza tra linee avvolgenti, geometriche astrazioni in cui aleggia un certo mistero e dove è facile perdere con gli occhi e la mente.

Verso questa percezione in costante divenire legata alle città e al volo, dove recuperare la sensazione che tutto è in movimento, ci conduce la mostra VISIONI di Marcella Mencherini in corso a Roma al Complesso del Vittoriano- Ala Brasini fino al 23 settembre 2018. Patrocinata dall’Aeronautica Militare e dall’associazione Pionieri dell’Aeronautica, attraverso 29 opere dell’artista, 13 delle quali inedite, l’esposizione proietta in questo nuovo iter dove viene restituita una personale interazione tra universo artistico e mondo onirico, struttura e spazio.

Suddiviso in due sezioni, il percorso restituisce immagini che ora tra simbolismo e surrealismo come si evince in Ritratti di città, ora con rimandi al futurismo, sembrano portare con sé il respiro infinito del volo, il suo fascino, o meglio il suo richiamo irresistibile che Marcella Mencherini non poteva non avvertire per raccontare aspetti rilevanti della sua storia.

Passione per il volo che le deriva dall’incontro con il mondo dell’aviazione e in particolare dell’Aeronautica Militare e dal bisogno di restituire per immagini momenti importanti della sua vita.

Roma

Se nella prima sezione dominano immagini con rimandi al simbolismo al surrealismo  come i monumenti che convivono tra loro di cui un esempio è Roma del 2013 dove dominano linee curve come l’elemento dell’arco presente sia nella cupola del Pantheon sia nella cupola di San Pietro; nella seconda dedicata al ciclo pittorico dell’aeropittura è dato spazio alla velocità, tanto cara ai futuristi, necessaria per il cambiamento.

Starfighter

Lo spazio in questo caso è interpretato quale essenza fluida in cui la velocità dell’aereo è la forza che con esso lo fonde in un dinamismo fatto di traiettorie, vortici e spirali. Ad esempio in Cinquant’anni di Starfighter la velocità dell’aereo è restituita attraverso l’uso di cerchi concentrici ad evidenziare l’assordante perforazione della barriera del suono.

Degli aerei l’artista esalta la bellezza aerodinamica della loro forma o quel desiderio di libertà proprio del volo, tralasciando la loro natura di arma. Inoltre il moto ascensionale del Caproni, velivolo progettato e costruito dal pioniere dell’aviazione Gianni Caproni, è reso dalla visione simultanea delle ali. E poi evoluzioni e linee avvolgenti accompagnano Cinquantenario PAN Pattuglia Acrobatica Nazionale 1961-2011 e Crociera delle due Americhe 1927.

Crociera delle due Americhe

Sono opere che nel manifestare la loro intrinseca e sinuosa bellezza per l’armonia di linee e raffinata scelta di colori, restituiscono una realtà dalle verità sottese in cui le stesse linee, segni e colori esaltano il fascino di un aspetto esteriore che avvolge e incanta.

Il percorso della mostra invita a staccarsi anche per poco dalle radici, dalla Terra per proiettare se stessi al di fuori di questa appartenenza e ritrovare quel lato che introduce verso una nuova percezione con cui riscoprirsi parte di un tutto inesauribile e in costante divenire tra terra e aria.

Molte delle opere di Marcella Mencherini sono esposte tra gli altri presso i Musei Vaticani Città del Vaticano, il Museo Storico dell’Aeronautica Militare Vigna di Valle, Museo Gianni Caproni Trento, Federazione Aeronautica Internazionale Losanna, Comando Scuole Aeronautica Militare Bari, Comando Logistico dell’Aeronautica Militare Roma, Centro Sperimentale Volo Aeroporto di Pratica di Mare, Sala Vip dell’aeroporto di Ciampino e Casa dell’Aviatore Roma. Inoltre sono anche presenti in collezioni private e alcune sono state usate da Tiscali per la realizzazione di schede telefoniche speciali.

La gestione e organizzazione sono a cura del Complesso del Vittoriano – Ala Brasini e del Gruppo Arthemisia.

Silvana LAZZARINO  Roma settembre 2018

Marcella Mencherini Visioni al Complesso del Vittoriano-Ala Brasini, Via San Pietro in Carcere, Roma, Orario: tutti i giorni 9.30 – 19.30, fino al 23 settembre 2018, ingresso libero. per informazioni: telefono: 06 87 15 111 http://www.ilvittoriano.com