Un progetto di Aria Art Gallery e Frascione Gallery “Timelessness”, in mostra Artisti contemporanei e Antichi Maestri (28 Settembre – 16 Novembre 2024).

redazione

Timelessness

28 Settembre – 16 Novembre 2024

Il Passato è il Futuro capovolto.  L’eternità̀ è la luminosità̀ che elimina la mera descrizione del passato e del futuro. “

Elio D’Anna

Inaugurazione:

28 Settembre 2024, ore 19:00 – 22:00 Aria Art Gallery | European School of Economics

In occasione della trentatreesima Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, Aria Art Gallery e la galleria Frascione presentano dal 28 settembre al 16 novembre 2024 Timelessness, una mostra che annulla la dimensione spazio-tempo e arricchisce di nuovi significati i capolavori antichi e contemporanei. Timelessness presenterà circa 30 opere e sarà articolata negli spazi espositivi di Aria Art Gallery e della European School of Economics, partner ufficiale della BIAF.

Il passato e il futuro sono la rappresentazione di questo preciso, infinito istante. Anche un’opera d’arte creata secoli fa viene riscoperta e reinterpretata secondo i canoni del nostro tempo, attribuita da esperti che la collocano in uno spazio-tempo modellato dall’esperienza e dalla comprensione che ci hanno portato fino a questo momento. Allo stesso modo, il futuro viene plasmato e proiettato dall’artista, così come da ogni individuo, attraverso le azioni compiute nel presente. Il “Qui e Ora” diventa per l’artista l’unico tempo autentico, la base su cui creare opere che sfuggono al tempo, diffondendosi in tutte le direzioni fino a diventare oggetti atemporali, capaci di parlare all’umanità intera.  Con questo approccio, la mostra unisce epoche, opere e artisti diversi per offrire al pubblico nuove chiavi di lettura e significati inediti.

La nuova edizione del progetto Timelessness, nato nel 2015 in concomitanza con la ventinovesima Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, prevede un’esposizione suddivisa in diverse tematiche, affrontate da artisti contemporanei in dialogo con artisti del XVI, XVII e XVII secolo. Le sale espositive di Aria Art Gallery e della European School of Economics vedranno protagonisti i seguenti temi: Architettura, Ritratti, Nature Morte, Battaglie e San Giovanni Battista, patrono della città di Firenze.

ARTISTI:  

Milija Čpajak, Elia D’Anna, Andrea Guastavino, Massimo Listri, Lorenzo Malfatti, Szymon Oltarzewski, Massimo Pulini, Sossio, Miloš Todorović, Federico Uribe, Wolfe von Lenkiewicz, Veljko Vučković, Karen Wilberding Diefenbach.

Angelo Caroselli, Jacques Cortois, Raffaellino del Garbo, Bartolomeo Manfredi, Giuseppe Recco, Pandolfo Reschi, Cristoforo Savolini, Christoph Seckel, Bernardo Strozzi, Lorenzo Tiepolo.

Nataša Radojević, curator

In occasione della 33ª Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, Aria Art Gallery presenterà una nuova edizione del progetto Timelessness dal 28 settembre al 16 novembre 2024. Questa edizione di Timelessness esporrà una selezione di circa 30 opere d’arte di artisti contemporanei emergenti e affermati, accanto a opere di Maestri Antichi provenienti dalla Frascione Gallery. La mostra si terrà presso la Aria Art Gallery e la European School of Economics, partner ufficiale della BIAF. Il testo critico è stato redatto da Natasa Radojevic.

Il progetto Timelessness invita gli spettatori a riconsiderare le loro prospettive e a intraprendere un dialogo stimolante tra le espressioni artistiche del passato e del presente, incoraggiando un esame critico delle fondamenta della conoscenza e dell’esperienza. Lanciato per la prima volta nel 2015 durante la 29ª Biennale Internazionale dell’Antiquariato, questa nuova edizione presenta un’esplorazione tematica di artisti contemporanei in conversazione con i loro omologhi del XVI e XVIII secolo. La mostra esplorerà temi come Architettura, Ritratti, Natura Morta, Battaglie e San Giovanni Battista, patrono di Firenze.

Architettura

Nella sala centrale di Aria Art Gallery, dipinti a soggetto architettonico neoclassico dell’artista slovacco Christoph Seckel, della seconda metà del XVIII secolo, dialogano con le fotografie di Massimo Listri, che danno vita agli spazi interni, e le sculture contemporanee in marmo di Szymon Oltarzewski della serie I’ll Be Back Soon, concepite come un omaggio al Maestro del Neoclassicismo Antonio Canova.

Massimo Listri, Musei Vaticani XX, Rome, Italy, 2014, 180 x 225cm,Chromogenic Print
Szymon Oltarzewski, Le Grazie, 2023,H 92 x 55 x 32 cm, Marmo Stauario

L’uso dei veli come copertura del corpo o delle sue parti è un motivo ricorrente nella storia dell’arte, simboleggiando aspetti nascosti di trionfo, segretezza o il seguito di un atto potente. Nelle fotografie di Listri, veli di plastica trasparente che coprono le sculture vaticane prima del restauro rendono la scena architettonica più drammatica, evidenziando le forme. Allo stesso modo, Szymon esplora il velo, inizialmente posto sui modelli di Antonio Canova e successivamente scolpito nel marmo. Nelle sue opere, pesanti veli di cotone coprono le rinomate sculture di Canova, suggerendo un’assenza temporanea e una promessa di ritorno.

Questi veli aggiungono un senso di anticipazione per riscoprire i sentimenti di Canova. Inoltre, Listri rivela l’anima nascosta di antichi musei e palazzi nobiliari, evocando una sensazione di tempo sospeso e di umanità latente.

Ritratti

Massimo Pulini, Nel segno di Jean, 1999, olio su rame, cm. 118 x 91 , in cornice 138 x 111

Il ritratto di Lorenzo Tiepolo riflette una forte influenza spagnola, identificabile dalla maschera indossata dalla donna, che differisce dagli stili veneziani. I suoi ritratti a pastello, ispirati alle opere di Rosalba Carriera, proseguono anche dopo la morte del padre, rivelando una delicata maestria. Il dipinto di Veljko Vučković, Nothing Left Inside, con un clown mascherato, entra in dialogo con il ritratto di una donna di Tiepolo. Questo scambio suggerisce associazioni con eventi sociali e politici. La sala dedicata ai Ritratti include anche il Ritratto di una nobildonna di Cristoforo SavoliniNel segno di Jean di Massimo Pulini; una vibrante interazione tra incisione e pittura che colma due epoche lontane. Inoltre, l’eclettica opera dell’artista barocco Angelo Caroselli mostra influenze di Caravaggio e dei Bamboccianti, caratterizzata da un potente naturalismo e chiaroscuro.

Angelo Caroselli, Allegoria dell’autunno, Olio su tela 66 x 50

La bellezza ambigua del modello, con i suoi tratti pronunciati e occhi allungati, insieme al trattamento della camicia bianca arricciata, evoca questo collegamento. L’offerta di un grappolo d’uva pizzutella da parte della giovane donna allo spettatore una forte carica erotica, enfatizzata dal corpetto slacciato e dalla corona di foglie di vite che adorna i suoi capelli, attributi tipicamente associati all’universo dionisiaco. Wolfe Von Lenkiewicz, artista britannico con origini tedesche e polacche, fonde elementi storici con tendenze contemporanee, trascendendo i limiti tradizionali attraverso l’uso della pittura a olio combinata con mezzi digitali e tattili. Nella sua versione surrealista di Maria Antonietta con una rosa, la regina tiene la rosa dal lato opposto, e il suo volto e décolleté sono sfocati, offrendo una reinterpretazione del ritratto della regina di Élisabeth Vigée Le Brun.

Natura Morta

Nella sala dedicata alla Natura Morta, i visitatori possono esplorare il dialogo tra opere di Maestri Antichi come Bernardo Strozzi, detto il Cappuccino, pittore barocco genovese caratterizzato dall’uso di colori intensi e precisione strutturale, e Giuseppe Recco, artista barocco napoletano rinomato per le sue varie nature morte.

Bernardo Strozzi, Natura morta con brocca di rame, fiori e frutti, 1610-1615,olio su tela, 38×50,5 cm

Le opere contemporanee in dialogo includono l’esplosione astratta e complessa della natura morta di Sossio, dove volumi intrecciati di colore e linea trovano armonia in una composizione dinamica. La menagerie scultorea di Federico Uribe interagisce con associazioni convenzionali, offrendo una rappresentazione vibrante di girasoli realizzati con oggetti di recupero (bossoli di proiettili vuoti) che sfidano e trasformano il messaggio del soggetto rappresentato. La reinterpretazione minimalista dai toni scuri di Natura morta con pesci e frutti di mare di Miloš Todorović offre una visione mistica contemporanea e un’interpretazione contemplativa della natura morta classica. L’opera di Szymon Oltarzewski, Gheriglio, è una scultura in marmo con base in acciaio lucidato e rappresenta il simbolismo del noce, un albero che esisteva sulla Terra anche prima dell’arrivo degli esseri umani. L’opera diventa un mezzo di connessione tra la superficie terrestre, il sottosuolo e il cielo.

Nelle due sale di Palazzo Rosselli del Turco, presso la European School of Economics, si trovano spazi dedicati a San Giovanni Battista, patrono di Firenze, e un altro incentrato sulle battaglie. Accanto ai Maestri Antichi come Francesco Furini, Bartolomeo Manfredi e Pandolfo Reschi, queste due sale ospitano artisti contemporanei che esplorano e reinterpretano i simboli e i miti ispirati al Battista e alla rappresentazione delle battaglie religiose. Gli artisti includono Lorenzo Malfatti, Andrea Guastavino, Karen Wilwilberding Diefenbach, Sossio e due giovani artisti versatili: Milija Čpajak ed Elia D’Anna.

San Giovanni Battista

La prima sala presenta un omaggio personale degli artisti Andrea Guastavino e Karen Wilwilberding Diefenbach a San Giovanni Battista, offrendo un viaggio intimo e surreale che reinterpreta la figura del Battista in chiave contemporanea, in dialogo con un capolavoro antico di Francesco Furini del XVII secolo. Le opere di Guastavino e Karen affrontano il tema religioso in modo non convenzionale, ma riescono a trasmettere un profondo senso spirituale, invitando lo spettatore a riflettere sul proprio rapporto con la figura del Profeta.

Le video sculture di Lorenzo Malfatti presentano filmati originali di acqua e fuoco, distorti e reinterpretati attraverso vetri laminati frantumati, creando un viaggio immaginativo e sensoriale nel mondo di questi due elementi.

“Io vi battezzo con acqua per il ravvedimento, ma colui che viene dopo di me è più forte di me… Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco.” (v. 11) MATTEO 3:11-12

Battaglie

Pandolfo Reschi, uno dei pochi pittori di battaglie dell’Italia del XVII secolo, divenne un abile allievo di Jacques Courtois. Dipinse battaglie nello stile del “Borgognone” (Courtois), ma il suo uso del colore e della texture era più leggero e diffuso rispetto a Courtois, che preferiva toni più scuri. Reschi imitava anche Salvator Rosa nei suoi paesaggi. Lavorò ampiamente in Toscana, studiando con l’artista fiammingo Livio Mehus e Pietro Dandini, dipingendo per la famiglia Medici e molti altri mecenati fiorentini.

Attr. a Pandolfo Reschi,1643-1699, Olio su tela, 100 x 69 cm

Il motivo ricorrente delle spine e delle estensioni appuntite nelle opere scultoree di Milija Čpajak nella sala dedicata alle battaglie, porta un doppio significato, simbolizzando sia il potenziale pericolo, come in battaglia, sia la protezione della bellezza. Attraverso questo approccio artistico meticoloso, l’osservatore è invitato a riflettere su come reagire a ciò che è al tempo stesso attraente e pericoloso.

La scultura in bronzo di Elia D’Anna, raffigurante un uomo in posizione fetale, simboleggia forza interiore, trasformazione e la natura protettiva di un guerriero che si prepara alla battaglia. Enfatizza il tema della vulnerabilità trasformata in resilienza, come un guerriero rinchiuso all’interno dell’armatura, pronto ad affrontare le sfide.

L’astratta rappresentazione di una battaglia di Sossio e la sua intensità vengono raffigurate su una grande tela dominata da forme nere e rosso sangue, che ricordano cavalli da guerra infuriati. L’intera composizione si muove verso destra, aggiungendo una dimensione di velocità. Oltre ai contorni furiosi di cavalli, aerei e razzi, l’artista riesce a infondere nella tela una carica interna e una tensione energetica, evocando nello spettatore la sensazione di una battaglia imminente o di un’esplosione.

La fotografia di Andrea Guastavino, una combinazione di tecniche miste, raffigura sottilmente un cavallo da battaglia. Ambientata su uno sfondo vuoto che sfuma dai toni scuri ai bordi toni chiari verso il centro; l’opera concentra l’attenzione sul profilo sinistro del cavallo, con la testa chinata e gli occhi spalancati. La narrazione è sobria, carica di mistero e aperta a interpretazioni, invitando lo spettatore a esplorare il significato sottostante.

ORARIO DI APERTURA:

Aria Art Gallery

Borgo Santi Apostoli, 40r – Firenze Mar – Sab 10:30 – 13:30 / 15:30 – 19:30

European School of Economics

Borgo Santi Apostoli, 19 – Firenze Lun – Ven 10:00 – 18:00

Con il Patrocinio del Comune di Firenze Un progetto di Aria Art Gallery e Frascione Gallery

Partners: European School of Economics, BIAF Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze

Versione Inglese

On the occasion of the 33rd International Biennial of Antiques in Florence, Aria Art Gallery and Frascione Gallery present Timelessness, an exhibition that transcends the boundaries of space and time, enriching both ancient and contemporary masterpieces with new meanings. Running from September 28 to November 16, 2024 Timelessness will feature approximately 30 works, which will be displayed throughout the exhibition spaces of Aria Art Gallery and the European School of Economics, the official partner of the BIAF.
The past and the future are the representation of this precise, infinite instant. Even a work of art created centuries ago is rediscovered and reinterpreted according to the principles of our time, attributed by experts who place it in a space-time shaped by the experience and understanding that have brought us to this moment. Likewise, the future is shaped and projected by the artist, as well as by each individual, through the actions performed in the present. The ‘Here and Now’ becomes for the artist the only authentic time, the basis on which he creates works that escape time, spreading out in all directions until they become timeless objects, capable of speaking to the whole of humanity.  With this approach, the exhibition brings together different epochs, works and artists to offer the public new interpretations and meanings.
This latest edition of the Timelessness project, first conceived in 2015 in conjunction with the 29th International Biennial of Antiques in Florence, presents an exhibition structured around distinct thematic areas. These themes, addressed by contemporary artists in dialogue with masters of the 16th, 17th, and 18th centuries, will unfold in the exhibition spaces of Aria Art Gallery and the European School of Economics. The central themes will include: Architecture, Portraits, Still Life, Battles, and Saint John the Baptist, patron saint of the city of Florence.
Artists:  
Milija Čpajak, Elia D’Anna, Andrea Guastavino, Massimo Listri, Lorenzo Malfatti, Szymon Oltarzewski, Massimo Pulini, Sossio, Miloš Todorović, Federico Uribe, Wolfe von Lenkiewicz, Veljko Vučković, Karen Wilberding Diefenbach.
Angelo Caroselli, Jacques Cortois, Raffaellino del Garbo, Bartolomeo Manfredi, Giuseppe Recco, Pandolfo Reschi, Cristoforo Savolini, Christoph Seckel, Bernardo Strozzi, Lorenzo Tiepolo.

OPENING HOURS:

Aria Art Gallery

Borgo Santi Apostoli, 40r – Florence

Tue – Sat 10:30 AM – 1:30 PM / 3:30 PM – 7:00 PM

European School of Economics Borgo Santi Apostoli, 19 – Florence Mon – Fri 10:00 AM – 6:00 PM

Nataša Radojević, curator

On the occasion of the 33rd International Antiques Biennale in Florence, Aria Art Gallery will present a new edition of the Timelessness project from September 28 to November 16, 2024.
This edition of Timelessness will showcase a curated selection of approximately 30 artworks by both emerging and established contemporary artists, alongside works by Old Masters from the Frascione Gallery. The exhibition will be held at Aria Art Gallery and the European School of Economics, the official partner of BIAF. The critical text has been authored by Natasa Radojevic.
The Timelessness project invites viewers to reconsider their perspectives and engage in a thought-provoking dialogue between past and present artistic expressions, encouraging a critical examination of the foundations of knowledge and experience. First launched in 2015 during the 29th International Antiques Biennale, this new edition presents a thematic exploration of contemporary artists in conversation with their 16th- to 18th-century counterparts. The exhibition will explore themes such as Architecture, Portraits, Still Life, Battles, and St. John the Baptist, the patron saint of Florence.
Architecture
In the central room of Aria Art Gallery, paintings with Neoclassical architectural subjects by Slovakian artist Christoph Seckel from the second half of the 18th century are in dialogue with Massimo Listri’s photographs, which bring interior spaces to life, and Szymon Oltarzewski’s contemporary marble sculptures from the series I’ll Be Back Soon, conceived as a tribute to the Master of Neoclassicism, Antonio Canova. The use of veils as a covering for the body or its parts is a recurring motif in the history of art, symbolizing hidden aspects of triumph, secrecy, or the aftermath of a powerful act. In Massimo Listri’s photographs, transparent plastic veils that cover the sculptures from the Vatican before restoration make the architectural scene more dramatic by highlighting the forms. Similarly, Szymon explores the veil, initially placed on Antonio Canova’s models and later sculpted in marble. In his work, heavy veils of cotton fabric cover Canova’s renowned sculptures, suggesting a temporary absence and a promise of return. These veils add a layer of anticipation to rediscover Canova’s sentiments. Additionally, Listri reveals the hidden soul of ancient museums and noble palaces, evoking a sense of paused time and lingering humanity.
Portraits
Lorenzo Tiepolo’s portrait reflects strong Spanish influence, identifiable by the mask worn by the woman, which differs from Venetian styles. His pastel portraits, learned from Rosalba Carriera, continue even after his father’s death, revealing delicate craftsmanship. Veljko Vučković’s painting, Nothing Left Inside, featuring a masked clown, engages in dialogue with Tiepolo’s portrait of a woman. This exchange suggests associations with social and political events. The room dedicated to Portraits also includes Cristoforo Savolini’s Portrait of a Noblewoman and Massimo Pulini’s Nel segno di Jean, a vibrant interaction between engraving and painting that bridges two distant eras. Additionally, the eclectic work of Baroque artist Angelo Caroselli showcases influences from Caravaggio and Bamboccianti, marked by powerful naturalism and chiaroscuro. The ambiguous beauty of the model, with her pronounced features and elongated eyes, along with the treatment of the puffed, ruffled white shirt, evoke this connection. The young woman’s offering of a bunch of pizzutella grapes to the viewer carries a strong erotic charge, emphasized by her unfastened bodice and the wreath of vine leaves adorning her hair attributes typically associated with the Dionysian universe.
Wolfe Von Lenkiewicz, a British artist with German and Polish roots, merges historical elements with contemporary trends, transcending traditional limitations by blending oil painting with digital and tactile mediums. In his surreal version of Marie Antoinette with a Rose, she holds the rose from the opposite side, and her face and décolleté are blurred, offering a reinterpretation of a portrait of the queen by Vigée Le Brun.
Still Life
In the room dedicated to Still Life, visitors can explore the dialogue between works by Old Masters such as Bernardo Strozzi, known as Il Cappuccino, a Genoese Baroque painter characterized by his use of intense colors and structural precision, and Giuseppe Recco, a Neapolitan Baroque artist renowned for his diverse still lifes. Contemporary works in conversation include Sossio’s complex abstract explosion of still life, where intertwined volumes of color and line find harmony within a dynamic composition. Federico Uribe’s sculptural menagerie engages with conventional associations, offering a vibrant representation of sunflowers made from ready-made objects (empty bullet shells) that challenge and transform the message of the subject rapresented. Miloš Todorović’s dark-toned, minimalist reimagining of Recco’s Natura morta con pesci e frutti di mare offers a mystical contemporary vision and contemplative interpretation of classical still life.
Szymon Oltarzewski’s work Gheriglio is a marble sculpture with a polished steel base that represents the symbolism of the walnut, a tree that existed on Earth even before the arrival of humans. The artwork becomes a means of interconnection between the earth’s surface, the underground, and the sky.
In two rooms of Palazzo Rosselli del Turco at the European School of Economics, there are spaces dedicated to St. John the Baptist, the patron saint of Florence, and another focused on battles. Alongside Old Masters such as Francesco Furini, Bartolomeo Manfredi, and Pandolfo Reschi, these two rooms feature contemporary artists who explore and interpret the symbols and myths inspired by the Baptist and the depiction of religious battles. Artists include Lorenzo Malfatti, Andrea Guastavino, Karen Wilwilberding Diefenbach, Sossio, and two young, versatile artists: Milija Čpajak and Elia D’Anna.
St. John the Baptist
The first room presents a personal tribute by artists Andrea Guastavino and Karen Wilwilberding Diefenbach to St. John the Baptist, offering an intimate and surreal journey that reinterprets the figure of the Baptist in a contemporary light, engaging in dialogue with an ancient masterpiece by Francesco Furini from the 17th century. Guastavino and Karen’s works approach the religious theme in an unconventional way, yet manage to convey a distinctive spiritual sense, inviting the viewer to reflect on their own relationship with the figure of the Prophet.
Lorenzo Malfatti’s video sculptures feature original footage of water and fire, which is distorted and reinterpreted through shattered laminated glass, creating an imaginative and sensory journey into the world of these two elements.
I baptize you with water for repentance, but he who is coming after me is mightier than I… He will baptize you with the Holy Spirit and with fire. (v. 11) MATTHEW 3:11-12
Battles
Pandolfo Reschi, one of the few battle painters of 17th-century Italy, became a skilled student of Jacques Courtois. He painted battles in the style of the “Borgognone” (Courtois), but his use of color and texture was lighter and more diffused compared to Courtois, who favored darker tones. Reschi also imitated Salvator Rosa in his landscapes. He worked extensively in Tuscany, studying under the Flemish artist Livio Mehus and Pietro Dandini, painting for the Medici family and many other Florentine patrons.
The recurring motif of thorns and sharp extensions in Milija Čpajak’s sculptural work in the room dedicated to battles carries a dual significance, symbolizing both the potential for danger, as during battle, and the protection of beauty. Through this meticulous artistic approach, the observer is prompted to consider how one should respond to attractions that are both captivating and perilous.
Elia D’Anna’s bronze sculpture, depicting a man in a fetal position, symbolizes inner strength, transformation, and the protective nature of a warrior preparing for battle. It emphasizes the theme of vulnerability transformed into resilience, much like a warrior enclosed in armor, ready to face challenges.
Sossio’s abstract representation of battle and its intensity is depicted on a large-scale canvas filled mostly with black and bloody red shapes, reminiscent of raging war horses engaged in struggle. The whole composition moves towards the right, adding a dimension of speed. Beyond the outlines of furious horses, planes, and rockets, the artist manages to infuse the canvas with an internal charge and energy tension, evoking the sensation of impending battle or explosion in the observer.
Andrea Guastavino’s photography, a mixed-media work, subtly depicts a battle horse. Set against an empty background that transitions from dark tones at the edges to lighter tones at the center, the focus is on the horse’s left profile, with its head bowed and eyes wide open. The narrative is understated, carrying a sense of mystery and inviting open interpretation.

Roma 28 Settembre 2024